6. Coperta Di Pile

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Derek e Stiles hanno passato una vita a rincorrersi: prima Derek se ne è andato con Breaden, poi Stiles si è sposato con Lydia trasferendo a New York mentre Derek era tornato a Beacon Hills assieme a suo figlio. E, alla fine, si erano ritrovati. Derek quasi quarantenne con la barba già bianca e Stiles poco più che trentenne e già stanco del lavoro sul campo. Il corteggiamento di Derek era stato un gioco esattamente come la proposta di matrimonio: il mannaro gli aveva organizzato una vera e propria caccia al tesoro culminata con lui in ginocchio e Stiles in lacrime.

Ora, però, è il suo turno. Stiles è agitato come poche volte nella vita lo è stato. Si è fatto aiutare da Eli a nascondere l’odore dell’ultimo regalo, il tesoro. Non aveva voluto dire nemmeno a lui di cosa si trattava nonostante le sue infinite insistenze. “Perché non vuoi dirmelo? Sono bravo a tenere i segreti.”

“Derek riconosce le tue emozioni e rischierebbe di capire.”

“Cosa mai potrebbe suscitarmi questo regalo?”

“Magari disgusto o imbarazzo.”

“Ti prego dimmi che non è un sex toys o qualcosa che riguarda la vostra vita sessuale.”

Stiles aveva esibito il suo ghigno migliore. “Chissà.”

“Okay, non voglio più sapere nulla” aveva urlato fuggendo dalla stanza.

Stiles aveva riso ma una leggera inquietudine continuava ad assalirlo: non aveva propriamente mentito ad Eli e non aveva la più pallida idea di come Derek avrebbe preso la cosa. Ma lo avrebbe scoperto quella stessa sera quindi doveva darsi una mossa e finire di preparare la caccia al tesoro. Tutto è pronto giusto una manciata di minuti prima del rientro di Derek. Stiles è chiuso in bagno, l’orecchio appoggiato alla porta. “Sono a casa” sente dire e lo stomaco un po’ gli si attorciglia.

Immagina Derek trovare il primo bigliettino, alzare un sopracciglio mentre lo legge per poi sbuffare un sorriso. “Hai voglia di giocare? Okay, giochiamo!”

Stiles sa che Derek potrebbe usare i suoi poteri lupeschi per raggiungerlo immediatamente ma sa anche che non barerà: segue uno ad uno gli indizi fino a raggiungerlo in bagno vestito come se fosse pronto per andare a correre. Appena Derek lo vede gli si avvicina e lo bacia. “Non riesco proprio a capire perché mi hai fatto vestire così. Pensavo mi volessi nudo…”

Stiles ridacchia. “Sai che adoro spogliarti. Ma per quello che ti aspetta è meglio se sei comodo.”

Derek deve aver sentito il cuore di Stiles accelerare perché il suo sguardo diventa leggermente preoccupato. “Non sei tu il tesoro, vero?”

Stiles scuote la testa e gli consegna l’ultimo bigliettino. Lo sfondo del loro primo bacio.

Stiles lo ricorda come se fosse successo solo il giorno precedente: era il giorno dopo Natale ed Eli aveva insistito perché andasse da loro a guardare un film. Fuori aveva cominciato a nevicare, loro avevano preparato assieme della cioccolata calda e poi di erano sistemati sul divano. Eli si era addormentato a metà film e Stiles poco dopo. Si era svegliato nel cuore della notte ancora sul divano avvolto in una coperta di pile. Derek gli stava accarezzando i capelli e Stiles sarebbe voluto stare lì per sempre. “Che ore sono?”

“Le due.”

“Eli?”

“Sì è messo a letto.”

Stiles aveva tentato di alzarsi. “Dovrei andarci anch’io.”

Ma Derek gli aveva afferrato il polso. “Resta.”

Stiles era stato preso alla sprovvista. Lo desiderava davvero tanto, forse lo aveva sempre desiderato ma aveva paura. Derek se lo era trascinato addosso, si era avvolto nella coperta assieme a lui e poi lo aveva fissato negli occhi. “Resta con me.”

E Stiles aveva ceduto. Si era sporto verso Derek e lo aveva baciato. Non avevano fatto altro quella notte ma era stata perfetta così. Stiles sente ancora le stesse farfalle nello stomaco ogni volta che ci ripensa e spera che anche il ricordo di Derek sia così vivido. Derek che sorride, lo prende per mano e lo porta fino al salotto dove si trova la coperta piegata sul bracciolo del divano. “Vuoi che ci stendiamo e guardiamo un film coperti dal plaid?” chiede Derek, ma Stiles fa cenno di no con la testa.

“Prendi la coperta, il tesoro è lì.”

Derek la prende con cautela, comincia ad aprirla, e con un leggero tonfo un piccolo pacchetto cade sul divano. È rosso, con un fiocchetto verde, piccolo e quadrato.
“Ma Natale è tra tre giorni.”

Stiles sbuffa. “Nessuno si è mai lamentato di un regalo in anticipo, Sourwolf. Dai, siediti e aprilo.”

“Rischio di svenire, perciò devo sedermi?”

Stiles sbuffa ancora, poi lo spinge, facendolo sedere. Derek prende la scatola tra le mani, osservandola, poi guarda Stiles. “Sei agitato, baby” gli dice e Stiles si sente lo stomaco accartocciarsi. Gli succede ogni volta con Derek, qualsiasi cosa lui dica, qualsiasi cosa lui faccia, ogni volta che è così premuroso. Con lui torna a essere un diciassettenne con una cotta stratosferica e ama queste sensazioni.
“Sì, lo sono perché stai perdendo un sacco di tempo. La apri?”

Derek si sporge, gli bacia una tempia, ma poi scioglie il nastro, alzando il coperchio della scatolina. E, per quanto Stiles non sia un lupo, capisce perfettamente tutte le emozioni di suo marito.

Il respiro di Derek si è bloccato per qualche attimo per lo stupore, l’incredulità. Però Stiles sa con assoluta certezza che quello sguardo lucido vuol dire felicità, vuol dire amore e che sono entrambi felici allo stesso modo. Seppur spaventati.
“Sei un po’ più vecchio rispetto l’ultima volta” gli dice Stiles per stemperare quella tensione, “sei sicuro di farcela a riprendere biberon, pannolini e ad avere un marmocchio o una marmocchia che corre per tutta casa?”

“Scemo” è la sola risposta di Derek che, Stiles lo vede, non riesce a trattenere le lacrime, prima che si sente stretto in un abbraccio fortissimo.

“Tu stai bene?” gli chiede, con le labbra contro il collo.

“Certo, il dottore dice che sto meravigliosamente e che cresce bene.”

Derek scioglie l’abbraccio, poggiando una mano sul ventre ancora piatto di Stiles. “Ti amo” sussurra. “Vi amo.”

“Anche noi ti amiamo, lupone.”

“Eli lo sa già?”

“No, o almeno non credo. Ma forse è troppo intelligente e ha già capito tutto e fa finta di niente.”

Derek afferra il plaid, tirandolo sopra entrambi, permettendo a Stiles di accoccolarsi contro il suo fianco. Rimangono così, in silenzio, beandosi solo della presenza dell’altro, fino a quando non sentono la porta di casa aprirsi ed Eli arriva in salotto. Ha un sorriso enorme sul volto e si siede ai piedi del divano, senza dire nulla, mentre Stiles comincia a passare la mano tra i suoi ricci. “Io non cambierò nessun pannolino, lo sapete, vero?” dice, facendo ridere entrambi e unendosi poi a quella risata che sa di casa e di famiglia.

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