13. Gioco In Scatola

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È la sera di Natale, sono tornati a casa da poco e Stiles è corso in camera a prendere l’ultimo regalo di Natale che ha fatto a Derek. In realtà lo ha fatto ad entrambi perché ultimamente il mannaro gli sembra distratto, a tratti quasi assente e ha un po' paura di scoprire che qualcosa tra loro due non vada più bene. Per questo dopo varie ricerche ha scelto proprio quel regalo. Spera faccia passare una bella notte ad entrambi e, magari, porti a qualcosa di buono. Scende le scale, raggiunge Derek seduto sul divano e gli porge il pacco. Il mannaro lo guarda curioso. “Pensavo fossero finiti i regali.”

Stiles arrossisce. “Questo non era il caso di dartelo davanti a papà.”

Derek solleva un sopracciglio per poi scartarlo. Ridacchia. “Obbligo o verità?”

“Diciamo che è la versione per adulti.”

“Vuoi davvero giocare con me, ragazzino?”

Il tono roco della voce di Derek lo fa eccitare. “Sì, ti prego.”

“Molto bene. Letto o qui?”

Stiles non ci mette molto a decidere: gli piace l’atmosfera creata dalla lucine accese e non le hanno tutti i giorni. “Qui.”

“Bene” dice Derek prendendo la prima carta. “Obbligo o verità?”

“Obbligo.”

Derek nemmeno la guarda. “Baciami!”

Stiles vorrebbe fargli notare che dovrebbe obbligarlo a fare ciò che c’è scritto sulla carta, non quello che vuole lui. Ma le nuove regole potrebbero andare a suo favore e vuole anche disperatamente baciarlo. Si avvicina a Derek, gli allaccia le braccia al collo e lo bacia. Si staccano solo quando necessitano di ossigeno. “Obbligo o verità?” chiede Stiles.

“Verità.”

“Sei felice?”

“Non ero così felice da quando la mia famiglia era ancora tutta viva. Obbligo o verità?”

“Obbligo.”

“Voglio che ti prepari per me.”

“Sono ancora vestito.”

“Come se non adorassi quando ti scopo da vestito. Sentire il tuo cazzo imprigionato nelle mutande, non poterti muovere o toccare come vuoi.”

Stiles geme: adora sentire Derek parlare così. Pensa che potrebbe venire solo ascoltandolo. Si sistema in ginocchio dando la schiena a Derek, abbassa appena pantaloni e mutande e comincia a prepararsi assicurandosi che il mannaro lo veda bene. “O-obbligo o verità?”

“Verità.”

“Mi ami?”

“Oggi esattamente come cinque anni fa. O, forse, l’ho fatto fin dalla prima volta che ti ho visto. Obbligo o verità?”

“Obbligo.”

“Succhiamelo ma senza farmi venire.”

“Posso toccarmi mentre lo faccio?”

“Assolutamente no. Tieni le mani dietro la schiena.”

Stiles esegue. Accarezza il cazzo di Derek con la lingua, lo sente fremere tra le sue labbra e si deve fermare fin troppo presto per ubbidirgli. “Obbligo o verità?”

“Verità.”

“Ti sei pentito di avermi chiesto di vivere insieme?”

“No. Anche se sei disordinato e mi sbavi sul cuscino. Obbligo o verità?”

“Obbligo.”

“Voglio che mi cavalchi. Voglio che venga prima di me. Voglio sentire il tuo culo stringersi sul mio cazzo e voglio che continui a muoverti fino a farmi venire.”

Stiles pensa seriamente che quella notte potrebbe morire. E anche molto felicemente. Si sistema sulle gambe di Derek e si cala su di lui. Sibila mentre lo sente entrare tutto per poi cominciare a muoversi come piace a loro. Viene dopo pochi minuti e si aggrappa alle spalle di Derek continuando a far leva sulle sue cosce. Vede gli occhi del mannaro illuminarsi di rosso e un brivido gli percorre la schiena. “Sono bravo a soddisfarti, mio Alpha?”

Derek gli viene dentro. Se lo tira addosso sprofondando il naso nel suo collo. “Come nessun altro. E questa è la mia verità. Tocca di nuovo a te.”

“Obbligo.”

“Stenditi. Voglio leccarti fino a farti venire di nuovo.”

Stiles pensa di non aver mai urlato come quella sera: si sente ancora più sensibile del solito e Derek è stato molto abile. Troppo. Ha usato solo la lingua eppure è riuscito a fargli raggiungere uno dei migliori orgasmi della sua vita. “Obbligo o verità?”

“Obbligo” risponde questa volta Derek.

Stiles ci pensa, poi si accoccola contro il suo petto, mentre prende un plaid e lo stende su entrambi. “Mi fai le tue meravigliose coccole post orgasmo?”

Derek non risponde, ma lo avvolge in un abbraccio, baciandogli i capelli. Stiles si bea di quel profumo, del contatto tra i loro corpi, del calore della loro casa e dell’atmosfera data dalle lucine. Si è quasi assopito, quando sente un altro bacio di Derek sulla fronte e una sua domanda.

“Obbligo o verità?”

Stiles sbadiglia sorridendo, prima di rispondere. “Sono troppo piacevolmente distrutto. Scelgo verità.”

Sente Derek spostarsi, poi incrocia quei due meravigliosi occhi verdi che tanto ama. Derek gli sfiora ancora una volta la fronte con le labbra, poi, fronte contro fronte, gli pone la domanda.

“Mi vuoi sposare?”

“Mi vuoi sposare?”

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