20. Pigiama

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Stiles è pronto: l’ha incartato, l’ha messo sotto l’albero e ora, la sera della vigilia, è seduto di fianco ai due pacchetti aspettando Derek che arrivi con la cioccolata calda.

“Cosa ci fai seduto per terra?” chiede appunto l’uomo, sedendosi però con lui.

“Aspettavo te e voglio darti il tuo regalo.”

“Ma oggi non è Natale. Non dovremmo aspettare domattina?”

Stiles alza gli occhi al cielo. “Facciamo finta che sia già Natale. Se non te lo do ora, non ha senso.”

Derek annuisce, poggiando le tazze sul pavimento e prendendo il pacchetto che Stiles gli sta porgendo.
“Strappa tutto, altrimenti porta sfortuna!”

Stiles osserva Derek alzare l’indice della mano destra, tirare fuori un singolo artiglio e poi guardarlo con gli occhi accesi di rosso, mentre con l’unghia strappa la carta. Senza mai distogliere lo sguardo.

“Sei molto sexy, ma veloce, su!” lo prende in giro, soprattutto per non eccitarsi.

Derek apre il pacchetto, tirandone fuori una maglia e dei pantaloni.

“Ti piace?!” esclama Stiles. “Io ne ho preso uno uguale! Così possiamo fare una bellissima foto!”

Derek non alza lo sguardo, ma si passa ancora tra le mani il regalo, mentre Stiles lo osserva chiedendosi perché sia dubbioso. È un pigiama meraviglioso, natalizio, di pile e molto caldo.

“Non ti piace?” chiede.

“Io dormo senza pigiama” risponde Derek.

“Lo so” sbuffa. “Ed è una cosa molto bella ed eccitante e tu sei molto bello senza pigiama, ma questa... questa è una cosa carina. E io ho sbagliato regalo e non ti piace...”

Stiles abbassa lo sguardo, sente già gli occhi farsi lucidi. Pensava avrebbe apprezzato, nonostante sappia che non è tipo da cose del genere. Ma è un gesto romantico, no?

“Ehi, ragazzino” Derek gli mette un indice sotto il mento, per farsi guardare. “Ci tieni davvero tanto?”

“No. Cioè se non ti piace no. Ma a me sembrava carino. Sono uno stupido io, tu sei un adulto, un Alpha, scemo io che pensavo lo avresti indoss-”

“Immaginavi di metterlo ora insieme e di aspettare la mezzanotte?”

Stiles annuisce, di nuovo lo sguardo basso. “Lascia perdere, davv-”

Non riesce a finire la frase, perché Derek si è sfilato il maglione, si è alzato e sta sbottonando anche i pantaloni.

“Che fai?”

“Metto il pigiama, dobbiamo dormire tra poco. Tu dormi coi jeans?”

Stiles non risponde, non riesce davvero a formulare una frase di senso compiuto. È incredibile come nonostante stiano insieme da anni e convivano da sei mesi, ogni volta che lo vede spogliarsi i suoi neuroni vadano in vacanza. Si lecca le labbra e Derek solleva un sopracciglio divertito. “Vedi qualcosa che ti piace?”

Stiles annuisce. “Posso aiutarti io?”

Derek solleva le mani per lasciare spazio a Stiles. Stiles che lo sorprende avvicinandosi a quattro zampe. Si sistema sulle ginocchia, gli bacia la pancia appena sopra il bordo dei jeans e poi gli slaccia la lampo con i denti. Gli occhi di Derek si illuminano di rosso, una mano artigliata si intreccia tra i capelli di Stiles. “Stai giocando con il fuoco, ragazzino.”

Stiles sorride. “Ah sì?” lo sfida leccandogli l’erezione da sopra la stoffa dei boxer.

Derek ringhia e stringe la presa sui capelli di Stiles. “Vuoi succhiarmelo?”

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