CAPITOLO 21

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(Megumi's POV)

Non capivo cosa stava succedendo e la cosa mi dava molto fastidio. Sospirai per l'ennesima volta nella giornata. Almeno se ci fosse stato Yuji mi sarei distratto con le sue idiozie o mi sarei concentrato sui suoi problemi. Invece, per qualche motivo, non si era presentato a scuola e non rispondeva ai miei messaggi e mi ritrovavo a gestire una bella gatta da pelare.

Da quella maledetta sera in cui abbiamo seguito Sukuna in quel postaccio non riuscivo più a scrollarmelo di dosso e non capisco cosa voglia da me, se non rivolgermi richieste assurde. Compare all'improvviso e inizia a tormentarmi e seguirmi, senza riuscire a liberarmene.

La prima volta è successo proprio il giorno dopo l'incontro con il russo, a cui avevamo assistito, ero uscito di casa per andare in biblioteca a studiare e, senza accorgermene, me lo ritrovai di fianco. Ero talmente sorpreso di vederlo che non riuscì nemmeno a dire nulla, così iniziò lui con le sue solite prese in giro fastidiose, così decisi di ignorarlo e continuare per la mia strada. Peccato che Sukuna non sia un soggetto che puoi tranquillamente ignorare, infatti ce la stava mettendo tutta per farmi innervosire. Per fortuna quando arrivai in biblioteca si dileguò da solo, nel nulla, proprio come era comparso. Il vero problema è che non riuscivo a smettere di pensare al nostro bacio della sera prima e, anche se mi aveva seguito fino a lì solo per infastidirmi, non potevo negare che averlo vicino mi faceva un certo effetto. Era davvero carismatico, questo era innegabile.

Il lunedì mattina, quando uscì per andare a scuola, lo trovai davanti a casa mia, appoggiato al muretto della casa difronte a fumarsi una sigaretta. Quando mi avvicinai mi rivolse un sorrisetto compiaciuto, cercai di ignorarlo e mi incamminai verso la stazione, ma ovviamente iniziò a seguirmi lanciando frecciatine e commenti pungenti sul mio caratteraccio. Come se il suo fosse meglio.

Poi, di nuovo, raggiunta la stazione sparì nel nulla.

Oggi aveva superato il limite, lo avevo addirittura trovato a scuola, nel cortile sul retro dove a volte mi piaceva passare il tempo quando non avevo Yuji intorno.

"Hai pensato alla mia proposta, moccioso?" chiese sorridendo.

Io nemmeno gli risposi e mi limitai a sospirare frustrato. Non ne potevo più di vederlo spuntare in giro. Se ne stava sdraiato sulla panchina sotto l'albero, con le braccia incrociate dietro la nuca e le gambe accavallate una sull'altra.

"Guarda che non puoi stare qui" gli feci notare.

"Lo immaginavo" rispose, con noncuranza. Si sollevò a sedere e pensavo che se ne sarebbe andato, invece tirò fuori un pacchetto di sigarette e se ne accese una.

"Non si può fumare qui" lo ammonì, infastidito.

"Immaginavo anche questo" un sorriso divertito comparve sul suo viso mentre si portava la sigaretta alla bocca dopo aver espirato la prima boccata di fumo.

Era proprio odioso.

"Quante volte devo ripeterti la stessa domanda prima di avere una risposta decente da te?" chiese, puntando i suoi occhi nei miei.

"Forse quando inizierai a rispondere in modo decente alle mie di domande" risposi incrociando le braccia al petto.

Gli scappò una risata. "Prova a farmene una".

"Perché Yuji non è venuto a scuola? Perché non risponde ai miei messaggi?" non è che fosse la prima volta che non si presentava a scuola, però di solito mi avvertiva.

"E io che ne so? Sarà in giro a cazzeggiare" rispose infastidito, fece un alzata di spalle per evidenziare quanto poco gli importasse.

"Sei suo fratello e nemmeno ti preoccupi di sapere se sta bene" non che la cosa mi sorprendesse, non si è mai interessato a lui se non per tormentarlo.

Cursed Love    [Gojo Satoru x Itadori Yuji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora