Cursed Love [Gojo Satoru x Itadori Yuji]

CAPITOLO 35

(Gojo's POV)

L'anno scolastico si era concluso e potevo finalmente portare Yuji in vacanza con me. Avevo deciso di rapirlo e portarlo fuori città per un weekend dove saremmo stati solo noi due.

Se solo non fosse che mi sono ritrovato in macchina con lui e altri due mocciosi impiccioni e non capisco come questo sia potuto succedere.

"Evviva!! Non vedevo l'ora che arrivasse oggi! Ieri notte non ho quasi chiuso occhio" urlò entusiasta Nobara aggrappandosi al sedile di Yuji, seduto accanto a me.

"Sei un po' troppo energica per non aver dormito tutta la notte" commentò Megumi, seduto dietro di me.

"Andiamo Megumi, scommetto che anche tu non vedevi l'ora di partire, era da fine anno che non passavamo del tempo tutti e quattro insieme, siamo una squadra" anche Yuji era bello carico.

Sbuffai già esausto. "Ricordatemi perché ho accettato di portare anche voi due nel romanico weekend con il mio ragazzo?".

"Perché sono i miei migliori amici e perché a capodanno ci siamo divertiti un sacco, inoltre era una buona scusa per vedersi durante le vacanze" spiegò Yuji con lo stesso entusiasmo di prima.

"Ancora non capisco cosa mi ha convinto ad accettare" in ogni caso ormai avevo imboccato l'autostrada, non c'era più possibilità di riportarli a casa loro.

"Perché la SPA dell'hotel in cui soggiorneremo avrebbe concesso l'ingresso gratuito se avessimo prenotato almeno in quattro" spiegò Megumi.

"Ah... è vero... ora ricordo" quanto meno erano tornati utili.

"Sul serio? Talmente tirchio da arrivare a sfruttare i suoi stessi studenti per un misero ingresso omaggio" il commento acido di Nobara non si fece attendere.

"Non ti conviene insultarmi o ti lascio qui in autostrada" la avvertì fulminandola attraverso lo specchietto retrovisore.

Dopo alcune ore di viaggio arrivammo a destinazione. Avremmo passato il weekend al mare, in Okkaido, per fortuna il tempo era soleggiato, quindi andammo subito in hotel a scaricare i bagagli con l'obiettivo poi di correre in spiaggia a fare un bagno.

Quando entrammo nella struttura mi rivolsi subito alla ragazza dietro il bancone della reception. Era una ragazza carina e molto giovane, aveva i capelli lisci molto lunghi e colorati di una strana tonalità di azzurro, molto simili ai suoi occhi, e la frangia tagliata in modo irregolare. Appena mi vide mi rivolse un sorriso gentile.

"Salve, benvenuti, mi chiamo Miwa. Come posso aiutarvi?".

"Ciao Miwa, abbiamo prenotato una quadrupla per tre giorni, a nome Gojo Satoru" spiegai appoggiando i gomiti al bancone e ricambiando il suo sorriso.

"Certo, controllo subito e vi consegno la chiave".

Iniziò a digitare velocemente sul computer e ne approfittai per guardarmi intorno. La struttura era abbastanza tradizionale, ma tenuta molto bene.

"Sei la proprietaria? Lavori qui da sola?" chiesi, giusto per passare il tempo.

"Sì, io e mio marito abbiamo deciso di aprire un'attività in questo posto qualche anno fa" spiegò.

"Tu e lui da soli?" ero piacevolmente sorpreso.

"Sì, abbiamo dato fondo a tutti i nostri risparmi e abbiamo lavorato davvero tanto per riuscirci, ma ce la siamo cavata alla grande e l'attività va a gonfie vele". Dal suo tono era evidente quanto questo la riempisse d'orgoglio e mi strappò un sorriso.