CAPITOLO 11

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Dicembre non mi è mai piaciuto particolarmente. Odiavo il freddo, la pioggia e il cielo sempre nuvoloso. Invece, adoravo l'estate, le giornate lunghe e soleggiate. Tuttavia, quest'anno desideravo nevicasse. Non solo perché mi divertivo un sacco a fare le battaglie di palle di neve con Megumi e gli altri, ma anche perché il colore della neve mi ricorda i suoi capelli. E sono convinto che i suoi occhi risalterebbero ancora di più con la neve che lo circonda.

Mi ritrovavo a fare certi pensieri ovunque: sul treno mentre andavo a scuola, in classe mentre cercavo di non addormentarmi durante le lezioni, in mensa quando i discorsi dei ragazzi erano troppo noiosi da seguire e anche quando rientravo a casa dopo essere stato alla sala giochi o al cinema.

Anche oggi la giornata era terminata e stavamo raccogliendo le nostre cose per poi tornare a casa. Mi infilai la giacca e mi misi la cartella sulle spalle mentre aspettavo Megumi che finisse di riordinare le sue cose.

"Mi devi ancora restituire il manga che ti ho prestato, testa vuota" disse Megumi.

"Mi sono scordato ancora! Domani te lo riporto, giuro" mi infilai le mani in tasca e mi avviai verso la porta con lui al seguito. Quando uscimmo dalla classe mi ritrovai davanti Nobara con altre due ragazze della nostra classe, anche loro pronte per tornare a casa.

"Yuji! Cercavo proprio te" disse Nobara "Nanami ti aspetta in sala professori".

"Proprio adesso? E perché mai?" Ero più che altro preoccupato per una sua possibile ramanzina.

"Non te lo so dire" fece spallucce "però sembrava urgente" fece un sorriso furbo che mi insospettì, ma decisi di lasciar perdere.

"Capito" sospirai e tornai in classe per appoggiare nuovamente giacca e cartella sul banco. Quando uscì di nuovo Nobara e le ragazze erano già sparite e Megumi era in piedi fuori dalla porta. "Non aspettarmi, non so quanto potrebbe durare la cosa e rischi di perdere il treno. Io prenderò quello successivo".

"Va bene, ci vediamo" mi salutò con un cenno del capo e si avviò verso l'uscita.

Sospirai e mi rassegnai al mio destino, avviandomi verso la sala insegnanti, pronto a ricevere la punizione per chissà quale reato. Il corridoio ormai era deserto e fuori era già buio, dato che le giornate duravano poco.

Di colpo, mentre stavo passando accanto ad una classe deserta, venni afferrato per il braccio e trascinato dentro con forza. La stanza era buia, si vedeva poco o niente. Chiunque mi avesse attirato dentro la stanza aveva subito richiuso la porta alle mie spalle e mi aveva spinto contro di essa per poi appoggiare le mani ai lati delle mie spalle, intrappolandomi.

"Tieni sempre la guardia troppo bassa, è molto facile prenderti di sorpresa" una voce profonda e divertita mi sussurrò all'orecchio, facendomi venire i brividi lungo la schiena.

"Il mio istinto si attiva solo quando percepisco cattive intenzioni e sa che non mi faresti nulla di male" risposi convinto. I miei occhi iniziarono ad adattarsi alla poca luce e ora riuscivo a distinguere Gojo che mi sovrastava, con il viso vicinissimo al mio e gli occhi intensi, più azzurri che mai, colmi di desiderio.

"Oh piccolo ingenuo Yuji" disse quasi ridendo "non hai idea di quanto brutte siano le mie intenzioni nei tuoi confronti in questo preciso momento". Si avvicinò ancora di più e mi baciò sulle labbra. Le sue labbra erano calde e morbide, il suo sapore dolce e intenso mi faceva impazzire. Il bacio diventò sempre più intenso e le nostre lingue iniziarono a esplorarsi con desiderio. Io ero sempre cauto, invece lui mi divorava letteralmente. I nostri respiri si fecero affannosi, tanto che iniziai a faticare a tenere il passo con lui e dovetti aggrapparmi alle sue braccia. Lui lasciò cadere le mani dalla porta e mi strinse forte contro di sé, passando una mano tra i miei capelli e stringendoli leggermente. Continuammo a baciarci con foga e passione fino a che non raggiunsi il limite e dovetti staccarmi per riprendere fiato. Ansimavamo entrambi, rimanendo stretti l'uno all'altro, guardandoci fissi negli occhi. I nostri cuori battevano all'unisono e sentivo le farfalle nello stomaco completamente impazzite. Dopo qualche secondo di silenzio, mi accarezzò una guancia, sfiorando leggermente il mio labbro inferiore con il pollice.

Cursed Love    [Gojo Satoru x Itadori Yuji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora