CAPITOLO 27

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(Yuji's POV)

La serata si stava svolgendo in maniera perfetta. Gojo è venuto a prendermi poco prima del tramonto e abbiamo passato tutta la serata insieme. Abbiamo passeggiato mano nella mano per il centro di Tokyo e ammirato il gigantesco albero di natale posizionato nella piazza principale. Le strade erano piene di gente, quindi nessuno poteva fare caso a noi o al fatto che ci stavamo comportando come una vera e propria coppia. Nessuno poteva notare che ci stessimo stringendo la mano, ad occhi indiscreti poteva solo sembrare che stessimo camminando uno accanto all'altro, tanta era la folla in città.

Ci fermammo a bere della cioccolata calda in un bar, per riscaldarci, e decisi proprio in quel momento di dargli il mio regalo. Sollevai la busta e gliela passai lungo il tavolo.

"Questo è per te" ero in imbarazzo e non riuscivo a guardarlo negli occhi.

Lui fece un gran sorriso e afferrò subito il pacchetto e iniziando a strappare la carta velocemente. È proprio il tipo di persona che adora scartare i regali come fosse ancora un bambino. C'era da aspettarselo.

"Wow! È fantastica Yuji!" commentò entusiasta, ammirando la soffice sciarpa blu che gli avevo regalato. Senza esitazione se la legò al collo e, passando le dita sulle due estremità, si accorse subito di qualcosa. Le sollevò e le osservò stupito.

"Non volevo regalarti semplicemente una sciarpa, volevo che fosse qualcosa di personalizzato, che ti facesse pensare a me quando la indissi. Solo che ho avuto poco tempo e non ho potuto farla preparare da un sarto, quindi ho dovuto improvvisare con le mie scarse doti di cucitura, per questo motivo non è venuto perfetto il ricamo" il mio fiume incessante di parole mi stava mettendo ancora di più in imbarazzo.

"È bellissima, grazie" lo disse con voce profonda, come se fosse commosso per il gesto. Sollevò una delle due estremità con il ricamo e se la strofinò sulla guancia, ovviamente quella che presentava le mie iniziali IY, invece nell'altra estremità avevo cucito le sue GS. In questo modo quando se la arrotolava al collo i due lembi con le nostre iniziali erano uno accanto all'altro, proprio sul suo petto.

Ero contento che il mio regalo gli fosse piaciuto, vedere il suo sorriso felice mi scaldava il cuore come niente e nessuno aveva mai fatto prima.

"Bene, questo invece è il mio regalo per te!" disse entusiasta estraendo un piccolo pacchettino dalla tasca della giacca e porgendomelo.

"Ti ringrazio, ma non c'era biso..." mi bloccai quando notai le scritte sulla scatolina. Appartenevano ad un costosissimo brand di gioielli. Quanto diavolo aveva speso per un regalo, quando io gli ho semplicemente comprato una sciarpa al centro commerciale e fatto due ricami a mano? Alzai gli occhi su di lui e il suo sguardo entusiasta ed emozionato mi fece desistere dal rivolgergli qualsiasi lamentela su quanto avesse speso. Sospirai e sorrisi sconfitto. Aprì la scatola e un braccialetto in metallo comparve davanti ai miei occhi. Era molto semplice ed elegante, di quelli che restano stretti lungo il polso, quindi comodi anche per portarlo tutti i giorni. Me lo allacciai subito al polso e gli sorrisi grato.

"È bellissimo" commentai.

"In realtà il mio primo pensiero era quello di regalarti un pupazzo con la mia faccia, così da poterlo stringere la sera nel caso sentissi la mia mancanza, però poi ho preferito qualcosa che potessi avere sempre addosso" spiegò divertito.

Scoppiai a ridere pensando alla faccia sconvolta di mio nonno se avesse trovato sul mio letto un pupazzo con la faccia di un mio professore. Come avrei fatto a spiegarglielo?

Poco dopo uscimmo dal bar e ci dirigemmo a casa sua per cenare. La sua idea era quella di portarci al ristorante, ma le possibilità di incontrare qualcuno della scuola erano molto alte e sarebbe stato impossibile spiegare cosa ci facevamo da soli, al ristorante, la sera della vigilia. Ottima osservazione.

Cursed Love    [Gojo Satoru x Itadori Yuji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora