CAPITOLO 33

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(Yuji's POV)

"Tieni" disse Gojo, passandomi un cono gelato. Subito dopo prese posto accanto a me sulla panchina che avevo scelto mentre lo stavo aspettando mentre comprava i gelati per entrambi. "Dato che oggi è il tuo compleanno ti comprerò tutti i dolci che vuoi".

Oggi era il mio compleanno e Gojo aveva deciso di portarmi al Luna Park, inoltre per evitare di incontrare qualcuno della scuola si era messo un cappellino ridicolo e degli occhiali a specchio imbarazzanti.

"Grazie, anche se lo so che lo fai perché vuoi mangiarli tu".

"Che cosa vuoi fare adesso?" chiese, divorando il suo gelato grosso il doppio del mio.

Eravamo qui da un paio di ore e avevamo fatto il giro di tutte le giostre già due volte. Adoravo questi posti e mi divertivo sempre un sacco. Il mio entusiasmo e quello di Gojo ci facevano sembrare due bambinoni troppo cresciuti.

"Facciamo una sfida" finì il mio gelato in un boccone e balzai in piedi, puntando il dito verso la macchina tira pugni proprio davanti a noi.

"Vuoi essere umiliato il giorno del tuo compleanno? Non avrò pietà per te" rispose tranquillo.

"Hai troppa fiducia in te stesso, un giorno ti costerà caro" mi avvicinai alla macchina roteando la spalla destra per riscaldarla. L'adrenalina cominciava a scorrermi nelle vene e lo adoravo. Sicuramente le montagne russe erano fantastiche per farmi sentire vivo e su di giri, ma nulla batteva la sensazione poco prima di una sfida, anche se banale come un semplice tira pugni. Il cuore cominciava a battere veloce e mi sentivo carico di energia. Inserì la moneta nella macchina e il gancio con la palla da colpire scese in posizione. Mi misi in posizione, con i piedi più larghi delle spalle e le ginocchia leggermente piegate in avanti per avere una base solida. Ruotai il busto verso destra per sfruttare, oltre alla potenza del braccio, anche la potenza di tutto il mio corpo. Una volta assicuratomi che il braccio fosse ben allineato con il mio corpo e con il bersaglio piegai il gomito e rilassai la spalla controllando anche il mio respiro. Quando mi sentì pronto espirai e spostai il peso sulla gamba destra e tirai il pugno con tutta la potenza e velocità che avevo colpendolo in pieno. Molti pensano che sia meglio prendere una piccola rincorsa, ma è essenzialmente inutile, inoltre correre potrebbe sbilanciarti e farti perdere potenza.

Il gancio scattò subito in alto con un tonfo fortissimo e tutta la macchina, che dovrebbe essere bloccata a terra dal cemento, cominciò a vibrare freneticamente. Il contatore dei punti partì subito a roteare velocissimo, per poi fermarsi a 999, che era poi il limite che poteva registrare.

"Evvai!" saltellai entusiasta. Inserì subito un'altra moneta per far scendere di nuovo il gancio, per poi rivolgermi a Gojo. "Tocca a te, se te la senti".

Mi guardava sorridendo e lo osservai alzarsi e avvicinarsi alla macchina come avevo fatto io. Caricò il pugno, senza nemmeno mettersi in posizione, per poi sferrare un colpo secco e rapido alla palla. Poteva sembrare un pugno da poco, ma notando la flessione dei muscoli nel suo braccio e la velocità che aveva impiegato era evidente che avrebbe distrutto il viso di chiunque lo avesse ricevuto. Infatti il gancio schizzò in alto di nuovo e la macchina traballo quasi più forte di prima, tanto che avevo paura si sradicasse dal cemento. Il contatore dei punti segnò di nuovo 999, poi iniziò a lampeggiare e si spense, insieme a tutte le luci della macchina.

"Oh-oh... l'abbiamo rotta?" ipotizzò, con un tono leggermente allarmato.

"TU l'hai rotta, al massimo" puntualizzai.

Rimanemmo immobili e in silenzio per qualche istante prima di scattare contemporaneamente verso sinistra e correre con tutte le nostre forze il più lontano possibile da lì. Mentre correvamo scoppiammo a ridere per quanto fosse ridicolo il fatto che avevamo avuto la stessa reazione nello stesso istante.

Cursed Love    [Gojo Satoru x Itadori Yuji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora