«buongio-.. ma che hai fatto ai capelli? Ti è passato un tornado in testa?»
Hyunjin aveva appena varcato la soglia della sala, facendo così il suo ingresso, dove jisung stava sorseggiando il suo caffè per darsi una svegliata e notando il corvino in quelle condizioni non ce la fece a starsene in silenzio.
Quest'ultimo quasi come se fosse sotto shock si mise seduto sulla sedia, guardando il vuoto. Entrambi avevano ancora il pigiama addosso, sembravano tutti e due uno più intontito dell'altro ma in fondo era mattina presto e avevano dormito solo poche ore dopo la sbronza di quella notte.
«ehm.. ti senti bene?» continuò il biondo passando la mano davanti alla sua faccia, la stessa che poco dopo si rialzò facendo incrociare i loro sguardi, con i suoi occhi spalancati.
«l'abbiamo fatto.» pronunciò guardando l'amico davanti a sé che per processare quelle parole ci mise un bel po' di secondi.«cosa..? Aspetta.. che?» cercò di supporre fin quando non gli si accese una grandissima lampadina sulla testa e tutto alla fine quadrava.
«QUINDI MINHO AVEVA RAGIONE?!» esclamò alzandosi immediatamente dalla sedia producendo un rumore assordante.
«spiegami che ti ha detto il cervello!!» lo rimproverò dandogli uno schiaffo dietro il capo facendolo riprendere dal mezzo coma in cui era immerso.
«pensa se il padre di minho vi avrebbe sentito, hyunjin tu sei pazzo! Ora raccontami tutto.» si rimise seduto sulla sedia con le gambe incrociate attendendo che l'altro parlasse. «non me l'aspettavo per niente sai? Cioè si, però tu hai sempre preferito le ragazze quindi supponevo che non ci sarebbe stata alcuna speranza per il povero Felix, a proposito come sta? Tu non ne sai molto, non è che gli hai fatto mal-..»La bocca di Jisung venne tappata dalla mano del corvino che di sentirlo parlare non ne aveva più voglia. Ricordava tutto di quella notte, tutto. Nella mente scorrevano solamente gli scenari più improponibili, il che lo fecero sorridere sovrappensiero.
Quelle splendide labbra già gli mancavano, non pensava proprio che sarebbe accaduto ma non rimpiangeva nulla, anzi.«è stato bellissimo..» mormorò timidamente abbassando di poco lo sguardo sul tavolo sottostante. «jisung tirami uno schiaffo..non può essermi piaciuto così tanto..»
Per la prima volta il biondo intravide la paura nei suoi occhi e quindi indagò per cercare di capirne il motivo.«cosa c'è di sbagliato? Non vorrai rinnegare tutto..?» provò a dire.
«No assolutamente no, è stato qualcosa di stupendo e mai mi permetterei di cancellare ciò che è successo.. solo che non pensavo potesse mai accadere e ora ho paura delle conseguenze. Ho paura del resto.»
«spiegati meglio hyunjin.» insistette l'altro non capendo dove volesse arrivare. Voleva comprendere meglio le sue paure per cercare di aiutarlo ma se non si spiegava bene era impossibile farlo.
«se lo vengono a sapere i miei genitori mi tolgono i viveri.» fu così diretto che Jisung si ammutolì tutto insieme.
Ci fu silenzio. Un pesante e sopprimente silenzio che logorava dentro il corvino che in quel momento aveva preso a muovere entrambe le gambe frettolosamente da sotto il tavolo. L'ansia di quella situazione lo stava consumando.
«non devono saperlo per forza.. tanto nemmeno ti cercano.» rispose jisung finendo il suo caffè. «non sono nemmeno degni di essere chiamati tali, quando è stata l'ultima volta che ti hanno telefonato?» chiese alzando un sopracciglio abbastanza snervato dalla cosa. Sapeva perfettamente che tipo di persone fossero i suoi genitori, sempre perfettini e con mille pregiudizi. Il fatto che entrambi lavorassero nel mondo della tv li aveva resi davvero snob. Anche Hyunjin alle superiori era uguale, solamente perché aveva come esempio quella famiglia alquanto fredda e distaccata. Fortunatamente conoscendo jisung e Minho si era raddrizzato parecchio, diventando il ragazzo di buon cuore che era oggi.
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Meow🐾 -hyunlix-
FanfictionInfiniti fiocchi di neve cadevano lentamente dal cielo ricoprendo la città di Seoul. In lontananza, da qualche parte, si udivano solamente fievoli miagolii di un piccolo gattino infreddolito e smarrito. Quasi sommerso da quella soffice neve bianca...