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Dopo le parole di Jisung il biondino si voltò nella loro direzione, asciugandosi subito l'acqua che gli cadeva dagli occhi. Quelle sensazioni erano così strane, si chiedeva perché gli occhi non la smettessero di bagnargli il viso.

Voleva solo che tutto smettesse di essere così pesante.

«va tutto bene» la voce calda di Minho gli fece alzare lo sguardo sul suo più morbido. Si sciolse la sciarpa dal collo e la avvolse intorno a quello del biondino. «non piangere, le cose si sistemeranno.» aggiunse poggiando la mano sulla sua testa per accarezzarlo, proprio come se fosse un gatto.

Felix tirò su col naso e annuì asciugandosi col dorso della mano le restanti lacrime agli angoli degli occhi. Le labbra gli si stavano screpolando per il freddo, insieme al suo nasino divenuto rosso.

Si diressero in un bar lì vicino, in modo da poter prendere un tavolo e ordinare qualcosa di caldo.
Una volta giunti al luogo prestabilito Jisung assieme a Minho si presero due caffè lunghi, mentre il biondino una cioccolata calda con tanto di panna e cannuccia.

«grazie mille.» arrossì quest'ultimo alla sola vista del bicchiere di vetro dall'aspetto meraviglioso.

«figurati, non devi ringraziarci. Stai meglio?» Chiese jisung con accanto il proprio ragazzo che sorseggiava e che aveva pagato per tutti e tre.

Felix non aveva mai visto una cannuccia in vita sua, o almeno così pensava. Ci giocò con l'indice, pensando fosse un gioco mentre la coppietta davanti a loro si guardavano straniti.

«ehm.. quindi..» iniziò jisung per richiamare la sua attenzione ma fu tutto inutile, così provo a schiarirsi la gola. Il biondino non la smetteva un attimo di giocare con quella maledettissima cannulla, così Minho, spazientito al massimo, non ci pensò due volte a prenderla e a lanciarla via.

«stavo dicend-..»

E anche stavolta le sue parole vennero bloccate dall'agile salto di Felix che andò a recuperare gattonando da terra la cannuccia e con la quale giocò per qualche secondo con le mani prima di smettere e realizzare il suo stesso comportamento. Tutti all'interno del bar lo stavano guardando e sentì una strana sensazione sulle guance, non brutta ma nemmeno bella. Si sentiva gli occhi addosso quindi spaventato indietreggiò rialzandosi in piedi e venne successivamente afferrato dal polso di Minho che lo guardava un po' sconcertato.

«mettiti seduto prima che ci caccino..» gli suggerì bisbigliando e facendo un piccolo inchino di scuse alle persone importunate si rimise al proprio posto.

«..scusatemi.» biascicò il biondino con ancora la cannuccia fra le mani, stavolta stretta in un pugno per alleviare un po' quella sensazione sconosciuta.

La vergogna.

Eppure, anche se sconosciuta sembrava averla già vissuta tanto tempo prima. Non si ricordava molto sulla propria vita.

Non aveva senso.

«non farò domande su quello che è appena successo.» iniziò jisung riprendendo il discorso di prima. «ma hai parlato di Hyunjin e vorrei capirci meglio. Ci teniamo a lui, perciò devi aiutarci a capire.» disse in modo serio facendo annuire il diretto interessato.
«ok benissimo. Sei tu il ragazzo che ha visto l'altro giorno in casa sua?»
Felix annuì.
«vi conoscete?» annuì di nuovo.
«allora perché sembrava spaventato dalla tua presenza?»

«io.. non lo so.. è sempre stato gentile con me. Ogni mattina mi abbraccia forte a sé, mi dà un sacco di baci proprio qui.» indicò la sua fronte. «mi riempie di coccole, mi fa il solletico, mi prepara da mangiare e stiamo sempre insieme..» raccontò con lo sguardo basso mentre i due rimasero letteralmente scioccati da questa confessione.
«mi manca così tanto..» sussurrò sentendo tornare nuovamente quella brutta sensazione nello stomaco.

Meow🐾 -hyunlix-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora