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Non riusciva a credere ai propri occhi, colui che poco prima stava stringendo fra le braccia si era trasformato in una palla di pelo. Se ne stava accovacciato sul lavandino, esattamente dove l'aveva lasciato, e mentre lo guardava con un espressione un po' scossa in viso, lo osservò leccarsi le zampe in tutta tranquillità, passandole successivamente dietro l'orecchio per pulirsi.

«Felix..?» mormorò confuso non vedendolo nella sua versione felina completa da mesi e mesi. Si avvicinò a lui, per attirare la sua attenzione ma non lo degnava nemmeno di uno sguardo.
«Hey? Che ti è successo?» chiese preoccupato. Non sapeva perché si era trasformato in un gatto, il fatto che nemmeno rispondesse alla propria voce lo preoccupava e non poco, cercò comunque di allungare la mano per dargli una carezza, magari in quel modo sarebbe tornato in sé, non era sicuro.

Il gattino andò incontro alle sue carezze, producendo delle fusa quasi subito, e a quel punto a Hyunjin gli si gelò immediatamente il sangue. «meow.» miagolò lievemente.

«No..no no no no no.. Felix?? Non è divertente torna come prima!» gli ordinò non ricevendo risposta, nemmeno uno sguardo, le sue pupille erano strettissime, segno che il suo gatto interiore avesse preso il sopravvento tra i due.

Imprecò uscendo dal bagno e si infilò le prime cose che gli capitarono sotto al muso per non stare a torso nudo. Uscì velocemente dalla stanza per cercare i suoi due amici di ritorno dal festival, visto che erano gli unici a cui poteva chiedere aiuto in quel momento e non perse un secondo di più. Scese le scale e si precipitò da loro verso la porta da cui erano appena entrati, senza nemmeno nascondere tutta l'agitazione che provava.

«woah placa l'entusiasmo cappellone abbiamo appe-..»

«Felix, è tornato un gatto e non torna più come prima.» lo bloccò immediatamente parlandogli sopra. Entrambi rimasero senza parole per un paio di secondi, il tempo di realizzare il tutto.

«Cosa stai dicendo?» chiese confuso Jisung indicando dietro di lui.
Il più alto si voltò e affacciato alle scale vi era proprio il biondino che li stava ascoltando mentre dietro di sé nascondeva a fatica la coda.

«Secondo me sono ubriachi, direi di farci una bella bevuta anche noi, che ne dici tesoro?» Minho ignorò completamente la situazione, dato che sembrava essere tutto regolare, per cui trascinò con sé Jisung e insieme andarono in salotto a bere qualcosa, giusto per festeggiare la loro unione, e poi dovevano anche aspettare i suoi genitori per potergli dare la splendida notizia.

Felix nel mentre rimase accigliato sul luscio della porta, con una brutta sensazione dentro lo stomaco, lo sapeva solo lui a cosa era dovuta. «Scusami non è stato divertente.» pronunciò abbassando lo sguardo non sapendo mentire più di tanto.

«Mi sono preoccupato e tu mi fai uno scherzo del genere?» chiese infastidito. Scosse la testa deluso e fece per andarsene quando la sua voce lo bloccò sul posto.

«Non mi lasciare solo, vieni qui..» Hyunjin sentì la sua voce tremare, per questo si mise una mano sulla coscienza e sospirò salendo le scale per raggiungerlo. Gli occhi si posarono sulla sua figura, aveva lo sguardo puntato sul pavimento e non appena salì l'ultimo gradino si sentì avvolgere in un abbraccio molto stretto, proprio dal più piccolo. Il corvino allargò le braccia, un po' sorpreso da quel gesto, e gli accarezzò la schiena. Per un attimo aveva paura che Felix fosse solamente un illusione e lo scherzo l'aveva innervosito per quel motivo, ora però gli dispiaceva vederlo così, quindi prese ad accarezzare il retro della sua testa.
«vedo che la tua trasformazione non è andata a buon fine.» disse con ironia per tirarlo su di morale. Aveva intravisto la sua lunga coda bianca spuntare fuori dal suo vestiario. Indossava un bellissimo vestitino bianco da notte, gli stava un po' lungo, almeno fino alle ginocchia ma la parte superiore era più piccola e quindi metteva in risalto i suoi lineamenti morbidi del corpo. «dove l'hai presa?» chiese spostandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Desiderava guardare il suo viso ma era immerso nel proprio petto, il che lo fece ridacchiare un po'. «ma almeno respiri in questo modo?» chiese allontanandolo un po' dalle spalle per guardare i suoi occhi ma quest'ultimo si strinse maggiormente a lui. «mmh ho capito, vieni qui dai, salta su.» gli ordinò mentre si abbassava per prendendolo da sotto le cosce e portarlo a letto. Continuò ad accarezzargli la schiena, con la speranza di calmarlo e socchiuse la porta con la gamba, poi si mise seduto sul letto e si appoggiò contro lo schienale del letto per coccolarlo un po'.
«va meglio?» mormorò lasciando un bacio sulla sua testa che annuì lievemente. Giocò con le sue trecce, togliendo subito dopo gli elastici per lasciare libera la sua chioma folta e bianca. Si era arricciata un po' per via del sudore che li aveva bagnati, lo trovava davvero carino. Con le dita aveva preso a sciogliere alcuni nodi dovuti al casino che avevano fatto quella notte e se ci pensava profondamente gli veniva da sorridere. Sentì il più piccolo fare le fusa e sorrise maggiormente nel sapere che stesse apprezzando tutto ciò. Ormai l'aveva già perdonato, anzi ripensava a quei due giorni passati insieme lontani dalla città, dai problemi, lontano da tutto e tutti. Avevano costruito dei ricordi unici da conservare per sempre in sole 48h.

Meow🐾 -hyunlix-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora