1

602 48 5
                                    

"Sei come la neve..."

Sospirò ripensando a quella frase così lontana dal presente quanto vicina mentre faceva uscire una quantità informe di fumo dalle labbra. Non ci mise molto a finire quella sigaretta, ispirando l'ultimo tiro per poi lasciarlo andare e farlo disperdere per sempre nell'aria. Nel frattempo il suo sguardo assente si posava sulla corrente del fiume Han, dove l'acqua scorreva tranquillamente davanti a sé.

Se ne stava lì a fumare già da un po'. Più precisamente la seconda sigaretta di quella giornata nuvolosa e grigia. La teneva fra il pollice e l'indice, pensando a quanto noioso fosse trovarsi lì e a quanto freddo facesse visto che stava iniziando man mano a nevicare. Rabbrividì sul posto.

Il corvino però si trovava lì per un motivo.
Aveva sempre avuto il desiderio di studiare sociologia ed ora sostava a qualche isolato di distanza dell'università che frequentava, ma non aveva partecipato alle lezioni.

Era un periodo strano. Invece di entrare all'interno dell'edificio se ne stava al di fuori a fumare e a pensare, passando così le proprie giornate.

Proprio non ci riusciva a stare in mezzo alle persone.

Purtroppo quell'ambizione e quella passione pian pian con il tempo si stava affievolendo. Non era lo studio non dargli più soddisfazione, o gli esami che svolgeva regolarmente a fine mese e che concludeva con il massimo dei voti, ma le persone con il quale si frequentava quotidianamente.

Tutte uguali e noiose a detta sua.

Tra l'università che lo riempiva di studio pesante e delle volte anche faticoso, facendogli impiegare tutto il tempo della giornata e i suoi amici che per divertirsi dovevano per forza fare casino e confusione, aveva perso quella voglia di fare un po' tutto.

Si sentiva un po' perso.

Pensava che prima o poi quella voglia di andare avanti e divertirsi come una volta sarebbe tornata di nuovo ma i mesi incominciarono a passare e non si sentì più quello di una volta.

Era come se un vuoto lo stesse mangiando perennemente dentro e non la voleva smettere.

Calciò un sassolino a terra, imprecando a bassa voce. Buttò il mozzicone della sigaretta per terra e la calpestò con le scarpe fino a ridurla in povere.
Dopo la rottura con la sua ultima relazione si era ripromesso di non concedere mai, e proprio mai più, tutto se stesso al prossimo, volendo persino rimanere da solo se necessario; purché la sua fiducia rimanesse intatta e non si sarebbe ridotta di nuovo in polvere sparsa.
Le persone sono tutte straordinarie all'inizio, fanno promesse e giurano il per sempre.

Tutte cazzate.

Perciò era convinto che il rimanere da solo potesse aiutarlo ad alleviare quel grosso macigno che giaceva sul suo petto e che pian piano lo stava facendo rimanere senza respiro ma aimé la solitudine si faceva più marcata giorno dopo giorno ed era diventato asfissiante persino tornare a casa dopo una giornata piena di cose da fare e trovare l'appartamento vuoto, senza nessuno che lo aspettasse con un sorriso di ben tornato.

«Fanculo.» mormorò alzando lo sguardo verso il cielo.
Ripensò in soli pochi attimi a tutte quelle cose, non che volesse, però era come se alla sua testa piacesse riproporre quei tristi scenari della propria vita, ricordare e marcare quanto fallimentare fosse.
E inconsapevolmente, nel bel mezzo della strada, si fece venire gli occhi lucidi.
A distrarlo fu un microscopico fiocco di neve che gli si posò proprio sulla punta del suo naso, facendolo starnutire sonoramente e senza nemmeno farlo di proposito attirò l'attenzione anche di alcuni passanti.

«Che diavolo..» sbuffò cercando di prendere un fazzoletto dalla tasca per soffiarsi il naso ma un piccolo miagolio interruppe il gesto, facendolo accigliare sul posto.
Era confuso, non vedeva nessun gatto nelle vicinanze. Si guardò intorno svariate volte ma non vide nessun animale, arrivò a pensare di averlo addirittura immaginato.

Meow🐾 -hyunlix-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora