Meow🐾 -hyunlix-

18

Il vento gli stava scompigliando tutti i capelli, facendoli ondeggiare ad ogni passo che affondava su quella piccola stradina deserta in mezzo alla natura. Il cuore gli batteva a mille, correva via svoltando ad ogni incrocio per seminare l'uomo. Gli aveva messo una tale paura nel ritrovarselo dietro che fuggì via, arrivando fortunatamente nel posto in cui avrebbe dovuto consegnare le fragole.

Da lontano, non appena decelerò a passo più pacato, vide un uomo su di un vecchio furgoncino azzurro sbiadito, mentre caricava tutta la merce da portare. Sia lui che l'uomo tirarono su un sospiro di sollievo. Il biondino perché alla fine era riuscito nel suo compito e l'altro perché non avrebbe dovuto fare mille giri, risparmiandogli così un sacco di tempo.

«sei qui, ti sono grato. Non sai che differenza hai fatto.» gli disse sorridendo e infilando una mano dentro alla tasca dei pantaloni, dove tirò fuori una banconota da 50.000 mila won (circa 35€). Dopodiché gli diede una pacca dietro la spalla invitandolo a tornare a casa.

Lungo il tragitto guardava quella banconota giallastra cercando di alleviare i segni dello stropicciamento, non sapendo minimamente che farci. Forse avrebbe dovuto darle a Hyunjin? Metterle da parte?
La risposta gli si palesò davanti un attimo dopo quando alzò lo sguardo, notando il negozio di mezz'ora prima tutto illuminato e molto più grazioso visivamente da ammirare.

Si guardò intorno accertandosi che l'uomo non ci fosse per poi entrare all'interno e curiosare con occhio acuto sugli scaffali. C'erano un sacco di oggetti di cui aveva il sentore se non la certezza di averci avuto già a che fare in passato ma se qualcuno gli avrebbe chiesto il nome o a che cosa servissero non avrebbe risposto se non con un'alzata di spalle. Udiva dei rumori lontani però non gli diede troppo peso dato che la priorità era guardare quei dipinti stupendi di paesaggi e fiori, esposti in giro e nella vetrina.
Erano veramente meravigliosi, creati con una tale destrezza da far paura.
Girato l'angolo del negozio intravide l'uomo di prima dipingere, seduto su di uno sgabello di legno mentre pennellava qua e là con la lingua fra le labbra.
Si avvicinò in modo cauto per poi mormorare un "wow.." che fece sobbalzare l'uomo.
Quest'ultimo si voltò incontrando lo sguardo felino del biondino intento ad osservare le colate di pittura appena fatte.

«sei tornato.» si schiarì la voce consumata dall'età riprendendo ad impastare i colori ad olio con un liquido marroncino lucido ed una spatolina.

«puzza qui.» affermò il più giovane storcendo il naso. «quello soprattutto.» indicò con il dito stringendo la banconota in un pugno, non passando inosservata al buon occhio dell'uomo.

«oh si, hai ragione, infatti se la respiri per molto tempo fa male, è tossica. Bisognerebbe far arieggiare un po' questo posto.» lo informò con aria abbastanza saccente mentre si alzava dallo sgabello per aprire uno spicchio di finestra in modo da cambiare l'aria. «volevi comprare qualcosa?» chiese mettendo le mani sui fianchi per stiracchiarsi un po'.

«Mmh.» rispose un po' incerto. C'era talmente tanto materiale che non sapeva da dove iniziare. «pensavo di fare un regalo alla persona che mi piace, ho saputo che ama disegnare ma col poco tempo ed una delusione dietro l'altra ha smesso. Forse gli è tornata la fantasia di riprendere, ha detto che vorrebbe disegnarmi, tuttavia non ha nulla con sé per farlo. Qui c'è tanta roba e io non ci capisco nulla quindi.. non lo so?»

«mmh allora è seria la faccenda. Che tipo di persona è? Si capisce molto dallo stile quale preferenza abbia, anche se noi artisti abbiamo provato di tutto almeno una volta nella vita, carboncini, acquerelli, acrilici e potrei andare avanti.»

Felix lo ascoltò con cura, curioso come solo i felini sapevano essere, muoveva la coda da una parte all'altra dietro la schiena, dove nessuno dei due si era accorto della sua esistenza. Non aveva più paura dell'uomo, era una persona davvero brava anche se a primo acchito lo aveva fatto fuggire.