JULIET POVLascio che gli occhi seguano le strade malridotte che si susseguono da dietro il finestrino. Il cielo è nuvoloso e tinto di un grigio disumano.
Mi ricorda il mio umore al momento.
Non ero pronta a stravolgere così la mia vita, e non volevo di certo lasciare le mie amicizie e le mie abitudini per un posto come questo.
Ho dovuto abbandonare New York, la città dei sogni di molte persone, per ritrovarmi in una città triste come questa. Il viaggio tortuoso mi costringe ad aggrapparmi alla maniglia, anche se ciò non mi impedisce di barcollare a ogni tratto che l'auto percorre.
Maledico mentalmente la vita quando l'auto sobbalza per colpa di una nuova buca. Non capisco ancora il motivo per cui ci siamo dovuti trasferire proprio qui.
Tra tutti i posti che esistano, Chicago.
Anzi, più precisamente, il South Side.È inutile che continui a domandare il motivo ai miei genitori visto che adottano sempre la scusa del "questioni di lavoro".
Ma chi vogliono prendere in giro?
Ho un talento innato a capire tutto di tutti con una semplice occhiata, e sono sicura che quei due mi stanno nascondendo qualcosa.
Il lavoro non c'entra nulla, saremmo potuti rimanere nel nostro elegante appartamento New Yorkese e loro avrebbero potuto gestire gli affari da lì. Ormai con lo sviluppo della tecnologia si possono fare moltissime cose da lontano senza necessariamente recarsi sul luogo fisico.
Il suv nero arresta il suo cammino.
Abbasso il finestrino oscurato e calo con gesto distratto gli occhiali da sole sul naso.
E così mi ritrovo ad ammirare con un paio di occhi annoiati una villa alta tre piani color crema. È carina, ma mai quanto il nostro vecchio appartamento.
Metto a fuoco una scritta sulla staccionata, fatta con una bomboletta spray rosso accesa.
Alzo un sopracciglio, disgustata.
Iniziamo proprio bene.«Che bella, mi ricorda la casa in campagna di zia Ginny» commento ironica, ma il mio astio non passa inosservato.
Mio fratello, seduto accanto a me, tossisce mascherando una risata.
«Non dire sciocchezze Juliet, zia Ginny abitava in una fattoria, questa è molto più elegante e sofisticata» risponde prontamente mamma.
È seduta proprio davanti a me, e mi scruta con sguardo severo, in una posizione rigida.
«Forse era meglio abitare in una fattoria con tutti gli animali piuttosto che qui» borbotto mentre gli occhi di mia madre si fanno simili a due saette.
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Finally i found you
Teen FictionJuliet e Alex sono gemelli, abituati alla ricchezza e alla comodità di New York saranno ben presto catapultati in una nuova realtà. A causa dei loro genitori dovranno trasferirsi a Chicago, più precisamente nel South Side. Ovviamente loro non c'ent...