Juliet e Alex sono gemelli, abituati alla ricchezza e alla comodità di New York saranno ben presto catapultati in una nuova realtà. A causa dei loro genitori dovranno trasferirsi a Chicago, più precisamente nel South Side.
Ovviamente loro non c'ent...
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THOMAS POV
Non mi perdo nemmeno un suo singolo movimento.
La ammiro da lontano. Si sistema la montatura degli occhiali sul naso, smuovendo le labbra color pesca mentre parla con una signora molto più grande di lei.
Quando alza un angolo della bocca, mostrando il suo bellissimo sorriso, mi sento impazzire.
Stringo il bicchiere così forte da lasciar sbiancare le nocche. È da tempo che non riesco a farla ridere così, e questo mi fa arrabbiare. Perchè il suo sorriso è una boccata d'ossigeno per me.
La voce di Megan arriva ovattata alle mie orecchie. Non so di cosa stia parlando, e per quanto le voglia bene, al momento non mi interessa nemmeno.
«Thomas» mi richiama, ma sono attratto da altro.
Ingurgito della saliva quando percorro languido le curve del suo corpo.
Il vestitino che le scivola sul corpo crea un effetto vedo non vedo che mi fa immergere negli scenari più sporchi possibili.
Chissà se indossa la biancheria. E chissà di che colore è.
Quanto mi manca la sensazione del suo corpo sul mio. Lo scontro delle nostre pelli nude, e la morbidezza delle sue forme generose.
«Thomas» rimarca con più insistenza Megan.
A quel punto mi costringo a distogliere l'attenzione dalla mia fonte di luce.
La ragazza davanti a me si ristringe nelle spalle. Congiunge le arcate dentarie, mentre lascia passare lo sguardo da me a Kelly.
«Dimmi» la incito a prendere parola.
Lei si tortura le punte dei riccioli che le arrivano quasi al fondo schiena, stropicciandole tra i polpastrelli. «Lascia stare, non era importante».
Con movimenti calcolati prova ad andarsene, ma la trattengo per un braccio, sentendomi un po' in colpa.
Il problema è che quando c'è Kelly nei paraggi per me scompare tutto. La realtà non esiste più. Il mio mondo diventa solo lei. Lei per sempre.
«Scusa Meg. Spiegami che stavi dicendo».
Voglio un bene dell'anima a questa ragazza, e farei di tutto per farla felice. Ma non è lei.
Non ha i suoi soffici capelli biondi, né tantomeno la risata a caffettiera che amano tanto sentire le mie orecchie.
