Perché noi siamo un thriller da un finale perfetto

CAPITOLO 10

Sofia.
Sono sola nella mia stanza che penso e ripenso a mia sorella Sara e a Tommaso.Non dovrei farmelo piacere visto che lui è il mio infermiere e io la sua paziente.Poi mi sono appena lasciata,non posso essermi già dimenticata di quello stronzo.
Mentre sono immersa nei miei pensieri entra Tommaso nella mia stanza.
"Oi allora?andiamo a fare questo giro."Mi dice sorridendomi.Annuisco facendo un cenno con la testa e mi alzo.Arriviamo in giardino e ci sediamo sul prato.
"Oi Sofi allora?,cosa devi dirmi?."Dice guardandomi.
"Stanotte ti ho segnato."Dico seria con sguardo rivolto altrove.
"E?."Chiede lui.
"Ci stavamo baciando Tommy,io credo che per il momento non devi più entrare nella mia stanza.Per favore stai alla larga da me,mi sono appena lasciata,non posso aver già dimenticato quello stronzo."Dico guardandolo.
"Va bene,come desideri.Da oggi saranno gli altri ad occuparsi di te,dai entriamo dentro che devo lavorare."Dice sbuffando.Annuisco alzandomi e torniamo io nella mia stanza e lui a lavorare.
Tommaso.
Dopo le parole di Sofia ho sentito il cuore spezzarsi in mille pezzi.Vorrei piangere ma non posso farlo,soprattutto sul posto di lavoro.
"Oi,tutto bene."Chiede Matteo arrivando dietro di me facendomi saltare dalla paura.
"Oi Matte,cazzo mi hai spaventato.Sì tutto bene."
"Dalla tua faccia non sembra."Dice Niccolò avvicinandosi a me e a Matteo.
"Raga sto bene cazzo."Dico andando via da lì.Arrivo in giardino,mi metto in posto isolato e mi accendo una sigaretta iniziando a piangere come un cretino.Ci sono rimasto male,non voglio ammetterlo a Matteo e Niccolò,però è vero che Sofia mi piace,mi piace sin dal primo giorno in cui l'ho vista.Sono felice che mi ha sognato,ma sono triste perché ha deciso che devo stare alla larga da lei,non so se ci riuscirò.Vedo che sta arrivando Pietro il fratello di Matteo,butto la sigaretta ormai finita e mi asciugo subito le lacrime.
"Oi,come va?."Mi chiede Pietro.
Tutto bene Pié,ma tu non eri in malattia?."Gli chiedo cercando di cambiare discorso.
"Sì fino ad oggi,allora?novità?."Mi chiedo Pietro.
"Sì,qualche giorno fa é arrivata una ragazza,Sofia,ha 17 anni.Dopo ti do la sua cartella così la leggi,poco fa invece è arrivata una ragazzina.Caterina,14 anni.Tu occupati della 17enne ed io mi occupo della 14enne.Pietro annuisce e decidiamo di entrare all'interno dell'ospedale.
"Pietro,vai da Sofia.Mi raccomando sii dolce."Gli dico guardandolo con sguardo serie.Lui annuisce e va.
Sofia.
Ho fatto una cazzata con Tommaso,mi manca la sua presenza e la sua dolcezza.Perché devo rovinare sempre tutto cazzo.
Mentre sto piangendo vedo entrare un ragazzo biondo che non avevo mai visto.Inizio ad agitarmi nel momento in qui vedo che si avvicina sempre di più a me.
"Chi sei?,vattene."Urlo piangendo.
"Sta tranquilla non voglio farti niente.Sono Pietro,il fratello di Matteo.Penso conosci mio fratello.Lavoro qui anch'io."Dice con voce calma.
"Che ci fai qui?."Gli chiedo guardandolo.
"Tommaso mi ha chiesto di prendermi il tuo caso."Mi dice sorridendomi.
"Ah..ok."Dico accennando appena un sorriso.Il mio caso,adesso per lui sono solo un caso.Vabbè.
"Allora,qui leggo che hai tentato il suicidio tagliandoti i polsi."Dice guardando la mia cartella.Avrei voluto rispondere e dire che non ho tentato il suicidio ma infondo non lo conoscevo e quindi mi limitai a dire un semplice "Già."
"Perché?."Mi chiese sedendomi sul letto al mio fianco.
"Non devo dare spiegazioni a te,non ti conosco."Dissi con voce seria.
"Ok."Disse sospirando.
"ok"Dissi sospirando anch'io.
Vidi che si alzò dal letto e mi salutò per poi uscire dalla camera e rimasi di nuovo sola con i miei pensieri.
Piansi tanto perché sapevo si aver fatto una cazzata,piansi perché mi mancava troppo,perché lo avevo allontano?forse perché avevo paura di soffrire di nuovo?.2 domande a cui non so rispondere.In questo momento so che mi manca e che in qualche modo devo rimediare al mio errore,come?non lo so,ma so che ci riuscirò.Pensai sicura di me.