CAPITOLO 44

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Sofia.
Io e Tommy finimmo di pranzare e mentre stavamo per tornare al nostro reparto notammo Giovanni seduto in sala d'aspetto che piangeva e ci avvicinammo a lui e sedendomi al suo fianco.
"Gio,come sta Jessika?."Gli chiesi.
"Non è né peggiorata e né migliorata."Rispose guardando il vuoto.
"Amico,vedrai che andrà tutto bene."Disse Tommy sedendosi anche lui accanto a Gio e mettendogli una mano sulla spalla.
"No non andrà tutto bene,Dio ha voluto punirmi."Disse sospirando con le lacrime agli occhi.
"Perché Dio avrebbe dovuto punirti?."Gli chiesi guardandolo.
"Per quello che ho fatto a te,questa è la mia punizione per aver fatto stare male te."Dissi sospirando di nuovo.
"Senti pensala così,sì mi hai fatta stare male però se non lo avessi fatto non avrei mai incontrato l'amore della mia vita e oggi probabilmente non avrei neanche dei figli,ma grazie a te ho Tommy e anche 2 figli,io non ti colpevolizzo più,anzi ti ringrazio."Gli dissi sorridendogli.
"Grazie Sofi,però non merito di essere ringraziato."Dissi sospirando pesantemente.
Faccio per parlare ma si alza di scatto avvicinandosi ad uno dei tanti dottori che stavano passando e chiese di Jessika.
"Purtroppo è ancora in coma,é incondizioni gravissime e se si sveglierà sarà solo un miracolo."Disse il dottore dispiaciuto per poi andare via,mi avvicinai a Giovanni che aveva iniziato a piangere e lo abbracciai.
"Non posso perderla.."Disse Giovanni stringendomi a lui.
"Non la perderai Gio,avete ancora un sacco di cose da fare insieme quindi sta tranquillo ok?."Dissi staccandomi dall'abbraccio e prendendogli il viso tra le mie mani.
"Grazie Sofi."Disse Gio con le lacrime agli occhi.
"Di niente Gio,noi torniamo a lavoro,se hai bisogno di qualsiasi cosa fai chiamare o me o Tommy ok?."Gli dissi e lui annuì.
Io e Tommy tornammo in reparto e Pietro corse verso di noi dicendoci che Lucrezia era svenuta e così corriamo nella sua stanza.
"Che succede Matteo?."Chiese Tommy.
"Stavamo parlando,poi si è alzata dal letto ed è svenuta e ha la pressione bassa."Disse Matteo sospirando.
"Ok,attacchiamole una flebo,ha le labbra secche e sicuramente sarà disidrata."Disse Tommy.
Pietro annuì e le attaccò la flebo.
"Ok,Sofi e Matte restate con lei."Disse Tommy facendo annuire sia me che Matteo ed uscì dalla stanza assieme a Pietro.
"Matte,Lucrezia é gravemente malata e secondo me dovremmo aumentare la dose di cortisone."Dissi sospirando.
"Sì hai ragione,così rischia di morire."Disse Matteo sospirando e cercando di trattenere le lacrime.
"Matte mi dici cosa succede?,lo sai che con me puoi parlare di qualsiasi cosa."Gli dissi mettendogli una mano sulla spalla e lo sentì sospirare.
"Senti,lo so che la conosco da più o meno tre ore però.."Non gli feci finire la frase e sorrisi.
"É successa la stessa cosa a me con Tommy e a Mattia con Caterina."Dissi sorridendogli.
"Ma non posso provarci con lei,perché ha 14 anni e poi non posso ora cioè è una mia paziente,capisci?."Disse guardandomi negli occhi.
"Tommy non ti caccerà per averci provato con una paziente,anzi capirà."Gli dissi continuando a sorridere.
Matteo stava per parlare ma si fermò quando vide che Lucrezia aveva riaperto gli occhi.
"Lu,piccola come stai?."Le chiese Matteo.
"Mi gira un po' la testa."Disse un po' stordita.
"Sta tranquilla adesso passa."Gli disse Matteo.
"Cosa mi è successo?."Chiese.
"Lucrezia,sei svenuta,hai la pressione bassa e sei disidratata."Gli dissi.
"Ma adesso starai meglio piccola,pietro ti ha messo la flebo per idratarti e sicuramente tra poco starai meglio."Gli disse Matteo.
"Flebo?no toglimela,non la voglio."Disse agitandosi.
"Non posso,piccola se non ti lasci curare morirai."Gli disse Matteo.
"No io sto bene e non morirò,toglimi sto coso dal braccio."Disse alzando la voce.
"Non posso piccola,cerca di stare calma o sarò costretto a sedarti."Gli disse dolcemente Matteo.
"Ti prego toglilo."Disse Lucrezia iniziando a singhiozzare.
"Lucrezia,tra un oretta lo toglieremo,ma finché non sarà finita la flebo devi tenerlo."Dissi sorridendole.
"Vattene stronza."Mi urlò contro.
"Sofi,vai tranquilla che qui ci penso io."Mi disse Matteo,annuì ed uscì dalla sua stanza.
D'improvviso entra un soccorritore con una barella.
"Che succede?."Chiedo.
"Martina 12 anni,svenuta mentre era in casa con sua sorella."Disse il soccorritore.
"Come sta mia sorella?."Chiese la sorella.
"Sta tranquilla,adesso parlerai con lui e ti spiegherà cose e ti farà domande."Le dissi con calma indicando Pietro mentre io andai da Martina.
"Ok,Matti vieni e mettile una flebo."Ordinai a Mattia che annuì e fece ciò che gli avevo appena chiesto.
"La pressione?."Chiesi.
"É troppo bassa."Rispose Niccolò.
"Febbre?."Chiesi di nuovo.
"38.2."Rispose Raimondo.
"Ok,paracetamolo in vena e sempre in vena Norepinefrina per far alzare la pressione,subito!."Quasi urlai facendo annuire sia Niccolò che Raimondo che fecero ciò che avevo ordinato.
Uscì dalla stanza e mi avvicinai a Pietro per sapere qualcosa.
"Informazioni?."Chiesi a Pietro.
"Vive con la sorella appena maggiorenne da 3 anni,i genitori non le hanno volute e hanno girato per anni da una casa famiglia ad un altra."Disse Pietro.
"La sorella ha notato qualcosa?."Chiesi.
"Ha notato che si chiudeva in bagno a vomitare ad ogni fine pasto e l'ha portata da una psicologa."Mi rispose.
"A quando pare non è servito a nulla portarla da una psicologa."Dissi sospirando.
"Già."Rispose sospirando anche lui.
"Vado a vedere se Matteo ha bisogno."Disse Pietro ed io annuì.
"Amore,vai a casa che il tuo turno è finito."Disse Tommy avvicinandosi a me ed io annuì,mi tolsi il camice e presi la mia roba per poi scendere al piano terra ed uscire dall'ospedale incamminandosi fino a casa.
Arrivata a casa mamma e Patty mi obbligarono ad andare a letto a riposarmi e così feci,mi misi a letto e mi addormentai.
Tommaso.
Ero seduto dietro in bancone dove doveva esserci Megan dato che era la capo sala,mi alzai quando sentì Matteo chiamarmi e corsi da lui a vedere cosa fosse successo.
"Oh Matte che succede?."Gli chiesi.
"Me la tieni ferma assieme a Pietro?,le devo fare l'iniezione ma è terrorizzata."Mi disse sotto voce ed io annuì ed insieme a Pietro tenemmo ferma Lucrezia mentre Matteo le faceva l'iniezione.
"Ferma Lucrezia,Matteo ha quasi fatto."Le dissi dolcemente.
"No basta,fa maleeee."Gridò Lucrezia.
"Ok ok ok,fatto."Disse Matteo una volta fatto.
Io e Pietro uscimmo dalla stanza e andammo in quella di Martina e la trovammo sveglia e impaurita.
"Ciao Martina."Le disse Pietro.
"Chi siete,dove sono?."Chiese un po' agitata.
"Io sono Tommy e lui è Pietro,sei qui perché sei svenuta,hai la febbre alta e la pressione bassa."Le dissi dolcemente.
"Mia sorella?."Mi chiese.
"É andata a casa,non può stare qui con te."Le rispose Pietro.
"Perché?."Chiese Martina.
"Piccola,sei ricoverata in psichiatria...pensiamo che tu possa aver aggravato la tua situazione alimentare."Le dissi stringendole una mano,
"No,io voglio tornare a casa da mia sorella."Disse agitandosi ancora di più.
"Ora ci siamo noi con te e presto potrai abbracciare tua sorella."Le disse Pietro sorridendole.
"Voglio mia sorella ora."Disse gridando e agitandosi ancora di più.
"Sediamola."Dissi alzandomi e avvicinandomi a Pietro sussurrandogli  all'orecchio e lui annuì e prese una siringa,io la tenni ferma e lui la sedò.
Uscimmo dalla sua stanza e andai a vedere cosa fosse successo.
"Che succede?."Chiesi ad un soccorritore che trasportava una ragazza su una barella.
"Federica 14 anni,ha tentato il suicidio impicciandosi."Disse il soccorritore.
Presi la barella e incaricai Raimondo di parlare con i genitori.
"Pietro,controllale il polso."Gli dissi mentre io le prendevo la temperatura e la pressione.
"I battiti sono buoni."Disse Pietro.
"Anche la temperatura è buona,ha solo un po' di pressione bassa."Dissi.
"Bene."Disse Pietro sospirando.
"Mattia,rimani qui e se si sveglia chiamaci."Dissi guardando Mattia che annuì.
Io e Pietro uscimmo dalla stanza e andammo negli spogliatoi.
"Pietro,siediti un attimo che ti vedo stanco."Gli dissi.
"Ma no sto bene."Mi rispose.
"Qui comando io,siediti subito."Gli dissi puntandogli un dito contro e lui annuì sedendosi.
"Che hai?."Dissi avvicinandomi a lui.
"Non so,mi sento debole."Disse sospirando pesantemente.
Gli misi una mano sulla fronte e notai che scottava.
"Pietro ma hai la febbre,vai a casa."Gli dissi.
"No no,prendo del paracetamolo e starò meglio."Disse Pietro.
"Pietro non farmi incazzare."Dissi sbuffando.
"Per favore non farmi andare a casa."Mi chiese con le mani giunte in segno di preghiera.
"Perché?,che succede a casa?."Gli chiesi.
"Ho litigato con i miei,mi hai cacciato di casa."Disse sospirando.
"Cazzo,va bene prendi qualcosa per la febbre,vai in una delle stanze vuote e stenditi sul letto subito."Dissi serio e lui annuì alzandosi e andando in una stanza vuota.
Uscì dallo spogliatoio e vidi Matteo venirmi incontro.
"Oi Tommy,che ha Pietro?."Mi chiese Matteo.
"Tuo fratello ha la febbre e quindi è fuori gioco."Gli risposi sbuffando.
"Ancora?."Mi chiese e rimasi un po' perplesso prima di rispondergli.
"Come ancora?."Gli chiesi.
"Sì è da diversi giorni che stava male,però mi aveva detto che la febbre era passata."Disse Matteo.
"Scusami se te lo chiedo è che Pietro mi ha detto del litigio con i vostri genitori,dove sta dormendo Pietro?."Gli chiesi.
"Non lo so."Mi rispose sospirando.
Stavo per parlare ma sentimmo delle urla provenire dalla stanza di Federica ed io assieme a Matteo corremmo nella sua stanza.
"Raimondo,che succede?."Gli chiesi.
"Nulla,la stavo visitando e all'improvviso si è svegliata ed ha iniziato ad urlare."Rispose Raimondo.
"La sediamo?."Mi sussurrò Matteo.
"No,Raimondo cerca di farla calmare e dille che se sta buona non succederà nulla."Sussurrai nell'orecchio di Raimondo per poi uscire dalla stanza seguito da Matteo.
"Il mio turno è finito,cerca di scoprire dove sta vivendo tuo fratello e fammelo sapere."Dissi a Matteo per poi salutarlo e andando via.
Arrivato alla macchina,entrai e misi in moto guidando fino a casa.
Arrivato a casa notai che c'era troppo silenzio,sicuramente stavano dormendo tutti dato che era notte e così andai in camera e mi spogliai mettendo il pigiama per poi mettermi a letto,mi girai verso Sofia e mentre la guardavo dormire,chiusi gli occhi e mi addormentai...

Perché noi siamo un thriller da un finale perfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora