CAPITOLO 34

19 2 2
                                    

Sofia.
2 mesi dopo.
Oggi sono entrata nel terzo mese,1 mese fa ho fatto l'ecografia e la mia dottoressa mi ha detto che pian piano si sta sistemando tutto anche se il piccolo non è ancora del tutto fuori pericolo.
Mi ha detto che posso tornare ad uscire,ma non posso tornare a lavoro finché non avrò partorito ma va bene così,prima la salute di mio figlio e poi il lavoro.
Oggi io e Tommy abbiamo deciso di fare una passeggiata al parco dato che è estate era estate e non era ancora ora di pranzo.Siamo seduti su una delle tante panchine che sono in questo parco che ridiamo e scherziamo quando ad un tratto vedo un ragazzo avvicinarsi a me,era Giovanni..
"Ciao."Dissi Giovanni.
"Cosa vuoi?."Risposi sbuffando.
"Sono tanti anni che non ci parliamo,tu mi hai bloccato da per tutto e non mi hai detto modo di chiederti scusa."Disse  lui.
"Già,senti io ora sono fidanzata con lui e aspettiamo un figlio,sono felice grazie a te perché se non mi mettevi le corna non avrei mai conosciuto questo ragazzo tanto speciale,tu per me non sei più nessuno."Dissi sorridendo.
"Sono felicissimo per te,ti ho sempre detto che meriti il meglio e mi dispiace perché sono stato un coglione."Disse lui facendo una faccia dispiaciuta.
"Se hai finito puoi anche andare,sai..vorrei parlare con la mia ragazza."Disse Tommy facendo annuire Giovanni che andò via salutando appena.
"Cazzo che coglione."Dissi sospirando.
"Hai ragione é proprio un coglione."Disse Tommy.
"Amore,torniamo a casa,tra poco sarà sicuramente pronto il pranzo."Dissi facendo annuire Tommy,entrambi ci alzammo e tornammo a casa.
Una volta tornata a casa,dato che Francesco doveva ancora tornare da lavoro e le mie sorelle stavano nella loro camera a giocare,mia madre stava impazzendo con mia sorella Bianca e decisi di pensare io a mia sorella così lei poteva preparare il pranzo.
Bianca ora ha 2 mesi ed ha già un bel caratterino forte oltre ad essere bellissima.
Sono seduta sul divano in salotto con mia sorella in braccio e Tommy seduto al mio fianco.
Le do il biberon che finisce dopo un po' e ricomincia a piangere,forse avrà un po' di coliche povera piccola.
Dopo 1 ora ininterrotta di pianti mia sorella si addormenta e la metto nella sua carrozzina per poi rimettermi vicino a Tommy appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Uff sono sfinita,spero che nostro figlio non sarà così perché è molto stressante,però sono anche molto felice di avere questo bambino,soprattutto se lo avrò con te Tommy."Dissi sorridendo mentre guardavo Tommy.
"Ti amo piccola."Disse sorridendo per poi darmi un bacio sulle labbra che ricambiai.
Restiamo sul divano finché mamma non ci chiama per informarci che il pranzo era pronto.
Ci alzammo per poi raggiungere la cucina e sederci a tavolo assieme a tutti gli altri iniziando a mangiare.
"Allora tesoro,com'é andata al parco?."Chiese mia madre.
"Bene,ho incontrato Giovanni."Dissi sorridendo appena.
"E che voleva quello stronzo?."Chiese mia sorella Sara.
"Sara le parolacce non si dicono."La sgridò mamma.
"Scusa mamma,Sofia,che ti ha detto Giovanni?."Chiese di nuovo Sara.
"Ma niente piccola,mi ha chiesto scusa e poi si è congratulato dicendomi che era felice che stessi bene,che avevo trovato l'amore della mia vita,che aspettavo un bambino,insomma..questo mi ha detto."Dissi alzando le spalle.
"Chi gli ha detto della gravidanza?."Chiese Francesco.
"Io."Risposi.
Finimmo di mangiare e ci mettemmo tutti sul divano a guardare un film.
Ad un tratto chiesi a Tommy di uscire fuori in giardino per parlare ed annuì,ci alzammo e andammo in giardino sedendoci sulla panchina che avevamo nel giardino della mia casa.
"Allora amore,cosa devi dirmi?."Chiese Tommy.
"Perché non mi parli mai della tua famiglia?."Gli chiesi guardandolo negli occhi.
"Beh,non vado molto d'accordo con i miei,solo con mia zia vado d'accordo,sai il figlio di mia zia non c'è più dopo un brutto incidente stradale e io e lui eravamo più che cugini."Disse sospirando.
"E con i tuoi che cosa è successo?."Chiesi.
"I miei hanno perso una figlia,mia sorella e dicono che è stata colpa mia perché abbiamo avuto un incidente in macchina,io ne sono uscito illeso mentre lei ha portato diverse fratture,trauma cranico e emorragia interna causata dal tergicristallo che le ha perforato un polmone."Disse sospirando di nuovo.
"Oh,mi dispiace..come si chiamava tua sorella?."Chiesi poggiando la mia mano sulla sua.
"Anna,aveva 15 anni."Dissi sospirando nuovamente facendo uscire qualche lacrima dagli occhi.
"Mi dispiace,non volevo farti piangere."Dissi dispiaciuta.
"Tranquilla,avevo bisogno di piangere mia sorella,l'ultima volta che ho pianto per lei è stato al suo funerale..tornato a casa ho fatto le valigie e per un po' sono andato a vivere da mia zia,poi mi sono laureato e con il lavoro sono riuscito a pagarmi un affitto da solo che poi ho dovuto lasciare,il proprietario ha deciso di vendere e per questo passato tutte le notti in ospedale,dormivo lì per non disturbare mia zia,un giorno ti farò conoscere mia zia,sai é una persona meravigliosa con un gran cuore e sono sicuro che le piacerai moltissimo."Disse sorridendo e asciugandosi le lacrime.
"Ne sarei felicissima,tuo cugino invece come si chiamava?."Chiesi guardandolo.
"Bernardo."Disse sorridendo.
Sorrisi anch'io e dopo un po' rientrammo dentro e ci sedemmo di nuovo sul divano in salone insieme agli altri...

Perché noi siamo un thriller da un finale perfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora