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Montana si era accomodato sull'enorme sedia in pelle, dietro ad un'ampia scrivania piena di oggetti che facevano riferimento al tennis. Ci guardava fissi, dietro quella sua strana montatura di occhiali. Sentivo il cuore fare le capriole nel mediastino, le mani sudavano e le gambe, nonostante fossi seduta, tremavano. Volevo disperatamente cercare lo sguardo di Jannik, ma dovevo evitare qualunque tipo di contatto con lui per non far insospettire Montana.

Di nascosto, Jannik mi aveva carezzato delicatamente una coscia, come a volermi tranquillizzare. Il suo caldo e sicuro tocco alleviarono un po' le mie ansie e sofferenze, anche se temevo il peggio per entrambi. Di sicuro, se c'era qualcuna che avrebbero buttato fuori dal torneo, si trattava di me. Non avrebbero mai rinunciato ad uno dei giocatori più promettenti del torneo. Attendevo con ansia il momento in cui Montana avrebbe aperto bocca per il verdetto finale, ma l'uomo sembrava prendersela comoda.

-Dovete spiegarmi perchè siete ritratti in quella foto-

Guardai Jannik per capire chi dei due dovesse parlare per primo. Il ragazzo annuì e decise di prendere parola.

-Ho avuto un problema di salute questa notte. Sono stato tormentato da crampi tremendi alle gambe e all'addome, non riuscivo nemmeno a camminare. Ho provato a reintegrare i sali minerali, pensando si trattasse di quello, ma non sono riuscito a farli cessare.-

Jannik aveva optato per una scusa abbastanza credibile e io dovevo, semplicemente, stare al suo gioco. In un modo o nell'altro, l'avremmo scampata.

-Come ha fatto a contattare la ragazza?-

Cazzo. Non aveva il mio numero e non potevo confessare di avere il contatto di Alcaraz. Dovevamo trovare una risposta che fosse credibile. In quel momento, sentii la terra tremare sotto ai miei piedi. In preda all'ansia, nella mia testa le parole si rincorrevano senza formare nemmeno una semplice frase di senso compiuto. Jannik sembrava prendere tempo.

-Ero talmente disperato da averla cercata su Instagram. Mi ricordavo il suo cognome e ho deciso di provare a mandarle un semplice messaggio. Viola mi ha subito risposto dicendo che, attraverso lo schermo di un telefono, era impossibile capire quale fosse il problema alla base dei miei crampi diffusi ed improvvisi. Così, preso dal panico e dalla paura di dover rinunciare ai quarti di finale, le ho mandato il mio indirizzo. -

Montana portò il suo sguardo su di me, come se volesse avere conferma di quanto appena detto dal giovane tennista.

-E' così. So che, stando al regolamento, non sono consentiti contatti extraprofessionali, ma ero preoccupata per lo stato di salute del signor Sinner. D'altronde, si tratta sempre di lavoro e dovere professionale. La mia etica di medico mi impedisce di stare a guardare quando un giovane atleta manifesta un qualunque problema di salute. Il giuramento di Ippocrate parla chiaro: primum non nocere.-

Mi stupii di quanto fossi stata convincete. A vedermi da fuori, sembravo un avvocato in tribunale intento a difendere il suo assistito. Avevo trovato coraggio. Adesso restava soltanto da convincere Montana lasciarci andare senza provvedimenti disciplinari nei nostri confronti.

-Ha ragione, signorina. Sarebbe stato più opportuno chiamare un'ambulanza o la guardia medica, ma il signor Sinner, evidentemente, si fida ciecamente del suo operato. Tutti gli atleti non fanno che dirmi quanto lei sia disponibile, gentile, capace. L'unica cosa che mi turba, è la lite con la ragazza del qui presente Jannik Sinner.-

Montana aveva aperto il vaso di Pandora. Jannik non ne sapeva ancora nulla e questo era chiaramente visibile. Il ragazzo si voltò nella mia direzione e mi lanciò un'occhiata in cerca di risposte.

-Sono stata verbalmente aggredita per gelosia, credo. Devo ammettere di non sapere le motivazioni di tale gesto. Julie, perlomeno così mi ha detto di chiamarsi, ha cercato di attaccarmi e le ho spiegato che avevo da fare e non c'era tempo per le discussioni frivole. Penso si sia infastidita per la mia presenza, essendo l'unica ragazza nello staff medico degli atleti. Definire il nostro scambio di battute una litigata, a me pare un eufemismo.-

Drop Shot | Jannik Sinner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora