"Chiunque voglia sinceramente la verità
è sempre spaventosamente forte"
~Fëdor Dostoevskij~POV VERONICA
È il secondo giorno e io sto disegnando su un quaderno mentre il professore di chimica spiega cose di cui nessuno capisce il significato.
<Bene ragazzi, adesso vi assegnerò i posti che dovrete tenere per il resto dell'anno, vi avviso, non farò cambiamenti>
Inizia a fare un elenco di nomi, chiama Mason e Andrew che alzando le spalle perché stavano già in banco insieme.
Poi chiama Alex e Noah e noto che quest'ultimo arrossisce prima di sedersi.
Poi finalmente mi chiama
<Luna con Lopez>E chi cazzo è Lopez?
Quando vedo Tom alzarsi sgrano gli occhi.
<Perché tra tutti proprio con te dovevo capitare?>
<Non essere troppo entusiasta> mi prende in giro.
Io sbuffo e continuo a scarabocchiare sul quaderno.Sto prendendo appunti quando Tom si mette a fischiettare piano, in modo che la professoressa non possa sentirlo.
<Smettila> lo ammonisco, ma lui mi ignora e continua a fischiettare.
<Non riesco a concentrarmi se fischi>
<Cazzi tuoi> dice alzando le spalle.
Io sbuffo e cerco di concentrarmi sulla lezione.Sarà un anno molto difficile.
Sto cercando di prendere appunti quando sento Tom che mi chiama.
<Veronica? Veronica?> bisbiglia
<Che vuoi?>
<Mi dai una penna?>
<No>
<Ma io non ce l'ho>
<Cazzi tuoi, e poi chi è che va a scuola senza una penna?>
<Io>
Sbuffo e torno ad ascoltare la lezione.<Veronica?>
<Che vuoi?>
<Mi dai un foglio?>
<Ma sei serio? Cosa lo porti a fare lo zaino se è vuoto?>
Lui alza le spalle e io sbuffo per poi tornare alla lezione.<Veronica?>
<Che vuoi?> dico esasperata.
<Niente, volevo solo infastidirti> ridacchia.
<Ma vaffanculo>
<Vaffanculo tu>In quel momento l'insegnante tossisce per attirare la nostra attenzione e mi accorgo solo ora che è proprio davanti a noi.
<Questo linguaggio lo potete usare fuori dalla mia aula> dice con voce severa.
<Ma professore io->
<Niente scuse, uscite dalla mia aula!> Suscettibile il professore.
Prendiamo le nostre cose ed usciamo.<Ecco, per colpa tua ci hanno cacciato dall'aula!> gli urlo contro.
<Colpa mia? Sei tu che mi hai insultato per prima!>
<Sei tu che mi infastidisci da tutta la lezione!>Continuiamo a litigare quando sentiamo dei passi nel corridoio. Tom mi prende dal braccio e ci fa entrare in uno stanzino delle scope.
<Ma che cazzo fai?> sbotto.
<È il preside, se ci vede siamo nei guai>
<Il professore ci ha cacciati dall'aula, mica siamo scappati>
<Si, ma il preside è molto peggio dei professori, una volta un professore ha cacciato un ragazzo fuori dall'aula perché rideva in classe, il preside è passato di lì e se ne è accorto, così l'ha sospeso per un mese>
<Un mese?> dico incredula. Ma è legale?
<Si, un mese, ma ora sta zitta che se ci becca qui è capace di espellerci>Sentiamo i passi che si allontanano e tiro un sospiro di sollievo.
Solo ora mi accorgo che siamo in uno stanzino di un metro quadrato e io mi trovo contro il muro mentre Tom è letteralmente schiacciato contro di me.<Ora possiamo uscire> dico ansimando.
<Sicura di non voler fare altro?> dice guardandomi le labbra.
<Levati> gli rispondo spingendolo via e cercando di uscire dalla porta ma all'improvviso mi blocco<Henry!> sento chiamare da qualcuno.
<Henry è il nome del preside, quello che sta parlando è il coach> mi bisbiglia Tom più confuso di me.
Sento dei passi avvicinarsi, probabilmente è il preside che sta venendo verso il coach che si trova vicino alla porta dello sgabuzzino.
<Si, Brian?>
<Sul serio hai lasciato che venissero qui, in questa scuola? Hai idea di quanto questo sia pericoloso per loro?>
<Non mi sembra ne il momento ne il luogo di parlarne, e comunque non potevo mica impedirgli di studiare qui senza dargli alcuna spiegazione>
<Certo che puoi, sei il fottuto preside! Quei ragazzi sono in pericolo solo stando in questa città e tu li fai entrare pure in questa scuola?> alza la voce.
<Parla piano, ci possono sentire, non è così importante come credi te, devono solo passare inosservati>
<Inosservati? È mai capitato che un Luna passasse inosservato?> e a sentire il mio cognome inizio ad agitarmi.
Di che cazzo parlano?<Quei ragazzi sono in pericolo e tu lo sai, sono i figli di Josh e Meredith dopotutto, c'è un motivo se avevano lasciato questa città porca puttana!> perché parla dei miei genitori?
<Continuiamo nel mio ufficio, non possiamo lasciare che qualcuno ci senta>
E sento i passi allontanarsi.Non riesco a muovermi, sono pietrificata, non capisco cosa sta succedendo ma non mi piace.
<Veronica?> mi scuote un braccio Tom, di cui mi ero dimenticata l'esistenza.
Mi scosto dalla sua presa ed esco dallo sgabuzzino e inizio a respirare pesantemente.
Mi si appanna la vista, sento Tom che chiama il mio nome ma sento tutto ovattato, cerco di dire qualcosa ma non ci riesco.
E all'improvviso vedo tutto buio.
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Feel Alive
RomanceVeronica e suo fratello maggiore Jack si trasferiscono nella tranquilla città di Ravenwood, dieci anni dopo aver vissuto con la zia per via della tragica morte dei loro genitori in un misterioso incidente d'auto. La loro nuova vita sembra un tentati...