"Ma tu chi sei
che avanzando nel buio della notte
inciampi nei miei più segreti pensieri?"
~William Shakespeare~POV TOM
È da ore che continuo a rigirarmi nel letto ma non riesco a dormire. Prendo il telefono e guardo l'ora, le due di notte. Al contrario di me Mason dorme tranquillamente sul suo divano. Non lo faccio dormire sul divano perché sono uno stronzo ma perché in due sul mio letto non ci stiamo, l'abbiamo scoperto tre anni fa quando durante la notte stavamo dormendo e io ho spinto Mason giù dal letto, il giorno dopo abbiamo comprato un divano da mettere in camera mia, è grandissima quindi il divano non occupa troppo spazio.
Fuori ha iniziato a piovere forte, ma non è per questo che non dormo.
Chiudo gli occhi e cerco di dormire ma continua a venirmi in mente la biondina che dorme nella stanza accanto. E non sto parlando di mia sorella, quello sarebbe inquietante.
Mi continua a tornare in mente quando questa sera Veronica stava cadendo e io l'ho presa al volo, mi si è fermato il cuore quando l'ho vista perdere l'equilibrio.
Non ci devo pensare, devo dormire.Mi rigiro nel letto ma poi mi viene in mente il modo in cui l'ho presa sulle spalle qualche ora fa, il modo in cui dimenava i fianchi per cercare di liberarsi, avrei voluto morderli. Solo a ripensarci il mio cazzo si indurisce.
No, devo dormire!Mi ritorna in mente l'urlo che ha fatto quando l'ho presa sulle spalle la seconda volta, mi ha fatto venie voglia di farla urlare in altri modi.
Ah, fanculo.Mi alzo ed esco dalla stanza, non c'è bisogno che faccia attenzione a non fare rumore, potrebbe esplodere una bomba e Mason continuerebbe a dormire.
Scendo le scale e vado in cucina, prendo un bicchiere d'acqua e faccio per risalire quando sento un singhiozzo venire dal salotto, accendo la luce e vedo Veronica seduta sul divano con una mano sulla bocca nel tentativo di trattenere i singhiozzi.
<Ehi Veronica, che succede?> mi avvicino preoccupato e mi siedo accanto a lei.
<Io... è la pioggia che... scusa> dice tra un singhiozzo e l'altro.
<Tranquilla, va tutto bene> le metto le braccia sulle spalle e l'attiro a me in un goffo abbraccio, lei butta la testa sul mio petto e continua a singhiozzare.
Le metto la mano sulla schiena e la muovo su e giù per cercare di calmarla.Stiamo così qualche minuto quando lei si tranquillizza e si stacca dall'abbraccio, quando si allontana da me sento un vuoto terribile ma cerco di ignorarlo e di concentrarmi su di lei.
<Scusa> dice abbassando la testa.
Io le prendo il mento e le alzo la testa per poterla guardare meglio occhi. <Non ti devi scusare ok? Non so perché stai male, ma non ti devi scusare di niente, ok?> lei annuisce <E non abbassare mai la testa, non è da te> dico strappandole un piccolo sorriso.<Non riuscivi a dormire neanche te?> mi chiede.
<No, Mason russa> mento, non voglio dirle che non riuscivo a dormire perché continuavo a pensare a lei.<Vuoi dirmi perché stai male?>
<No>
<Ok allora... facciamo un gioco>
<Un gioco?> mi guarda come se fossi un alieno.
<Si, quando da piccola mia sorella stava male facevamo sempre un gioco per tirarla su di morale>
<Va bene, che gioco?>
<Mh... ci facciamo tre domande, di qualsiasi tipo, uno le fa e l'altro deve rispondere sinceramente, che ne dici?>
<Senza offesa ma fa schifo come gioco. Comunque va bene><Ok inizio io...> comincio <colore preferito?>
<Sul serio? Hai tre domande e mi chiedi il mio colore preferito?>
<Si, dai> le do un pizzicotto sulla coscia scoperta dai pantaloni corti del suo pigiama.
<Ahia! Mi hai fatto male!>
<Esagerata, dai rispondi>
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Feel Alive
RomanceVeronica e suo fratello maggiore Jack si trasferiscono nella tranquilla città di Ravenwood, dieci anni dopo aver vissuto con la zia per via della tragica morte dei loro genitori in un misterioso incidente d'auto. La loro nuova vita sembra un tentati...