Tutto era immobile e silenzioso.
Hermione Granger aveva finito il suo racconto e negli alloggi di Draco non volava una mosca.
Astoria aveva trovato l’ultimo tassello del puzzle e aveva finalmente capito come mai Hermione Granger si fosse allontanata da lei senza una spiegazione.
Quando era sparita, Daphne, che sapeva quanto la sorella stesse soffrendo sia per la perdita di Anthony sia per la sua, si era infuriata ed era stata tentata di andarla a cercare e affatturarla per essersi comportata come una pessima amica e solo Blaise era riuscito a fermarla dal riuscirci.
Ripensandoci a tanti anni di distanza era stato divertente vedere una persona sempre calma e composta come la sorella maggiore con un diavolo per capello.Anthony aveva capito perché Hermione era sempre stata restia a parlare del padre di Elara e non si era mai confidata con nessuno.
E Draco…
Beh, Draco non aveva la minima idea di cosa pensare.
Nella sua mente ripercorse con attenzione l’ultimo anno vissuto ad Hogwarts, focalizzandosi sul graduale avvicinamento che c’era stato con la riccia e tutto quello che ne era conseguito, paragonando i suoi ricordi con quelli di Hermione.
Ricordava di aver provato sollievo quando aveva trovato qualcuno con cui parlare, qualcuno che condividesse i suoi dubbi, i suoi incubi e le sue emozioni contrastanti nonostante fosse stato dall’altra parte dello schieramento - “Alla fine tu non ti sei mai schierato, Draco, o almeno non di tua spontanea volontà” gli aveva detto una volta, sebbene lui non ne fosse mai stato totalmente convinto -.
Aveva ben a mente che arrivati ad un certo punto lui ed Hermione Granger si erano quasi potuti definire amici, dapprima nella sempre isolata Torre di Astronomia e solo successivamente alla luce del sole.
Rammentava che, proprio come Daphne, lui stesso sarebbe volentieri andato a prenderla per un orecchio quando aveva lasciato Astoria da sola per riportarla da lei.
Aveva presente che tutte le volte che si erano incrociati per motivi di lavoro o anche solo per sbaglio dopo il suo matrimonio, anche se sarebbe dovuto essere ancora arrabbiato con lei, si respirava un’atmosfera di complicità.Ma non riusciva ad immaginarsi innamorato. Per niente.
Lui che aveva conosciuto l’amore incondizionato solo con la nascita di Scorpius, non riusciva ad immaginare di averlo già provato prima.
<<Vi prego dite qualcosa>> sussurrò Hermione.
Ma Draco non sapeva cosa dire.
Tutto il suo mondo, così come lo conosceva, era andato in pezzi e probabilmente doveva provare rabbia a tutte quelle rivelazioni, ma la verità era che in quel momento non riusciva ad avvertire nulla.
<<Lo so che è troppo da digerire, Draco, ma, se e quando vorrai, potrai usare i tuoi poteri e vederlo tu stesso. E prometto che non nasconderò più niente>>
Per un solo istante era stato tentato di farlo per vedere tutto con i suoi stessi occhi, ma la sua morale non glielo aveva permesso.
Ancora una volta il biondo non rispose e Hermione sospirò sconfortata.
In fondo cosa si aspettava? Che si gettasse tra le sue braccia e la baciasse? Che le dicesse che quell’incantesimo non aveva mai funzionato? Che tutto era perdonato e ora dovevano solo andare avanti?
Certo che no.
Conosceva bene Draco e la complessità della sua mente.
Lei stessa ci aveva fatto i conti quando durante la loro relazione per ogni passo avanti ne faceva due indietro.
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L'eredità del sangue - Elara Granger
FanficElara Granger era sempre stata all'ombra dei riflettori puntati sulla madre, una delle eroine più famose del mondo magico. Qualunque cosa facessero insieme, era importante mantenere l'anonimato. Le era sempre stato insegnato che mettere più distanza...