Io sono Odette ho 25 anni e sono un attrice di teatro... o almeno lo ero fino a quel giorno...
Negli anni 60 lavoravo in un magnifico teatro, uno dei più illustri di Parigi.
Il pubblico amava la mia voce, sembravano come ipnotizzati ogni volta che aprivo bocca ed erano disposti a pagare così tanto pur di ascoltarmi ancora e ancora...
Forse è anche per questo che mi aspettavo qualcosa in cambio.
Lavoravo come attrice da tutta la vita, cambiando di continuo teatro.
Ma ormai erano passati 8 anni da quando iniziai a far parte di questa compagnia, eravamo una famiglia, un po' bizzara ma ci volevamo tanto bene.
Il direttore del teatro mi adorava, mi trattava come una figlia o come una perla da custodire. "la perle du théâtre" era così che mi presentava a tutti.Ero sicura che sarei stata io ad ereditare il teatro una volta che lui fosse morto o almeno questo è quello che diceva sempre. Ma non era così...
Una sera, dopo uno spettacolo, quando le luci erano quasi tutte spente e non c'era più nessuno, busso alla porta del mio camerino.
Apri la porta, era proprio avanti a me, pensai fosse lì per chiedermi come mai ci stavo impiegando tutto questo tempo per uscire dal teatro ma non era così."Ho quasi finito, devo solo mettere a posto i costumi." Dissi sorridendo.
Lui ricambio il sorriso "non è per questo che sono qui figliola." Fece qualche passo avanti entrando nella stanza.
"Sono venuto per comunicati che presto andrò in pensione.""Ma come!?" Ero sorpresa.
"Ormai non riesco neanche più ad ascoltare la tua voce Odette.." lo disse in un modo così triste.
Mi limitai ad abbassare lo sguardo.
"Ma sono certo Luis sarà un ottimo sostituto."
Non capì subito quello che voleva dire.
Luis era un giovane uomo appena entrato nella compagnia. Appena realizzai il significato di quelle parole alzai la testa di scatto. "Cosa intendi?""Sai Odette... C'ho pensato molto e sono arrivato alla conclusione che tu non sia adatta per prendere il mio posto." Lo disse in un modo così serio che non mi sembrava neanche lui. " Per cominciare hai solo 25 anni e poi sei una donna. Non dimenticarlo."
Non ricordo se era stato l'orgoglio o l'ennesima coltellata al cuore ma in quell'istante tutta la mia rabbia esplose.
Erano 8 anni che lavoravo sodo, ogni giorno, senza prendermi giorni di festa,a volte capitava che dormivo direttamente in teatro.E ora ...
Stava calpestando tutta la fatica che ho fatto, eliminando ogni cosa solo perché donna ...Senza pensarci nemmeno un secondo afferrai uno dei ganci che usavamo per appendere le sacche dei vestiti e quando si girò gli colpi la testa per poi continuare a colpirlo con tutta la forza e la rabbia che avevo fino al momento in cui presi coscienza di ciò che avevo fatto.
Mi alzai di scatto allontanandomi dal corpo, non potevo credere a quello che abbiamo fatto. Respiravo a fatica.
Mi guardai le mani: erano ricoperte interamente di sangue e il mio vestito bianco era ormai dello stesso colore delle tende del sipario, "Rosso Sangue".
Avevo uno sguardo terrorizzato, avevo paura di me stessa.
In quel momento una delle guardie del teatro vide la scena e decise di spararmi.Buio.
Quando mi svegliai ero già qui, all'inferno.
Non avevo avuto neanche il tempo di realizzare completamente ciò che avevo fatto e che mi avrebbe condannata per sempre.----------------------------------------------
Salve!
Non so se effettivamente qualcuno leggerà questa storia
Ma mi stavo annoiando quindi mi sono messa a scrivere
Per favore se vedete errori grammaticali scrivetemelo così li correggo
❤️
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Rosso Sangue // Alastor
Fanfiction⚠️LA STORIA NON È SANA. CONTIENE SCENE DI SESSO, MASOCHISMO, SADISMO, SCENE VIOLENTE E DISTURBANTI E LINGUAGGIO FORTE⚠️ SE SIETE SENSIBILI A QUESTI ARGOMENTI NON LEGGETE!!! Se notate errori di scrittura potete scriverlo nei commenti. Mi fa piacere s...