Pov Alastor
Quando uscimmo dal ristorante presi la direzione opposta al teatro sperando lei non mi seguisse e fortunatamente non lo fece. Non volevo mi stesse vicino adesso, non volevo vedesse quello che stavo per fare.
Mi aveva già guardato come un mostro, il giorno dell'inaugurazione quando mi arrabbiai con lei. Mi guardò esattamente come mi guardavano tutti gli altri, ma lei non era tutti gli altri. Per questo non volevo succedesse di nuovo nonostante tutta la rabbia che provassi in quel momento.
Mentre camminavo velocemente verso il palazzo delle tre V pensai a quel idiota di Vox, alla pubblicità.
Il momento in cui la vidi qualcosa in me si ruppe. La rabbia era troppa e mi scoppiava la testa. Non sono una persona impulsiva ma in quel momento lo avrei compiacere distrutto.
Quando vidi la sua mano a volgersi attorno alla mia Odette sentì il sangue ribollire e arrivarmi al cervello fino a farlo smettere di funzionare. Avrei preferito che mi accoltellasse all'infinito o che mi usasse come zerbino piuttosto che si avvicinasse a lei.
Non gliene fregava niente di lei, voleva solo dimostrare che non gli manca niente rispetto a me.
Arrivai al palazzo e entrai di corsa salendo al ultimo piano. O demoni nei dintorni si allontanavano il più possibile da me.
Quando lo vidi urlai "VOX!" E tutti i demoni uscirono in fretta dalla stanza.
Lui si girò e nel mentre mi avvicinavo disse "Alastor! Ti è piaciuta la pubblicit-"
Non fece in tempo a finire la frase che lo interruppi afferrandolo con i tentacoli bloccando lo e iniziando a prenderlo a pugni sullo schermo con tutta la rabbia che avevo in corpo, per poi lanciarlo a terra in un angolo.
Lo schermo era totalmente distrutto, non c'era nemmeno un angolo che non fosse diviso in piccolissimi pezzi e di tanto in tanto uscivano delle scintille dai fili spezzati.
Stavo per finirlo ma mentre mi avvicinavo disse "Ma non lo vedi Alastor? Non vedi cosa ti fa? Questo non lo avresti mai fatto per nessuno..."
Gli diedi un calcio nello stomaco per zittirlo e poi mi girai andando via. Ma prima di andare definitivamente dissi "tu avvicinati ancora e lo schermo non sarà l'unica cosa che ti romperò." Per poi lasciarlo solo a terra, in quel posto che tanto odiavo e che mai avrei pensato di rivedere.
Mentre tornavo al teatro pensai a tutto quello che la mia vita era diventata, al Teatro stesso, al rapporto con Rosie ma soprattutto a Odette.
Pensai, per quanto mi costasse ammetterlo, a quanto Vox avesse ragione per una volta. Fino a qualche mese fa non mi sarei mai abbassato ad uccidere o semplicemente picchiare qualcuno perché sfiorava un altro demone. Se me lo avessero raccontato all'epoca avrei riso dicendo che uccido per puro piacere e non per una donna.
Ma quella donna aveva una luce diversa, che percepì soltanto da un'altra persona e quella era mia madre. L'unica di cui mi importava effettivamente qualcosa fino a qualche mese fa.
Quando torna al teatro vidi Husk passare vicino all'ingresso e lo fermai per chiedergli dov'era Odette in quel momento.
"È in terrazzo." rispose "ma credo dovresti lasciarla un po' sola."
Ovviamente io lo ignorai andando verso le scale. Disse anche "mai qualcuno che mi ascoltasse..." Sussurrando pensando che non avrei sentito.
Iniziai a salire le scale fino ad arrivare in terrazzo. Lei era lì, sdraiata su un divanetto da esterno, aveva le cuffie ed era concentrata a leggere un libro, per questo non mi notò subito, ma appena alzò lo sguardo dal libro mi notò.
Si alzò immensamente dal divanetto lasciando cadere il libro e le cuffie e fissandomi immobile.
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Ciaoooo, si sono viva...
COMUNQUE Mi dispiace per il capitolo "più corto" ma fidatevi i prossimi saranno piuttosto impegnativi...
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Rosso Sangue // Alastor
Fanfiction⚠️LA STORIA NON È SANA. CONTIENE SCENE DI SESSO, MASOCHISMO, SADISMO, SCENE VIOLENTE E DISTURBANTI E LINGUAGGIO FORTE⚠️ SE SIETE SENSIBILI A QUESTI ARGOMENTI NON LEGGETE!!! Se notate errori di scrittura potete scriverlo nei commenti. Mi fa piacere s...