CAPITOLO 24 - Castigami

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Pov Odette

Ero completamente immersa nel libro che stavo leggendo e le cuffie nelle orecchie mi aiutavano ancora di più a distaccarmi dalla realtà.

Staccai gli occhi dal libro per un secondo e quel secondo mi bastò per notare che c'era qualcuno in terrazza con me. Quando alzai lo sguardo vidi che era Alastor, che mi stava guardando da chissà quanto tempo. Di scatto mi alzai dal divanetto su cui ero sdraiata facendo cadere a terra il libro e levandomi in fretta le cuffie dalle orecchie.

Rimasi immobile avanti a lui spettando che facesse o dicesse qualcosa, qualsiasi cosa. Probabilmente lui stava aspettando lo stesso perché non si mosse per qualche minuto. Ma d'un tratto si avvicinò a me, sempre di più fino ad essere vicinissimi.

Poi però guardò a terra e il suo sguardo si soffermò sul libro che era caduto, lo raccolse e guardò la copertina. "Anna Karenina.. Molto bello, non avevo idea leggessi classici Russi."

Ma io non avevo il coraggio per rispondere, quindi non dissi niente.

Lui posò il libro e si sedette sul divanetto facendo segno di sedermi vicino a lui. Così feci. A quel punto mi fece una domanda che mi aveva già fatto ma questa volta con un tono totalmente diverso.

"Perché?" Non so cosa avesse fatto prima di venire a parlarmi ma sembrava aver perso tutta la rabbia che aveva prima.

Io abbassai lo sguardo e iniziai a pensare. Perché lo avevo fatto? La prima volta che me lo chiese io risposi che era per battere Luis anche nel campo televisivo. Ma stavo mentendo a me stessa prima che a lui.

Avevo smesso di pensare a Luis il giorno stesso dell'inaugurazione del teatro. Lo avevo completamente rimosso tra le mie priorità e se qualcuno non me lo ricordava dimenticavo anche della sua esistenza.

La realtà è che Luis non c'entrava niente.
Mi ero fatta condizionare dalla paura ingigantita dalle affermazioni di Vox.
Avevo semplicemente paura e si scocciasse di me e che mi lasciassi sola, di nuovo.

Ma come potevo dirglielo questo?
Provai a pensare in fretta qualcos'altro ma il mio cervello non riuscì a elaborare niente. "Io.." così indecisi che mi ero già umiliata abbastanza con lui da poter dire la verità. "Ho una paura fottuta."

Lui aggrottò le sopracciglia con area interrogativa "ti ha minacciata?"

Io sorrisi mentre feci cenno di no con la testa "no no... Non c'entra niente Vox"

"Sono io il problema?" Chiese poi.

Io esitai a rispondere ma alla fine decisi di provare. "Ho paura di rimanere da sola." Non entrai nel dettaglio, ma era ovvio che avesse capito che mi riferivo al fatto che avessi paura che lui avrebbe potuto abbandonarmi da un momento all'altro.

Lui rimase in silenzio per un po' di tempo, probabilmente pensando cosa dirmi. "Sai vederti al fianco di Vox mi a fatto anche del bene. Mi ha aiutato a capire molte cose. Cose che già sapevo ma che non volevo vedere."

Si era aperto? Sinceramente, prima di quel momento, non credevo fosse una cosa che Alastor sapesse fare. Ed ero così felice che decise di farlo proprio con me.

Avrei voluto sapere di più su cosa stesse dicendo, ma si vedeva che già quello era un enorme sforzo per lui.

Rimanemmo in silenzio per un po' di tempo, l'atmosfera era incredibilmente tranquilla nonostante la conversazione. E visto che non era più arrabbiato decisi di sdrammatizzare un po' la situazione...

"Quindi suppongo meriti una punizione a questo punto..." Dissi e lui mi guardò con un sorriso complice.

"Odette non ti conviene provocarmi proprio adesso" Avvisò lui ma io non lo ascoltai.

"Castigami padrone." Riproposi, ma io modo più diretto.

Non se lo fece ripetere due volte, mi prese in braccio e mi portò nella sua camera da letto. Mi posò a terra mentre chiuse la porta a chiave e poi si andò a sdraiare sul letto lasciandomi sola in piedi. "Spogliati."

Iniziai a spogliarmi molto lentamente, mostrandogli oggi centimetro del mio corpo e avvicinandomi pian piano, fino ad arrivare al letto.

"Adesso sdraiati e toccati." Disse lui una volta dopo aver finito di spogliarmi.

Feci esattamente quello che mi aveva chiesto, nonostante io preferissi fosse lui a toccarmi. Le mie mani scesero lente fino alla mia intimità iniziando a stuzzicare il clitoride.

Nel frattempo lui si spogliò e continuò a fissarmi come se fossi un pezzo di carne da mangiare.

Quanto non mi bastava più il movimento delle dita sul clitoride inserì un dito all'interno poi ancora una altro.

Lui mi afferrò le gambe e le aprì di più dicendo "aprì queste cazzo di gambe, voglio vedere bene lo spettacolo."

Stavo per venire quando mi disse "Smettila." E mi allontanò la mano da lì.
"Non osare venire se non ti do il permesso."

Mi posizionò a quattro zampe ma mi bloccò le mani vicino alla spalliera del letto con le catene del patto. Prima di entrare disse "questo spettacolo deve essere riservato solo a me.." Mi accarezzò la schiena e poi i fianchi che poi afferrò con violenza e fece entrare il suo membro dentro il mio culo.

Le spinte erano sempre più forti e violente e il modo in cui stringeva i miei fianchi non faceva altro che peggiorare la situazione.

Ormai continuava da troppo e ogni volta che stavo per venire lui si staccava. "Padrone... Mi fanno male le gambe..." Provai a dire visto che le ginocchia mi bruciavano dal dolore.

Ma lui rispose con uno schiaffo e disse "sta zitta e fatti cavalcare puttana."

Dopo questo si allontanò uscendo da me e avvicinandosi al comodino aprendolo. Prese una serie di cose che non riuscì a riconoscere subito.

La prima cosa era una sorta bavaglio che mi impedì di parlare. Poi ritornò dietro di me e sentì un oggetto freddo scendere lungo la schiena e interarmi nel culo all'improvviso.

L'oggetto iniziò a vibrare e come se non fosse abbastanza inserì il suo membro nella zona avanti. "Forse preferisci che io ti distrugga sia il culo che la fessa..."

Era sempre più violento e io non potevo neppure urlare. Le gambe mi facevano malissimo e non riuscivo a smettere di tremare. Ma almeno questa volta mi lasciò venire, cosa che invece lui aveva già fatto più volte.

Estrasse l'oggetto, mi liberò e si sdraiò con la schiena appoggiata allo schienale del letto.

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CIAOO! Come state?

Oh comunque Alastor l'aveva avvisata...
Penso che questo sia uno dei miei capitoli preferiti per ovvi motivi...

Penso proprio che il prossimo capitolo sarà anche l'ultimo 💔 Ma d'altronde la storia deve finire prima o poi.

COMUNQUE volevo ringraziarvi per le 10k letture😭 ho iniziato a scrivere puramente per noia non avrei mai immaginato di arrivare a questo 😭😭
GRAZIE VERAMENTE TANTO ❤️❤️❤️


Rosso Sangue // Alastor Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora