CAPITOLO 14 - Presentazioni

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Ritornammo nell'atrio ma questa volta non era vuoto. C'erano due demoni che probabilmente stavano aspettando che Alastor finisse di farmi vedere tutto. Mi imbarazzai al pensiero che avessero potuto sentire qualcosa, visto che nell'edificio non c'era nessun altro rumore, ma sperai comunque che non avessero sentito niente.

"Siete in anticipo bravi!" Disse Alastor facendomi avvicinare a loro.

"Ma se ci hai urlato poco fa di venire il prima possibile." Disse uno dei due che aveva una faccia conosciuta.

Alastor lo ignorò. "Allora cara io adesso ti lascio con loro. Presentatevi e spiegagli un po' le tue idee e come funziona questo posto. Io intanto andrò a prendere Rosie."

"Sicuro che non vuoi che vada io?" Chiesi

"Credo che io e Rosie abbiamo un po' di cose da chiarire. A più tardi!" Disse uscendo e lasciandoci soli.

"Piacere sono Husk e Alastor mi ha dato il compito di stare dietro al bancone del bar." Finalmente mi venne in mente dove lo avevo visto.

"Husk! Sei il barista del circolo! Avevi un qualcosa di familiare!"

Lui sorride come se avesse dato per scontato che non lo avrei ricordato. "Proprio io."

Gli presi la mano e la strinsi "piace, io sono la Perle."

"Francese?" Chiese.

"Oui." Risposi

Nel mentre la piccoletta si avvicinò a me e all'improvviso disse "io scopo."

La guardia leggermente confusa.

Husk intervenne "lei è Niffty e intende dire che si occupa delle pulizie."

"Ah allora piacere(?)"

"Non ci sono altri maschioni?" Chiese lei guardandosi in giro. Non sembrava affatto interessata a parlare con me.

"No Niffty non ci sono." Rispose Husk evidentemente stufo.

Quei due mi facevano proprio ridere insieme. Andammo al bar e io e Husk bevemmo qualcosa di leggero mentre Niffty si limitò a sedersi vicino a noi.

Spiegai un po' la mia storia e il perché del teatro quando, ad un certo punto, Husk esordì con "quindi anche tu sei di sua proprietà."

"Anche voi...?" Chiesi confusa. " Che stupida... Era ovvio che foste obbligati."

"Brutta storia." Mi guardò per qualche secondo ma sembrò che mi avesse letto dentro. "Non penserai davvero che gli importi di te?" Scosse la testa in segno di negazione. "Non ti conosco ancora ma non consiglierei a nessuno di fidarmi di lui."

Volevo cambiare discorso così gli chiesi di raccontarmi come ci fosse finito qui. In breve mi raccontò che un tempo aveva potere e che lo perse tutto scommettendo con lui.

Rimanemmo un po' di tempo in silenzio, fino a quando Niffty non si allontanò affacciandosi alle finestre dell'atrio per aspettare Alastor.

Rimasti soli, Husk parlo "quindi... Tu e.. lui... Scopate...?" Chiese ma sembrava abbastanza imbarazzato.

Mi coprì il volto con le mani dall'imbarazzo appoggiandomi sul bancone. "Davvero si è sentito tutto quindi."

"Non tutto, ma due più due riesco a farlo visto che altra volta, al circolo, vi siete chiusi in una stanza da soli."

"Cazzo..." Effettivamente non era così difficile da capire.

"Se ti può consolare non lo ha notato nessun altro quella sera... E io non ci tengo a dirlo in giro."

"Grazie se così si può dire." Feci un sorriso abbastanza finto.

Ad un tratto sentimmo Niffty chiamarci dal piano di sopra e salimmo insieme. Io e Alastor facemmo fare il giro del teatro agli altri che sembrano molto colpiti. Anche Rosie che sembrava comunque riluttante.

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Ciaoooo! Finalmente Odette potrà parlare con qualcun'altro oltre la carissima Rosie...

Rosso Sangue // Alastor Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora