CAPITOLO 26 - Cosa siamo?

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Non ci volle tanto tempo prima che Rosie mi chiamasse.

Infatti mentre parlavo con Husk spiegandogli un po' meglio le cose, sentì il telefono squillare. Era Rosie.
Cosa alquanto strana siccome io non usavo tanto il telefono ma lei è ancor di meno, anzi quasi mai.

Risposi al telefono avvicinandolo al mio orecchio. Nell'attimo stesso in cui lo avvicinai senti Rosie urlare chiedendomi spiegazioni sulla pubblicità.

"Ciao anche a te Rosie..." Un dissi con calma visto che non mi aveva nemmeno salutato. "Io e Husk stavamo venendo da te per spiegarti la situazio-"

"Fai presto." Disse interrompendo quello che stavo dicendo e staccando la chiamata.

"Un altra che non la presa bene?" Chiese Husk

"Meglio sbrigarci." Dissi uscendo il più velocemente possibile con Husk che cercava di starmi dietro.

Arrivammo a casa di Rosie correndo, anche se non era esattamente vicina al teatro cannibal town... fatto sta che non credo di aver mai corso così velocemente, ma non era spaventata, triste o arrabbiato anzi non vedevo l'ora di spiegargli cosa fosse successo.

Bussammo alla porta e non appena aprì l'abbracciai fortissimo è probabilmente rimase un po' confusa. "Dai entriamo così mi spiegate."

Ci sentiamo tutti e tre nel suo salotto e Rosie offrì delle dita Husk che rifiutò gentilmente.

Come prima cosa chiese della pubblicità che ovviamente era anche l'unica cosa che sapeva.

Gli spiegai di quanto fossi stata stupida a pensare che sarebbe stata una buona mossa per il teatro. Non fraintendetemi non sto dicendo che Vox abbia mentito, la televisione funziona perfettamente, ma proprio come aveva predetto lui stesso questo aveva fatto arrabbiare Alastor.

"Ci credo che si è arrabbiato! Non so chi è più stupido tra te e lui! Per quanto io ci voglia bene mi sembrate due completi idioti!" Sospirò calmandosi. "Vi siete chiariti giusto?"

Io sorrisi annuendo ma soprattutto arrossendo ripensando al modo in cui ci siamo chiariti.

Husk si intromise come sempre dicendo "si si ma perché non gli dici il resto."

Questa volta in realtà ero felice del suo intervento anche se non sapevo proprio come spiegare la cosa a Rosie. "Bè io e Alastor abbiamo parlato. MOLTO. E... Mi ha detto cosa prova per me e io gli ho detto cosa provo per lui ed è tutto così bello finalmente.... OH GIUSTO stavo dimenticando che a strappato il contratto..." dissi senza nemmeno dargli importanza.

"Ti stavi dimenticando la parte più importante? Sei seria?" Disse Husk confuso ma ormai rassegnato.

Rosie rimase zitta per un sacco di tempo questa volta, probabilmente stava pensando a se quello che stava ascoltando era la realtà o una allucinazione. Dopo molto tempo parlò. "Sono felicissima per il contratto ma... Adesso cosa siete?.."

Effettivamente quella era una cosa a cui non avevo ancora pensato. Cosa siamo? Questa domanda risuonò nella mia testa ancora e ancora, come una sorta di eco. "Bè... Non ne ho la più pallida idea."

Dopo qualche secondo di silenzio sentimmo campanello suonare.

"Vado io Rosie tranquilla." Dissi.

"Grazie zuccherino." Ringrazio Rosie.

Come si suol dire; parli del diavolo spuntano le corna.

Aprì la porta e mi ritrovai Alastor davanti. "Che ci fai qui?" Chiesi confusa.

"Volevo parlare con Rosie di noi ma vedo che mi hai anticipato." Disse per poi baciarmi stringendomi la mano fra le sue.

Sentì subito qualcosa bagnarmi le mani così, una volta finito il bacio, abbassai lo sguardo guardandogli le mani e notai che erano piene di sangue. "Ma che hai combinato..? "

"Tranquilla tesoro poi te ne accorgerai." Rispose. Stavamo parlando a bassa voce per non farci sentire da Rosie e Husk.

Mi diede un altro bacio ma questa volta sulla fronte e poi entrammo in salotto. "Guardate chi è arrivato." Esclamai io.

"Alastor" disse Rosie seria "voglio delle spiegazioni su voi due."

Ci sedemmo vicini e io lo guardai aspettando dicesse qualcosa.

"Bè... Ecco..." Fece un respiro profondo e poi si girò verso di me. "Odette è il motivo del tormento nel mio cuore e del caos nella mia testa. Ma a me va benissimo così. Sono certo che questa donna sia la donna della mia vita." Disse prendendomi la mano e baciandola, nonostante fosse ricoperta di sangue.

Io non sapevo che dire è sfortunatamente parlò Husk al mio posto. "Si adesso fa il poeta ma quando sono soli non dice cose particolarmente dolci."

Io mi girai di scatto verso di lui urlando "HUSK STAI ZITTO UNA VOLTA TANTO!"

Husk mi guardò con un sorriso soddisfatto. Almeno fino a quando non si girò e notò lo sguardo di Alastor, in quel momento il sorriso si trasformò in paura e abbassò lo sguardo restando zitto.

"Ok di queste cose non ne voglio sapere niente." Intervenne Rosie. Poi ci guardò e sorrise per la prima volta da quando eravamo entrati nel suo salotto quel giorno. "Mi sembra ieri che vi siete conosciuti. Eravamo proprio in questa stanza quando vi ho presentato. All'epoca a malapena vi parlavate... Sono felice per voi."

Lui mi strinse sotto il suo braccio e sorridemmo tutti insieme, ero così felice di tutto questo.

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Ciao belli!❤️🌹 No non sono morta. Avevo solo troppi compiti... Comunqueee spero che questo capitolo vi sia piaciuto e spero di riuscire a pubblicare in fretta il prossimo.

Ma quanto è simpatico Husk? Troppo.
Anche Rosie che, poverina ,penso proprio sia ancora confusa....

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