CAPITOLO 12 - Progetto

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Mi sedetti vicino a lui che iniziò a spiegare quello che avrebbe voluto fare.

In poche parole era riuscito a farsi dare questo terreno nella parte più ricca di Pentagram City e aveva ordinato di farci costruire una struttura enorme ma molto elegante, un misto di stile anni 30 e 40. Già questo era ottimo se consideriamo che Pentagram City è una delle città più importanti dell'inferno e il terreno era anche in un quartiere ricco della città.

Mi fece vedere i disegni del progetto e mi spiegò ogni centimetro del futuro teatro. Era veramente bellissimo ma nonostante questo non potevo smettere di essere più interessata a lui che ai disegni. Non credo si rendesse conto che ogni tanto smettevo di ascoltarlo per concentrarmi su di lui, era troppo preso dal racconto oppure semplicemente faceva finta di niente.

I lavori procedevano abbastanza velocemente e disse anche che aveva già trovato due persone che avrebbero accettato di lavorarci.

"Di già? Chi sono?" Chiesi incuriosita.

"Niente di ché, uno si occuperà del bar e un altra della pulizia." Evitò di scendere nel dettaglio.

"Credi sarà facile trovare bravi artisti che vorranno esibirsi da noi?"

"Durante l'inaugurazione tu canterai un paio di volte e vedrai che sentendo la tua voce verranno con piacere esattamente come gli spettatori."

Risi. "Non mi hai nemmeno mai sentita cantare."

"Non c'è ne bisogno. me l'ha detto Rosie e lei è un ottima ascoltatrice." Non voleva farlo annotare in alcun modo ma in fondo sapevo che almeno un minimo era dispiaciuto per lei.

"Quindi avete sparlato di me eh?" Dissi ridendo.

"Oh si è il nostro divertimento preferito parlarti alle spalle." Ridemmo insieme.

Continuò ad illustrarmi il teatro e come sarebbe andata l'inaugurazione, se tutto andava bene. Sembrava quasi più eccitato di me, aveva addirittura fatto la lista degli invitati per l' inaugurazione, sulla quale c'era anche qualche Overlord.
Finì di spiegare tutto e decidemmo di incontrarci quando il teatro avrebbe iniziato a prendere forma, per farmi vedere tutto dal vivo.

Mi salutò baciandomi la mano come di suo solito e andai via lasciandolo iniziare la sua trasmissione radio, dove ovviamente avrebbe pubblicizzato il teatro una volta finito.

Arrivata a casa trovai Rosie ad aspettarmi. "Com'è andata?" Chiese senza nemmeno darmi il tempo di entrare.

Ovviamente, una volta entrata in casa, gli raccontai il piano e il progetto molto velocemente e lei sembrava davvero curiosa della struttura.

"Non vedo l'ora di vederlo! Sono sicura che sarà bellissimo! Alastor ha un gusto sopraffino." Pronunciò l'ultima frase con una velata nota di tristezza. "Quando si impegna davvero le cose le fa in modo impeccabile."

Non potevo dirgli che non era cambiato niente tra loro perché non avrei risolto nulla. Potevo solo aspettare.

"Dai adesso parliamo d'altro! Hai visto cosa a fatto Anne a El? No?! Allora praticamente è successo che..." Cambiò argomento iniziando a raccontarmi una serie di pettegolezzi che io non riuscirò mai a seguire, ma l' ascolterò sempre con molto piacere se questo vorrà dire farla felice.

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Ciaoo gente! Capitolo abbastanza tranquillo dai.

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