CAPITOLO 15 - Inaugurazione

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Il giorno del inaugurazione non fu esattamente come me lo aspettavo.

I cancelli erano ancora chiusi quando Alastor mi porto lontano da Husk, Niffty e Rosie per parlarmi.

"Ricordati che dovrai soltanto accogliere i demoni, illustrargli il teatro e poi cantare. Niente di più, non creare casini." Era molto serio.

"Guarda che non ho 10 anni so come si parla, so gestire le mie emozioni." Risposi offesa

"Mmh si diciamo che ti do fiducia.. solo perché è una prova." Disse evidentemente perché non avevamo tempo di discuterne.

Ritornammo nell'atrio dove c'erano tutti gli altri e che per l'occasione aveva un grosso buffet e decorazioni sempre molto eleganti.

Aprimmo le porte e Alastor con il suo microfono annunciò ai demoni "Buonasera a tutti è con mio immenso piacere invitarvi a conoscere il nuovo teatro di Pentagram City e la sua proprietaria. Non è un caso se il grande demone della radio è così entusiasta di questo progetto, sono sicuro ve ne renderete conto subito."

I demoni cominciarono ad entrare e molti di loro era anche importanti, riconobbi Carmilla Carmine e le sue figlie che stavano parlando con altri Overlord per esempio.

Stavo accogliendo la gente e spiegando un po' il teatro ma in realtà con gli occhi stavo cercando Luis. Volevo vedere se aveva davvero il coraggio di presentarsi qui. Proprio quando pensavo di averlo visto si posizionò davanti a me un altro demone. Nel esatto momento in cui lo guardai in volto, se così si può definire, mi dimenticai completamente di Luis.Era Vox, il demone della TV, una delle tre v.

Ero come pietrificata "oh salve buona sera il sono La Perle, la proprietaria, come posso aiutarla?" Dissi automaticamente. Ero così felice di poter avere un teatro davvero mio.

Mi ignorò dicendo: "Questo posto è abbastanza carino. Mi è difficile pensare che lo abbia progettato Alastor, è evidente che c'è la mano di qualcun'altro."

"Oh lo abbiamo pensato insieme ma vi assicuro che gran parte lo a fatto Alastor." Risposi.

Mi mise una mano sulla spalla. "Quando deluderà anche te non esitare a presentarti dalle tre v." Disse a voce bassa. Non capivo cosa intendesse con la parola deluderà.

Il secondo dopo la fine nella frase sentì qualcuno dietro di me, Vox alzò lo sguardo e strinse i pugni " Alastor... Da quanto tempo."

Alastor staccò la sua mano dalla mia spalla. "Non osare più avvicinarti né a questo posto né a lei. Vai via." Era così innervosito che le persone intorno a noi si girano a guardare.

Vox non disse nulla e andò via in silenzio, anche se sembrava voler dire tante cose.

Dopo un po' tutti tornarono come prima e Alastor si calmò. "Non avevi detto che non dovevo fare scenate." Chiesi.

"Appunto, tu non devi. Io posso." Mi prese una mano e mi portò in un posto dove avremmo potuto parlare senza essere ascoltati. "Non gli devi parlare." Disse, sembrava molto arrabbiato.

"Ma non sembrava neanche troppo male Al, c'è molto di peggio in gi-" non riuscì a finire la frase che mi interruppe.

Comparve una catena intorno al mio collo e con l'estremità nella sua mano. La strinse avvicinandomi alla sua faccia.
"NON GLI DEVI PARLARE TI HO DETTO."

"ALASTOR!" Entrò Rosie nella stanza e mettendosi in mezzo abbracciandomi, la catena scomparve. "CHE DIAVOLO TI SALTA IN MENTE!"

"Avevo soltanto risposto a Vox, tutto qui." Cercai di spiegare a Rosie.

"OH ANDIAMO! ANCORA QUESTA STUPIDA LITE! AVVOLTE MI SEMBRATE DUE BAMBINI." disse senza smettere di guardarlo.

"Rosie lo sai quanto può essere convincente Vox e se non vuole che io lo uccida deve stargli lontano. Se si avvicina un altra volta io lo ammazzo." Rispose. "Perfavore, ti prometto che mi limiterò a spiegarglielo ma tu lasciaci soli."

Rosie stava per dire qualcosa ma io la fermai dicendole "puoi andare Rosie." Mi guardò come per assicurarsi che glielo stessi dicendo veramente ma io guardai altrove "per favore..."

Con riluttanza Rosie uscì dalla stanza.

Alastor mi guardò e mi accarezzò il viso. Non sapevo se muovermi o no. "Perdonami ho esagerato, è che di quel demone non mi fido." Disse dopo essersi calmato completamente.

"Cos'è successo?" Ero troppo curiosa per non chiederlo e poi dovevo avere almeno una ragione per non parlare più al demone della tv.

Iniziò a raccontare e io mi sedetti mentre Alastor rimase in piedi. In breve erano amici ma quando Vox gli chiese di diventare parte del suo marchio lui rifiutò andandosene e dimostrando che la radio era molto più forte della tv umiliandolo, Da quel momento in poi si odiarono.

Non risposi, mi limitai a guardare a terra, non volevo entrare nelle loro questioni, ormai avevo capito che tutto girava intorno al potere e a me importava poco.

Si avvicinò e mi accarezzò la guancia delicatamente per poi scendere fino al collo, dove avevo i segni della catena. "Perdonami..." Si chinò per baciarmi il collo.

"Al.." non volevo davvero staccarmi, se le sue attenzioni erano una bugia volevo che continuasse a mentirmi. Ma razionalmente sapevo che non era giusto. "Alastor forse dovremmo ritornare..."

Si staccò. Probabilmente aveva percepito il disagio. "Si andiamo."

Ritornammo all'ingresso e lui si allontanò per parlare con altri demoni.

Mi si avvicinò Rosie. "Stai bene?"

"Si. credo." prima di uscire dalla stanza avevo coperto i segni con il trucco.

"Ti ha raccontato la storia?" Disse lei e io annuì. "Perfavore zuccherino se ti serve aiuto dimmelo."

"Certo." Dissi per poi allontanarmi per andare a parlare con altri demoni.

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Ciao!
Ho provato a allungare il capitolo visto che mi è stato chiesto. Fatemi sapere se li preferite così.

Questo capitolo è tossico ma vi prometto che nel prossimo si aggiusterà un po.

⚠️ Ovviamente è solo per la storia. Non giustifico per niente questi comportamenti nella realtà. ⚠️

Rosso Sangue // Alastor Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora