CAPITOLO 25 - Amore?

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Alastor si sdraiò con la schiena appoggiata allo schienale del letto.

E io mi sedetti su di lui con la testa appoggiata sulla sua spalla, nella stessa posizione dell'altra volta. Ma questa volta non gli chiesi se potessi abbracciarlo, lo feci e basta.

All'inizio sembrò essersi irrigidito ma dopo un po' si sciolse e appoggiò la sua mano dietro la mia schiena. "Scusami." Sussurrò.

"E di cosa dovrei scusarti?" Dissi mentre provai a staccarmi per guardarlo in faccia. Ma lui mi strinse obbligandomi a rimanere nella posizione in cui eravamo, probabilmente non voleva essere visto in viso.

Lo sentii deglutire. "Io..." Mi teneva talmente stretta che riuscivo a sentire i battiti del suo cuore aumentare e il petto sgonfiarsi e gonfiarsi quando respirava. "Sei la prima persona a cui lo dico, non sono bravo." Fece una risata nervosa. "Voglio che tu sia la prima cosa che vedo la mattina appena sveglio e l'ultima quando vado a dormire, voglio che continui a provocarmi, voglio sentire la tua risata di continuo, ti voglio accanto quando sono triste, felice o arrabbiato, anzi ti voglio accanto e basta." Con una mano iniziò ad accarezzarmi il ginocchio che era ormai molto arrossato. "Vederti con Vox mi ha fatto impazzire perché vorrei fossi io quello al tuo fianco sempre. Ma sapere che sei a fianco a me solo perché sei obbligata mi ferisce il doppio."  Fece comparire il contratto che avevo firmato davanti ai miei occhi. "Sei libera Odette." Il foglio prese fuoco e si ridusse in cenere.

"Alastor.." non sapevo cosa pensare. Ero felicissima ma non per il contratto, di quello non mi importava niente, ero felice per tutto quello che aveva detto.  "Firmare quello stupido foglio è stata la cosa migliore che abbia mai fatto."  Finalmente riuscì a staccarmi un po' e a guardarlo in faccia. Gli diedi un bacio a stampo e poi appoggiai la mia fronte sulla sua chiudendo gli occhi. "Ti amo dalla sera in cui venni a scusarti per averti seguito."

Lui osservò bene il mio volto forse per capire se lo stesse immaginando o se fosse realtà. "Io non lo conosco il significato dell'amore." Sussurrò.

"Ti prego lascia che te lo mostri.." dissi sorridendo mentre accarezzavo il suo volto.

Lui mi baciò e non come le altre volte. Fu  delicato e dolce.

Restammo un altro po' accoccolati in silenzio, con dei baci di tanto in tanto.

"Posso vedere la ferita?" Chiese e si riferiva a quella del morso.

"Fai pure." Dissi

"Le bende sono molto di meno" disse mentre mi scioglie delicatamente le bende, come se qualche attimo prima non mi avesse ucciso le ginocchia. "Non c'è quasi più niente" osservò.

Dopo un altro po' ci alzammo e ci preparammo per uscire dalla camera, per quanto volessimo non potevamo rimanere lì tutto il giorno. Non rimise le bende, solo qualche cerotto dove ci voleva, visto che ormai la ferita era molto piccola.

Una volta finito di sistemarci scendemmo in soggiorno e prima di andare via mi salutò con un bacio e un "a stasera cara."

Una volta andato via mi girai e notai che non ero sola nella stanza. C'era Angel che se ne stava sull'uscio della porta pietrificato. "cazzo penso di essermi perso qualcosa."

All'inizio risi un po' ma poi pensai che per il momento dovevamo saperlo o meno persone possibili. "Non dirlo in giro capito." Dissi all'improvviso seria e arrabbiata.

Lui annuì in fretta con la testa. "Ok... Adesso vado anche io ma tu mi devi raccontare bene quando torno."

Io sorrisi "ovviamente."

Una volta che anche Angel se ne andò corsi a cercare Husk, era il primo a cui volevo dirlo. Non perché gli volessi più bene di Rosie ma perché non avevo la più pallida idea di come spiegarglielo.

"Husk!" Corsi verso di lui "ti devo raccontare una cosa" dissi e mi sedetti al bancone del bar che ovviamente era chiuso in quel momento.

"Fammi indovinare. c'entra col fatto che siete stati chiusi nella sua camera da letto per quasi quattro ore? " Chiese lui scorbutico mentre asciugava dei bicchieri di vetro con dei fazzoletti di stoffa.

"Bè si ma non puoi capire! Lo ha detto! Oh e lo detto anche IO!"

"Ma che stai dicendo?" Chiese Husk fermandosi dal pulire.

"Gli ho detto quello che provo! E in realtà è stato lui il primo a dirmi cosa pensa! Non voglio che lo sappiano tante persone ma tu eri sicuramente il primo della lista."

Lui rimase immobile e continuava a sbattere gli occhi come per capire se stesse sognando. "No non ci credo finché.."

"Ha bruciato il contratto." Lo interruppi.

"Uo ... Sono molto confuso."

"Perfavore mi dai una mano a dirlo a Rosie?" Feci un sorriso enorme.

Lui sbuffo. "Ci devo ancora credere io e vuoi che ti aiuti a dirlo a Rosie? Va bene"

Io risi, per quanto Husk fosse burbero a volte era uno degli amici migliori che potessi avere.

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CIAOO❤️

Comunque vi stavo prendendo in giro!!! Ci stiamo avvicinando alla fine pian piano ma questo non è l'ultimo capitolo!

Nonostante questo però vorrei iniziare a pensare a quale/i personaggio/i dedicare la prossima storia visto che questa vi sta piacendo così tanto. Se vorreste che scrivessi una storia su un determinato personaggio o più personaggi di Hazbin hotel, Helluva Boss o qualsiasi altra cosa scrivetelo!
Ovviamente non prometto di seguire quello che mi consigliate, è giusto per avere idee su cosa vi piace.

Rosso Sangue // Alastor Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora