cap 20

799 29 11
                                    

Camminava velocemente avevo il fiatone a stargli dietro.
Arrivammo dietro le quinte e ci stavamo dirigendo nel loro camerino.

Ci trovavamo di fronte alla porta con il cartello fuori "LASAD"
Eccoci. Il manager bussò e si sentì una voce

Fiks: "Avanti"

Il manager aprì la porta e mi fece entrare.

Entrai molto lentamente, il mio imbarazzo era alle stelle.
Il mio cuore batteva cosi forte nel petto che potevo sentirlo rimbombare nelle orecchie mentre mi avvinavo con passo incerto.

Il mio sguardo che prima era rivolto al pavimento si alzò e i miei occhi si incrociarono con quelli dei miei eroi che da quando ero entrata non avevano ancora rivolto parola.
Forse aspettavano che parlassi io?

Li guardavo uno ad uno incredula di essere in quel camerino in quel momento.
I miei occhi passavano da Fiks a Plant e infine Theo. Il suo sguardo era quello che temevo di più.

Quando i nostri occhi si incrociarono il mondo sembrò fermarsi.
Fu come essere colpita da un fulmine.
Un'ondata di emozioni mi travolse e il suo sguardo profondo sembrava mi penetrasse l'anima, leggendo ogni mia paura e desiderio più nascosto.

Alla fine proprio il ragazzo con i capelli verdi scompigliati che risplendevano sotto le luci scintillanti spezzò quel silenzio imbarazzante.

Theo: "Ecco la nostra musa"
Disse abbozzando un tenero sorriso che mi scaldò il cuore

Mi risvegliai da quel coma e scossi la testa confusa

Alice: " Come...?" chiesi timidamente

A quel punto prese la parola Plant che non aveva smesso di sorridermi dall'inizio

Plant: " Vedi Alice il giorno che ti abbiamo vista in live ci hai colpito particolarmente.. A chi più di altri.." disse facendo una smorfia al suo amico.

Theo in risposta gli lanciò uno sguardo che se avesse poluto l'avrebbe fulminato.

Fiks continuò : " Si, la tua rabbia le tue emozioni e la tua voglia di esprimerti attraverso la musica è quello che ci ha accumunato a noi 4 anni fa"

Riprese la parola Theo

Theo: " Si e ci dispiaceva che una nostra grande fan che aveva passato tutta la sua vita cercando di essere capita perdesse il sogno per cui stava lottando da tempo"

Continuò poi
T: " La tua storia ci diede l'ispirazione per la nostra canzone che hai sentito poco fa sul palco che ci ha fatto vincere la prima serata".

Alice. "Non so cosa dire.." gli occhi mi si stavano riempendo di lacrime.

Plant che era rimasto un po' in disparte cercò di sdrammatizzare quel momento proponendo un abbraccio di gruppo.

Plant: "Oggi non c'è spazio per le lacrime, lo sai che i miei abbracci sono magici? Riesco sempre a far smettere di piangere una bella ragazza!" affermò prima di abbracciarmi teneramente.
A quel punto si unirono anche Theo e Fiks che cercarono di consolarmi sussurandomi parole confortanti.

Quando l'abbracciò finì mi sentì diversa.
Stavo già molto meglio.

Stavo parlando con Plant di quanto mi era piaciuta la loro esibizione quando il manager mi interruppe.

Manager: "Non per essere un guasta feste ma è tardi e anche se domani non dovete esibirvi dovete riposare, Alice tu compresa"

Persino uno sconosciuto si preoccupava più di mio padre.
Il pensiero di mio padre fu come uno schiaffo in pieno volto.
Come avrei fatto al mio ritorno?

Si accorsero del cambio di espressione ma non dissero nulla, forse non volevano infierire.
Non mi conoscevano dopotutto.

Ci incamminammo verso l'hotel dove alloggiavamo.

Arrivati all'ingresso li salutai con il sorriso più falso che riuscivo a fare e li ringraziai per il bel momento.

Alice: " Ci vediamo tra due giorni per la prossima serata!"

Mi voltai e incamminai verso la mia camera ma proprio in quel momento sentì una mano che mi prese per il braccio...

_________________________________
Ciauuuu
LO SO NON ODIATEMI.
Mi sono impegnata TANTISSIMO per questo capitolo.
Spero che vi piaccia.

Fatemelo sapere nei commenti e lasciatemi una stellina se la storia vi sta piacendo!!
💚💙💖

La sad + 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora