cap 22

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Appena mi chiusi in stanza mi accasciai al pavimento.
Oggi era stato incredibile.
Le ultime ore mi avevano letteralmente cambiato la vita.

Non avrei mai immaginato che dal vivo erano cosi gentili e belli.
Avevano veramente un cuore d'oro, mi avevano consolato e permesso di vivere quest'esperienza.
Non tutti gli artisti l'avrebbero fatto..

Mi struccai e indossai il pigiama. Mi lanciai sul letto e dopo pochi minuti mi addormentai con la testa ancora confusa per tutto quello che era successo.

Perché proprio Theo mi accarezzò la guancia?
Perché proprio lui mi venne a dire di domani?
E se..?
No Alice che cazzo stai dicendo. Lui sarà sicuramente fidanzato e comunque nel caso ha il doppio della tua età.
Con la mano scacciai quei pensieri che mi opprimevano e chiusi gli occhi definitivamente.

Avrò mai risposta a queste domande?
Non ne ho idea..
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La mattina arrivò velocemente.
Ero comunque andata a letto molto tardi.
Erano le 11. Caspita avevo solo 1 ora per prepararmi.

Corsi a fare una doccia e cambiarmi.
Non posso arrivare in ritardo. Erano stati cosi gentili da invitarmi a sentirli suonare.

Mi misi una felpa verde scuro e dei cargo neri.
Le mie scarpe da ginnastica e mi incamminai verso gli studi.

Arrivai dopo una decina di minuti davanti alla loro saletta, la numero 7.
Dall'esterno sentì che stavano già provando.
Ok Alice niente panico.

Bussa e stai tranquilla.

Allungai la mano per bussare ma la porta si spalancò.

X: "Alice! Sei venuta!"

Mi ritrovai faccia a faccia con il ricciolino della band. Plant.
Mi abbracciò e mi fece accomodare.

Plant: "Temevamo di averti terrorizzato ieri e di averti fatto scappare a gambe levate"

Lo salutai e ringraziai per l'ospitalità.
Alice: "Ma no, sono semplicemente poco puntuale.."
Cercai di difendermi nascondendo il mio imbarazzo.

Salutai Fiks che era in piedi già carico di energie e Theo che teneva in mano la sua amata chitarra elettrica.

Mi ricambiarono un sorriso e continuarono a provare.

Sentirli suonare proprio lì di fronte a me era persino più emozionante di averli visti la sera prima sul palco.

Stavano suonando e solo io potevo godermi lo spettacolo.

Mi sentivo lusingata per questa opportunità.

Ogni tanto si fermavano e mi chiedevano opinioni o pareri su come stavano andando.

Ma ogni volta rispondevo che stavano andando perfettamente.
Non stonavano e andavano sempre a tempo.

A furia di risentire la canzone più e più volte finì per impararla solo il giorno dopo l'uscita.

Ad un certo punto si fermarono e capì il motivo solo dopo aver sentito la mia pancia brontolare.

Non avevamo mangiato ancora niente quel giorno e l'ora di pranzo l'avevamo superata.

Fiks si propose di andare a prendere delle pizze da mangiare in saletta cosi potevano continuare a provare subito dopo.

Plant che non si era fermato un secondo dall'inizio delle prove balzò in piedi e si propose di accompagnare l'amico.

Fiks: "Alice tu rimani pure qui in saletta non ti preoccupare, ci metteremo poco"

Theo: "Tranquilli rimango anche io, fate presto"
Disse senza alzare lo sguardo dalla chitarra.

Perché?
Queste sue parole mi rendevano nervosa.
E ora? Saremmo rimasti da soli per chissà quanto tempo...?
Ce l'avrei fatta a reggere la tensione?

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Non sapete quanto mi sto divertendo a scrivere questa storia.
Non odiatemi se vi lascio sempre sui punti più belli ma almeno si crea la suspense che serve a far piacere di più la storia.

Fatemi sapere i vostri pareri nei commenti!!

💚💙💖

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