3.

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Tutto l'entusiasmo che per miracolo si era accumulato negli istanti che hanno preceduto quel momento è affondato nelle profondità insieme alla collana. La mia speranza vacilla di nuovo nell’ignoto.
Le onde, testimoni della mia determinata sfortuna, sono agitate più che mai e la scarsa visibilità dovuta alle luci tenui del tramonto rendono ostico qualsiasi tentativo di ritrovare ciò che finisce lì dentro.
Con un nodo allo stomaco osservo impotente il monile scomparire nelle acque rossastre sottostanti e mentre si fa strada in me l’oscura consapevolezza che probabilmente la mia vita è destinata al fallimento vedo una figura scaltra tuffarsi in direzione della mia collana.
Alcuni secondi dopo un giovane emerge dalle acque come un eroe inatteso.
Il suo corpo spigoloso e abbronzato s’illumina sotto il crepuscolo e le gocce d’acqua scivolano dai suoi muscoli definiti, creando un’immagine ipnotica.
L’agilità con cui ha recuperato la collana mi lascia senza fiato.
Mi affretto a chiudere la bocca, che stupidamente si è spalancata creando sul mio viso un'espressione ebete, come se non avessi mai visto un ragazzo.

«Non lasciamo che questa bellissima serata estiva termini con qualcosa di triste. Ecco a te» mi dice il giovane, porgendomi la collana. Ma da dove spunta fuori?
La sua voce, sicura e calda, sembra dissolvere l’oscurità che si era insinuata nella mia anima.

Accetto la collana con un sorriso che riflette gratitudine, ancora incredula perché finalmente qualcosa di positivo accade nella mia vita. «Grazie, davvero. Non pensavo di rivederla mai più.»

Il giovane sorride, facendo luccicare gli occhi neri. «Il mare restituisce sempre ogni cosa, bisogna solo imparare a conoscerlo. Comunque sono Mike.»

«Mi chiamo Gemma» rispondo, sorpresa dalla bellezza sfacciata del ragazzo che mi trovo di fronte.

Mike si avvicina «È un piacere conoscerti, Gemma.»

«hai recuperato la collana in un istante. Come hai fatto?» chiedo, sgranando gli occhi.

«Sono solo stato fortunato di essere nel posto giusto al momento giusto, e poi mi capita spesso...»

«Di recuperare oggetti preziosi caduti dalle mani di ragazze imbranate?»

Mike ride, ma il suo sguardo esprime benevolenza «No, quando ormeggiamo lungo le coste mi piace trascorrere le ore di sosta a scoprire l’immensità del mare e recuperare oggetti perduti sotto la sabbia o tra gli scogli. Li colleziono. Mi affascina immaginare la storia che cela dietro quegli oggetti ritrovati.» dice, gli occhi neri brillanti di entusiasmo.
Il suo entusiasmo contagia anche me e sorrido rapita «dev’essere meraviglioso» ammetto.
«Il mare è un mondo sorprendente, pieno di misteri e segreti. Ho passato gran parte della mia vita esplorandolo.»
Mentre penso che dovrei andare via la curiosità prende il sopravvento e inizio a chiacchierare con Mike, mentre ci incamminiamo verso il molo «Hai mai trovato qualcosa che ti ha particolarmente sorpreso?» chiedo.
Mike si ferma per un attimo riflettendo «Sì, una volta ho scoperto una vecchia mappa nascosta in una bottiglia. Mi ha condotto su un’isola dimenticata dal mondo, immersa nella natura e con una cultura a sé. Sulla mappa era riportato un tesoro, ma non l’ho mai trovato.»
Rimango sbalordita «Non ti credo. Mi stai prendendo in giro.»
Lui scuote la testa, aggrottando la fronte. Mi guarda dritto negli occhi «Te lo giuro»
Il suo sguardo penetrante mi entra dentro e mi fa provare un sottile vortice di emozioni. Lui se ne accorge e solleva un angolo della bocca rivelando una fossetta beffarda che aggiunge un tocco di fascino al suo sorriso.
Arrossisco ma mi volto con aria disinvolta: sono ridicola. L’ho appena conosciuto e di sicuro non lo rivedrò mai più. La mia reazione è totalmente infantile.
«Ma è successo tanti anni fa» continua lui.
«Beh, dev’essere stato incredibile» commento cercando di assumere un tono distaccato per mascherare il rossore di poco fa.
«Lo è stato davvero. Ma sai, non mi interessava del tesoro. Mi sarebbe semplicemente piaciuto trovarlo» fa spallucce.
«come puoi dire questo? Che ne sai, forse saresti potuto diventare ricco, no?»
«sì, ma...» fa una breve pausa per raccogliere le idee «io ho bisogno di vivere la vita così, scoprendo sempre nuove cose. Questo è l' importante. Ogni giorno è un'opportunità di imparare e crescere. Cosa me ne farei dei soldi, se non avessi questo?» mi chiede, pensieroso.
Esito qualche istante.
«ok, forse avrei preso qualcosa per me, ma non è questo il punto»
«ho capito. Avresti trovato il tesoro con l'intendo di raggiungere questa nuova esperienza e magari avresti anche indagato sulle origini di quegli oggetti»
«esatto, hai capito. In genere la gente mi crede pazzo»
Sorrido «no, e ti dirò di più: lo farei anch'io. Sembra davvero interessante»
Mike ride «che mi dici invece di quell'affare?» indica la collana.
«è proprio una lunga storia»
«ormai la mia serata è andata» mi dice ghignando.
Di colpo mi sento a disagio, rendendomi conto che a causa della mia sbadataggine Mike è stato costretto a stare con me tutta la serata, forse avrebbe dovuto fare altro.
«mi dispiace» dico, abbassando lo sguardo.
«quando mai» sorride «adoro recuperare oggetti preziosi caduti dalle mani di ragazze imbranate» dice, citando le mie parole di poco fa.
Ridiamo entrambi e il peso che sentivo si scioglie.
Mentre camminiamo all'estremità del mare mi accorgo degli sguardi languidi che Mike riceve dalle ragazze intorno a noi, ma lui non se ne accorge.
Decido quindi di aprirmi a lui e raccontargli tutto. In fondo non posso tenermi tutto per me, esploderei altrimenti.
A fine serata decidiamo di scambiarci i numeri di telefono e, dopo l'ennesimo racconto di Mike riguardante un episodio avvenuto nei pressi del mar Baltico, alza un sopracciglio e mi guarda di nuovo negli occhi «E tu hai mai desiderato di vivere un’avventura?»

Il suono delle onde, adesso lento e rilassato, è in netto contrasto col ritmo accelerato del mio cuore. Il sole è appena tramontato sotto la linea dell’orizzonte. Sulla mia testa le stelle stanno ricominciando a nascere. Riconosco la costellazione del cigno, che mi ricorda che l’estate è appena iniziata. In lontananza sento lo scoppiettio del fuoco di un falò e il vociferare di bambini e ragazzi che si divertono sulla spiaggia. Passo la lingua sulle mie labbra e assaporo il sale, mentre la brezza marina trasporta un tocco salmastro nell’aria che ci circonda.
Mi fermo ad osservare Mike di fronte a me, non posso fare a meno di pensare all’eventualità che anche a me tocchi vivere un’avventura.

Gemma del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora