10 anni prima
Un tuono squarcia il cielo, mi spaventa. Odio i temporali, odio la pioggia. Odio il buio.
Zia Lucy è uscita con Brad.
Bryan è al piano di sotto con la sua cotta del periodo e io sono chiusa in camera mia, Rolly tra le mie braccia. Piango, in silenzio sulla sua testolina morbida che assorbe tutte le mie lacrime, e penso che la la paura e l'inquietudine che provo adesso, in questo momento la sto passando al mio peluche. Ma non voglio che lui sia triste, quindi asciugo le lacrime con la manica del pigiama e gli do un bacino.Un altro lampo illumina la mia stanza, stringo più forte il mio dinosauro.
<<Credi che smetterà?>> chiedo al mio pupazzo. Ho paura, vorrei scendere da mio fratello ma non posso. L'ultima volta si è arrabbiato molto e mi ha sgridata.
Mi alzo dal letto, mi tremano le gambe.
La pioggia cade fortissimo, dai vetri della mia camera non si vede nulla.
Apro la porta tenendo con una mano Rolly e percorro il corridoio fino alle scale che portano al pian terreno. Scendo solo due gradini e mi siedo. Non ho la visuale completa del salone ma riesco ad intravedere B insieme alla sua ragazza. Sono seduti sul divano, stanno guardando un film. Lei ha la testa appoggiata alla sua spalla e lui, le accarezza i capelli. Sono biondi.Di tanto in tanto ridono, perché loro ridono e io piango? Anche io vorrei sorridere. Vorrei scendere del tutto queste scale e sedermi accanto a loro.
Guardare il film e addormentarmi con mio fratello. O con zia Lucy.
Dicono che i bambini devono imparare a dormire da soli, ma chi lo ha stabilito?Noi bambini abbiamo bisogno di sicurezza, di affetto, di calma. Arriverà il giorno in cui acquisiremo consapevolezza e maturità, quando dormire con mamma e papà ci sembrerà stupido, arriva sempre. Per tutti. Insomma, non ho mai sentito nessuno dire che ha dormito con i genitori o fratelli fino a diciotto anni.
Penso, penso sempre troppo e alla fine mi addormento sui gradini, con la testa appoggiata alla ringhiera delle scale.
È zia Lucy a svegliarmi.
<<Era, piccola>> la sento chiamarmi e piano piano apro gli occhi. Mi sorride.
<<Perché sei sulle scale?>> chiede dolcemente.
Mi metto in piedi e la abbraccio forte.
Finalmente è tornata a casa.<<Avevo paura del temporale zia. Però non volevo disturbare B e così mi sono seduta qui con Rolly>> lo indico e sorrido.
Sospira.
<<Ti va di dormire con me stanotte? Sai anche io ho un pò paura del temporale. Possiamo farci compagnia a vicenda>>
Dice prendendomi in braccio.Annuisco energicamente e le stringo le braccia al collo.
<<Dov'è Brad?>> chiedo non vedendolo.
<<È andato a casa sua tesoro. Lo rivedo domani, verrà a pranzo qui>> conclude appoggiandomi sul lettone.
Le lenzuola profumano di lei.
Come ve lo descrivo l'odore di zia Lucy?Ogni essere umano ha un odore proprio. Può essere delicato, pungente, forte ma caratterizza quella persona.
Ecco, quello di zia è pungente. Sa di gelsomino ed erba bagnata. E la casa, tutta la casa, odora di lei.<<Era, mettiti sotto le coperte. Leggiamo una storia e poi dormiamo ok?>>
Mi avvicino a zia e appoggio la testa sul suo seno. Rolly sempre accanto a me.
<<Dunque vediamo...biancaneve?>> mi chiede prendendo gli occhiali tondi dal comodino.
<<No zia, la so a memoria>> rispondo ridendo.
<<Cenerentola?>> ci riprova guardandomi.
<<Anche quella so a memoria>> rispondo.
<<Inventala tu>> le dico dandole un bacio sulla guancia.
<<Va bene piccola. Allora...>> si ferma per farmi il solletico sulla pancia. È il mio punto debole, lei lo sa.
<<C'erano una volta due topolini bianchi. Vivevano in un panificio e uscivano solo di notte. Un giorno, il panettiere si dimenticò due sacchi di farina sul tavolo. Li lasciò aperti. Uno dei due topolini provò ad entrarci fallendo miseramente. Così, l'altro topolino, gli disse che ci avrebbe provato lui ma fallì anch'esso. Così, escogitarono un piano.
Avrebbero usato un cucchiaio di legno per arrivare all'apertura del sacco. E funzionò. Uno alla volta, i topolini, usarono il cucchiaio come ponte solo che...caddero dentro entrambi e non riuscirono più ad uscire>>Con la bocca semi aperta guardo zia che sorride. Questa storia fa schifo.
<<Ma il panettiere poi li aiuta ad uscire?>> chiedo sperando in una risposta positiva.
<<No bambina mia. Il panettiere pensa che i topolini siano ospiti indesiderati e così, butta i sacchi nella spazzatura>> conclude con un ghigno divertito sul volto.
<<Ma è orribile. Volevo dormire tranquilla e mi hai messo più tristezza>> metto il broncio ma zia mi dà un bacio sulla fronte.
<<Era, si la storia faceva schifo, concordo>> dice ridendo. E quando zia ride, illumina ogni cosa. Più dei lampi, più della luce. Più del sole.
<<Ora dormi, è tardi>> mi giro su un fianco, anche zia lo fa. E così, con le sue braccia che mi stringono la pancia, mi addormento dimenticandomi del brutto tempo e dei topolini. Finché zia e B saranno con me, andrà sempre tutto bene.
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INFERNO PARADISO
ChickLitEra ha 19 anni ed ha avuto un infanzia traumatica. Cresciuta con suo fratello Bryan e sua zia Lucy possiede un carattere forte e...particolare. Odia le regole ma ama i giochi di società. Giochi che conduce nella biblioteca scolastica della Columbia...