Capitolo 11-La minaccia:

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Mentre Massimo si fumava una sigaretta sotto le lenzuola, Giorgia si soffermò a guardare i suoi capelli bianchi e si rese conto che lei aveva 33 anni e lui 43

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Mentre Massimo si fumava una sigaretta sotto le lenzuola, Giorgia si soffermò a guardare i suoi capelli bianchi e si rese conto che lei aveva 33 anni e lui 43.

-Non so come tu si riuscita a farmi fare tutto sti cose.- commentò Massimo, sorridendo in maniera imbarazzata.

Giorgia ridacchiò, mettendosi a cavalcioni su di lui.- T'ho fatto fa le capriole, comandà?-

Massimo la guardò negli occhi, mettendosi una mano sotto la nuca.- Certe cose nun le facevo da quando ero uno guaglione.-

-E' na cosa negativa?-

-No...- rispose lui, accarezzandole la guancia e poi baciandola dolcemente.

Giorgia si poggiò sul suo petto, passandogli una mano sui pettorali.- Perché non resti qua a dormì? E' tardi.-

Massimo diede un'ultima boccata alla sigaretta e poi la spense nel posacenere.- No, dimane devo andare a lavorare presto e nun me va di scetatte.-

Giorgia lo vide quindi rivestirsi e anche lei si rimise la vestaglia per accompagnarlo alla porta.

-Ti chiamo, oppure ci vediamo direttamente in IPM.- aggiunse Massimo, prendendo in mano il casco.

Giorgia fece un ghigno divertito.- Conterò le ore.-

Massimo ridacchiò, prendendole il viso in una mano.- Nun fa la brava guagliona che nun si capace.- le sussurrò, prima di baciarla con la lingua.

Allora Giorgia chiuse la porta e non riuscì a togliersi quel sorriso dalle labbra.

Neanche due passi, che il campanello risuonò e Giorgia tornò alla porta.- Mbè? Hai già cambiato id-

Improvvisamente, due uomini entrarono in casa con la forza e uno di loro le tappò la bocca con un fazzoletto.

-Prendile le gambe, dai!-

L'altro le afferrò le caviglie con forza, nonostante Giorgia cercò di gridare e di dimenarsi.

-Mettila sul letto!-

Quello che le aveva tenuto la bocca chiusa ora era a cavalcioni su di lei e le teneva il collo, fissandola negli occhi.- Aggià dì a lu comandante che si deve fare i cazzi suoi, hai capito?!- le disse con rabbia.

Giorgia non riuscì a rispondere, tossì pesantemente, tentando di toglierselo da dosso.

Il tipo che le teneva le gambe le guardò le cosce con sorrisetto.- Certo che lu comandante tiene proprio dei bei gusti...-

L'altro le strappò la vestaglia, tastandole il seno.- E' vero...Pecché non ci divertiamo nu poco?-

Un ragazzo, che fino a quel momento non aveva detto, né fatto niente, intervenne e gli strattonò la maglietta.- Wè, non erano questi i patti! Che state facendo?!-

L'altro uomo lo spinse via, dopo avergli dato uno schiaffo.- Non ti impicciare! Vai fuori la porta e controlla che nun viene nessuno, se nun vuoi che ti taglio la gola!-

In un'altra vita. (Mare Fuori S4 Fanfiction.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora