Capitolo 10- Il compleanno:

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Giorgia si aggiustò appena il rossetto in ascensore e poi aspettò in strada fin che Massimo non arrivò a bordo della sua moto

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Giorgia si aggiustò appena il rossetto in ascensore e poi aspettò in strada fin che Massimo non arrivò a bordo della sua moto.

-Buonasera.- esordì, aprendo la visiera del casco.

Giorgia gli sorrise.- Visto che hai scoperto ndo abito?-

Massimo ridacchiò.- E' stato abbastanza facile scoprirlo...Senti, c'è nu cambiamento e' programma. Oggi è lu compleanno di mio figlio Pietro: doveva stare con la mamma, ma si è sentita poco bene...Ti dispiace se sta co noi? Voleva andare al luna park.-

-Figurati, me piacciono i bambini.- rispose lei, montando in sella dietro di lui.- E poi se è bello come er padre se divertimo.-

Massimo fece un sorrisetto timido e poi partì verso il luna park.

Pietro fu altrettanto felice di conoscerla e così decisero di prendere un gelato direttamente al parco giochi.

Pietro lo finì velocemente e indicò lo stand dove si potevano vincere dei premi se centravi il bersaglio con una pistola a salve.

-Papà, posso andà?-

-Certo.- rispose Massimo, consegnandogli qualche moneta.

-Wè, vojo quello grande!- si raccomandò Giorgia, facendogli un occhiolino.

Pietro ridacchiò, correndo via.- Ce provo!-

Gli altri due continuarono a passeggiare mentre mangiavano il gelato e Massimo si soffermò a guardare Giorgia.- Ma comme fai?-

-A fa che?- gli domandò lei, ricambiando lo sguardo.

-A rendere tutti di buon umore.-

Giorgia abbassò leggermente lo sguardo.- Solo chi ha scoperto la vera tristezza po sapé quanto vale la vera gioia.-

Massimo osservò che si fosse intristita e distolse gli occhi, imbarazzato.- Scusa non volevo metterti a disagio...-

-Non te preoccupà.- ribatté lei, guardando il suo cono.- Perché dei gusti così banali? Fragola e cioccolato?-

-Non saprei...Non agg mai provato niente di nuovo, song una persona abitudinaria...- spiegò Massimo, facendo spallucce.- Sai, lu café alle 7 del mattino...-

-Oddio, io neanche esisto alle 7 del mattino.- commentò Giorgia, ridacchiando.

-Un cornetto con la marmellata chiara al bar, monto in modo e vado a faticà.-

-Comandante, le serve assolutamente quarcosa che le stravolga la vita.- gli disse Giorgia, incrociando di nuovo i suoi occhi azzurri.

Rimasero a guardarsi in silenzio, poi Giorgia trattenne una risata quando si accorse che Massimo aveva un po' di gelato al cioccolato sull'angolo delle labbra.

-C' rè?-

-Hai un po' di...Aspetta...-

Così Giorgia glielo tolse con un dito e Massimo arrossì appena.

-Grazie...-

-Niente, purtroppo non ce l'agg fatta!- intervenne Pietro, presentandosi davanti a Giorgia con un piccolo orsetto di peluche. -Pe te.- le disse poi, porgendoglielo con un mezzo inchino.

-Oh ma che gentleman sto ragazzo, grazie!- esclamò Giorgia, mettendoselo dentro la borsa.- Vieni, vediamo se riesco a fa mejo!-

Allora Giorgia gli prese la mano, tornò allo stand e pagò per una manche di tre colpi.

Con grande sorpresa del comandante, centrò il bersaglio tutte e tre le volte.

-Maronn papà, agg visto?!-

Massimo alzò le sopracciglia.- Wow, si brava. Dove hai imparato?-

Giorgia gli fece un occhiolino.- La vita.-

***

Si fece mezzanotte e così Massimo accompagnò Pietro a casa di sua madre e poi Giorgia al suo appartamento.

-Me so divertita.- esordì Giorgia, mentre Massimo era già a bordo della moto.

-Magari la prossima vota sfacim solo io e te.- ribatté Massimo, guardandola negli occhi.

Giorgia fece lo stesso.- Me piacerebbe, certo.-

Massimo le sistemò un ciuffo di capelli che le era andato sul viso e le sorrise.- Allora buonanotte.-

Lei fece un cenno con la testa.- Buonanotte.-

Giorgia lo vide andar via e quando si fu fatto abbastanza lontano, rientrò in casa.

Vide che Ludovica non era ancora tornata e perciò si fece una doccia, indossando poi una vestaglia sul corpo nudo.

Proprio quando stava per andare a dormire, qualcuno suonò alla porta.

Stranita, Giorgia andò ad aprire e si ritrovò davanti Massimo, con il casco in mano.

I due si fulminarono con lo sguardo e non usarono alcuna parola, neanche un suono.

Di scatto, Massimo le cinse i fianchi e la baciò con passione sulle labbra.

Giorgia gli strinse i capelli tra le dita, ricambiando il bacio con intensità.

Massimo chiuse la porta con il piede e nel mentre Giorgia gli sbottonò con ferocia la camicia.

Senza smettere di baciarlo, Giorgia lo condusse in camera da letto.

Si separò appena da lui, lo guardò ancora negli occhi e poi si sfilò piano la vestaglia, ritrovandosi nuda davanti a lui.

Si stese quindi sul letto, come si stende un pennello su una tela pulita.

Massimo la guardò in tutto il suo splendore.- Mamma mij, quanto si bella.- sussurrò tra sé e sé, abbassandosi i pantaloni.

Giorgia fece un ghigno divertito e lo accolse tra le proprie gambe.

Gli graffiò appena la schiena quando lo percepì dentro di sé e Massimo si mosse sinuosamente col bacino.

Aprirono entrambi la bocca per gemere e Giorgia ci inserì appena un dito dentro, bagnandoselo con la sua lingua.

Massimo non si sarebbe mai aspettato di finire al letto con una totale sconosciuta e Giorgia non si sarebbe mai aspettata di andare al letto con un poliziotto.

***

Ludovica trovò un posto isolato sulla spiaggia dove mettersi.

Si sedette sulla sabbia e tirò fuori i vestiti di Ciro dallo zaino.

Li appallottolò e gli diede fuoco con un accendino.

Stanca per la giornata, si sdraiò supina sulla sabbia e quel fuocherello le fece da falò, riscaldandola per la notte.

Infine, si tolse la collana di Ciro, ci lasciò un bacio e la lanciò nel fuoco.

Magari, in quel modo, lo spirito di Ciro l'avrebbe ufficialmente lasciata andare.

In un'altra vita. (Mare Fuori S4 Fanfiction.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora