Qualche anno prima- Roma
Ludovica era appena uscita dal parrucchiere con una busta in mano e poi entrò dentro l'ospedale, in particolare dove i pazienti eseguivano le chemioterapie.
C'erano così tante persone e Ludovica rabbrividì nel notare che c'erano anche dei bambini.
Giorgia era seduta su una comoda poltrona a leggere un giornalino di gossip, con la solita bandana celeste per coprire quei pochi capelli rimasti.
-Wè amo, sei venuta!- esclamò lei, non appena la vide.- Ma che hai fatto ai capelli?!-
Ludovica prese una sedia e si mise vicino a lei.- Ho pensato che se te li dovevi tajà, allora dovevo dacce n'taio pure io. Che ne pensi?- le domandò, mostrandole il nuovo taglio a caschetto.
Giorgia la guardò facendo il labbruccio.- Amò, ma te amavi i tuoi capelli...-
-Non fa niente amò, dobbiamo esse belle nsieme, altrimenti non lo deve essere nessuna delle due.- commentò l'altra, porgendole la busta.- Ti ho preso nregalo.-
-Pure? Wow, è popo la mia giornata fortunata!-
Ludovica cercò di mantenere il sorriso, ma contemporaneamente non poteva evitare di vedere l'enorme ago al suo braccio e la quantità di liquido nella flebo che ancora mancava da smaltire.
I medici erano fiduciosi che il cancro sarebbe stato debellato grazie ad una decina di sedute di chemioterapia e Ludovica pregò tra sé e sé che funzionasse.
Quando aprì la busta, Giorgia ci trovò una coroncina finta, una di quelle che si mettono alle bambine insieme con il costume da principessa.
Giorgia scoppiò a ridere.- Non ce credo!-
-Ce devi crede amò, perché te sei sempre la regina!- esclamò Ludovica, mettendogliela sopra la testa.
Lo disse a voce talmente alta che dovette intervenire l'infermiera e farle cenno di fare silenzio.
-Scusi...- le sussurrò Ludovica, trattenendo una risata.
-Sei popo la più pazza.- aggiunse Giorgia, sempre a voce bassa.- Ma te vojo bene pure così.-
Ludovica le prese il viso tra le mani e la baciò a stampo.- Pure io te vojo bene, amò.-
Oggi
Ludovica aveva chiesto a Silvia se potesse prendere il suo stereo e metterlo nella propria cella, così magari avrebbe potuto trovare ispirazione per il testo della nuova canzone.
C'era una cantante in particolare che ascoltava da quando era arrivata a Napoli: il suo nome era Crazy J, una ragazza un po' pazza, ma Ludovica adorava le sue canzoni.
La nuova arrivata continuava a non dire niente e a starsene sul letto, fissa.
Tuttavia, Ludovica sospettava che Gianni le fosse simpatico.
-Allora, t'agg preso dalla mensa quattro fettine di pullo, doppia porzione di patate lesse e almeno dui pezzi e' pane.- intervenne Pino, poggiandole il vassoio del pranzo sul tavolo.
Ludovica ridacchiò.- Madò Pino, qui ce magna pure un reggimento!-
-Eh vabbuò, mo tu devi magna pe doje!- puntualizzò Pino, aprendole la confezione con dentro le posate di platica.
Ludovica lo guardò sorridendo e si accorse del fatto che si stesse prendendo cura di lei come se fossero davvero tornati gli amici che erano prima.
Sembrava aver preso bene la notizia della gravidanza e non faceva più tanto il possessivo verso di lei.
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In un'altra vita. (Mare Fuori S4 Fanfiction.)
FanfictionUno sorprendente scoperta cambia la vita di Ludovica e per proteggere ciò che ama dovrà fare una scelta difficile. CONTINUO STORIA "LE COSE MAI DETTE"