Capitolo 13-Contare fino a dieci:

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Ludovica si era sciacquata la mano per togliere il sangue ed ora era tutta arrossata

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Ludovica si era sciacquata la mano per togliere il sangue ed ora era tutta arrossata.

Si era seduta sul tavolo, guardando il mare e rigirandosi la collana di Ciro al collo.

Ad un certo punto, sentì dei passi entrare dentro la cella e immaginò di chi si trattasse.

-Me dispiace che lo sei venuto a sapè così...- disse ad Edoardo, voltandosi verso di lui.

-Pecchè tutta chista farsa, Ludovì? La gravidanza, sta cosa co Pino, evitarmi...- le domandò lui, avvicinandosi.

Ludovica fece spallucce, guardandolo con gli occhi lucidi.- Non lo so...E' che pensavo...Pe via de Carmela...Che non ce fosse posto nella vita tua pe me...- mugugnò con un sorriso triste.

Edoardo le prese il viso tra le mani.- Non c'è posto nella vita mia pe te? Ma che dici? Tu m'agg salvato la vita... Il tuo sangue scorre nelle mie vene...-

Ludovica scosse la testa, abbassandogli le mani.- E poi c'è tutta sta storia tra Ricci e Di Salvo...Come facciamo a sta insieme se intendi ancora servire l'omo che t'ha fatto quasi ammazzà?- ribatté lei, allontanandosi di poco.- Edoà, io non lo vojo mette al monno sto bambino se non c'ha un padre...Io vojo che stai al sicuro...Anche se so io il prezzo da pagà...- gli disse infine, superandolo per uscire.

***

Dato che non aveva risposto a nessuna delle proprie chiamate, Massimo decise di tornare all'appartamento di Giorgia.

Quando bussò alla porta chiamandola, osservò che essa fosse già aperta e scassinata.

-Giorgia?!-

Preoccupato, Massimo estrasse la propria pistola: gliene avevano dato una in dotazione quando aveva cominciato a lavorare all'istituto e la teneva rigorosamente in una cassaforte sotto la propria scrivania.

Perciò, la tenne ben alta mentre entrava velocemente in ogni stanza, ma non c'era nessuno.

Infine, arrivò in camera da letto dove vide Giorgia: era in pessimo stato, seduta ai piedi del letto che fissava il vuoto.

La vestaglia era strappata e uno dei due seni spuntava fuori.

-Giorgia?-

Massimo capì che fosse sconvolta visto che non gli rispondeva e così prese una coperta, avvolgendogliela in contro.

Chinandosi su di lei, Massimo notò che avesse il labbro spaccato e degli evidenti lividi sul collo: qualcuno l'aveva aggredita.

-Giorgia, chi è stato?-

Dentro il comandante si creò una tale rabbia, una rabbia che non si sarebbe mai aspettato di avere per una ragazza conosciuta neanche una settimana prima.

Tentò di accarezzarle la testa, ma lei si tolse di scatto.- Non me toccà! Non me toccà!- continuò a ripetergli, strattonandosi dalla presa di lui.

-Giorgia song io, guardami! Guardami!- insistette Massimo, prendendole il viso tra le mani per voltarlo verso di se.- So Massimo.-

In un'altra vita. (Mare Fuori S4 Fanfiction.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora