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Ludovica decise di andare al cimitero in tardo pomeriggio, dove non avrebbe incontrato nessuno e così fu.
Solo lei e Ciro sapevano dove fosse la borsa con tutti i soldi che la famiglia Ricci aveva accumulato precedentemente con le piazze di droga.
O Padreterno nun è mercante ca pava 'o sabbato.
Ciro si riferiva alla chiesa e Ludovica aveva compreso che nessuno tranne i morti avrebbero potuto tenere quel segreto, come ordinato da Don Salvatore.
Dopo essersi guardata ben intorno, Ludovica entrò dentro la cripta dei Ricci, dove, in basso, vi era una tomba vuota, ma coperta da una lapide spoglia.
-Avevi detto che avrei dovuto aspettà er momento giusto.- disse Ludovica a Ciro, accanto a sé.- E' questo?-
-La domanda è un'altra...- intervenne lui, incrociando le braccia.- Si pronta a far venire fuori tutta la verità?-
Ludovica strinse i pugni e, usando tutta la propria forza, spostò la lapide: essa nascondeva un fossato con dentro la borsa.
-Sì...So pronta.-
***
Quando Rosa vide quella borsa stra piena di soldi sul letto dell'appartamento di Giorgia, non ci poteva credere.
-Quindi tu agg sempre saputo dove stavano?-
Ludovica fece spallucce.- Don Salvatore disse a tu fratello che non lo doveva sape nessuno tranne lui. Ma per qualche motivo me portò con sé a nascondelli e mi disse che avrei saputo quanno sarebbe stato er momento de utilizzalli. Ora credo che spetti a te decidere cosa farne.-
-Io non teng più intenzione di fare chiste cose, Ludovì. Io vogghju solo vivere felice co Carmine e Futura.- affermò Rosa, prendendo un mucchietto di soldi tra le mani.- Li useremo pe noi, pe le nostre famiglie.-
Ludovica annuì sorridendo.- Sicuramente è quello che avrebbe voluto Ciro.-
In quel momento, Sofia entrò in camera: era venuta ad accompagnare Rosa e aveva una cosa con sé.
-T'ho fatto un regalo, Ludovì.- aggiunse Rosa.
All'interno di quella valigia, c'era un bellissimo vestito da sposa a maniche lunghe, con il corpetto di pizzo e uno strascico non troppo lungo.
-Era di mia madre.-
Ludovica sgranò gli occhi.- C-Che?! No! Rosa, davero, non posso!-
-Certo che puoi! E ti truccherò io, come facemmo quel giorno, ti ricordi?-
Come dimenticare le ore passate a villa Ricci insieme a lei e Carmela e il giorno in cui Rosa le prestò il suo vestito rosso, fingendo che Ludovica fosse una sposa.
Il vestito di Maria le calzava a pennello e, quando Ludovica si guardò allo specchio con il trucco, realizzò che si stava sposando per davvero.
Dato che aveva i capelli corti, Rosa li legò in due piccole trecce che unì dietro la nuca.
