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L'assenza di Edoardo, Luigi e qualche altro ragazzo forse si sarebbe fatta notare a lezione, ma non gli importava molto.
Tutti quanti si trovavano in bagno a prepararsi e, con l'asciugamano alla vita dopo la doccia, Cucciolo fece per uscire, ma la porta venne sbarrata da un gruppetto di ragazzi che facevano parte della cerchia di Edoardo.
-Tenete qualche problema?- borbottò Luigi, guardandoli male.
-Loro no.- intervenne Edoardo, alle sue spalle.- Ma io sì.-
Luigi si voltò verso di lui e vide che aveva un telefono usa e getta in mano.
-Questo credo sia tuo...Lo usavi per contattare a Don Salvatore di fuori o sbaglio?-
Edoardo osservò subito che Cucciolo aveva assunto un atteggiamento nervoso, deglutendo più volte e con le labbra che gli tremavano.
Di scatto, Edoardo gettò il telefono a terra e lo calpestò più volte con la scarpa fino a romperlo.
-Ma chi cazz ti credi di essere?- continuò Edoardo, camminandogli in contro con la mascella serrata.
Luigi cercò di tenergli testa, dato che era più alto di lui.- Don Salvatore agg dato il comando a me pecché non se fidava chiù e' te e faceva bene!-
-E la mia ragazza e mio figlio che cazz centravano?- aggiunse l'altro, dandogli una spinta.
-Agg seguito solo gli ordini.- bofonchiò Luigi, ritrovandosi con le spalle al muro.
-E ci stava per rimettere na criatura innocente! Ma che cazz de omo si?!- urlò Edoardo, rosso in viso.
Cucciolo si guardò intorno e capì che molto presto sarebbe stato pestato.- Rosa saprà de sti cose!-
In quel momento, Edoardo gli diede un pugno sul viso che lo fece sanguinare dalla bocca.- Rosa è o' sanghe mio, hai capito?!- gli disse, dandogli anche una ginocchiata sullo stomaco.- E non te devi più azzardà ad avvicinatte alla famiglia mia, song stato chiaro?!-
Steso a terra e sanguinante, Luigi lo guardò negli occhi.- Si nu traditore.-
Edoardo sputò vicino a lui e si sistemò il ciuffo di capelli all'indietro.- E' tutto vostro.- ordinò ai ragazzi che iniziarono a colpirlo con calci e pugni fino a farlo rimanere inerme a terra.
***
Contemporaneamente, in aula, Giorgia stava spiegando alcuni passi di grammatica, ma aveva notato fin da subito che gli alunni non erano molto concentrati.
Mancavano Edoardo, Luigi e Rosa, che ovviamente non era dell'umore per venire a lezione.
-Ragazzi, ma sto spiegando al muro?- sospirò Giorgia, posando il gessetto sulla scrivania.
-Scusateci prof...E' che siamo giù di morale per la morte di Don Salvatore.- mugugnò Raffaele.
Ludovica si guardò attorno e vide che la maggior parte dei ragazzi gli diede ragione.