Calling Poison 1.2

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* Eleonore's Pov*

Mi svegliai ancora un po' assonnata, ricordandomi di aver dormito sul divano con Des la sera prima.

Mi giro verso di lui, ancora immerso nel sonno. Sembra agitato, si contorce leggermente come se stesse avendo un incubo. Mi stiracchio un pó per poi avvicinarmi lentamente a lui per svegliarlo.
- Des, ehi Des...

- Eleonore!_ urla, improvvisamente sveglio, mi afferra il viso e mi bacia sulle lebbra.
Sgranai gli occhi e lo respinsi, sentendomi confusa e il cuore battere forte nel petto.

- Dennis, ma che cazzo ti prende?_gli sbottai furiosa.

- Scusa, Ellie, mi dispiace... non so cosa mi sia preso_balbettò e si passo una mano fra i capelli, cercando forse, di raccogliere i suoi pensieri. Sembrava confuso quanto me dalla situazione.

- Ho avuto un incubo, é stato orribile...pensavo di averti persa.Scusami sono un cretino, non so che cavolo mi è preso...io-io non dovevo..

- Ehi tranquillo, e' tutto apposto, sono qui._ lo abbraccio forte e gli accarezzo leggermente la testa,mi sembra veramente turbato da ció che ha sognato e sopratutto mi fido cecamente di lui.

- Solo...non farlo piú ok?_ mi fa di sí con la testa e gli sorrido.

- Ehi Des, hai visto per caso il mio cellulare?

- Eh, aspetta, mi sa che sta sotto la mia schiena, si é proprio qui_ si mette seduto e mi passa l'aggeggio elettronico. Accendo lo schermo e..

- No, no, no, cazzo, cazzo, cazzo....

- Elli che succede?_mi guarda stranito mentre con una solcata sorpasso le sue gambe e mi dirigo come una freccia in corridoio per andare dritta in bagno a fare una doccia e per poi cambiarmi.

- ELLI?_mi grida ancora una volta Dennis dal salotto.

- DES, SONO LE 9 E MEZZO!!_ gli urlo altrettanto dalla mia stanza mentre mi vesto rapidamente.

- Merda, dovevo stare al lavoro un'ora e mezzo fa...

- E io mezz'ora fa_ gli dico mentre torno in salotto saltellando per mettermi i miei pantaloni neri in pelle.

- Pupette io vado, scusami ancora per prima, non succederá di nuovo_si infila le scarpe e mi da un bacio sulla guacia.

- Non sparire di nuovo, chiamami se c'é un problema, mi urla dal vialetto di casa e abbozza un sorriso dolce prima di sparire.

Lo guardo con dolcezza mentre se ne va, ma mi riprendo immediatamente, Eiden mi ha giá lasciato 8 messaggi e 5 chiamate perse. *Sono fottuta* penso tra me e me.

Afferro le chiavi dell'auto, sprinto con i miei sandali marroni alti 10 centimetri, al parcheggio,dove si trova la mia fidata Fiat Abarth e volo letteralmente a lavoro.

Afferro le chiavi dell'auto, sprinto con i miei sandali marroni alti 10 centimetri, al parcheggio,dove si trova la mia fidata Fiat Abarth e volo letteralmente a lavoro

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* Eiden's POV *

La guardai letteralmente entrare nel suo ufficio a rallentatore, dove la stavo aspettando. Sembrava esser uscita da un film vietato ai minori di 18 anni, con i suoi capelli ondulati color cioccolato ancora bagnati , e le labbra rubino sbavate dal rossetto, la rendeva ancora piú sexy, e la faccia talmente stanca dalla sua corsa a lavoro che sembrava ci avesse dato dentro per ore..

Ma questo è solo il mio pensiero perverso che continua a immaginare scenari proibiti su di lei. In realtà, è solo una donna che ha preso una doccia, ma questa cosa mi eccita ancora di piú, e ci si mette anche l' drenalina che sale per la rabbia, visto che la signorina é arrivata con quasi un'ora di ritardo, cazzo!

La osservo avvicinarsi...cerca di nascondere la sua ansia dietro una faccia calma e professionale. È chiaro che si aspetta una ramanzina da parte mia e posso percepire la tensione nel suo sguardo. Il tremore delle sue mani mentre tiene le chiavi dell'auto tradisce la sua agitazione.

- Dove diamine sei stata?_le chiavi scivolano dalle sue dita, dopo il sussulto delle mie parole, e cadono sul pavimento con un tintinnio sommesso. Si china per raccoglierle e il mio errore fu seguirla con lo sguardo. Il suo culo perfetto e sodo era fantastico in quei pantaloni in pelle nera che lo avvolgono ancora di piú, immagino fare cose poco professionali con lei in quella posizione.

Deglutii nervosamente, pregando che il mio corpo non tradisse la mia eccitazione in quella situazione imbarazzante. Mi girai rapidamente ed andai verso la finestra dietro la sua scrivania, cercando disperatamente di prendere un po' d'aria fresca e sperando che la mia erezione scendesse rapidamente. Questa donna mi stava distruggendo senza nemmeno rendersene conto. È chiaro che il suo fascino ha un potere magnetico su di me. Devo trovare un modo per resistere, gestire la situazione senza avere gli ormoni a mille ogni volta che osservo le sue forme ondeggiarmi davanti.

- Eiden, scusa, ho fatto tardi lo so, ma non é stata una serata tanto piacevole ieri, poi des é rimasto fino a tardi, abbiamo dovuto chiarirci e ci siamo addormentati senza neanche accorgercene. Quindi ho anche dimenticato di impostare la sveglia e...

- Non me frega un cazzo se tu e quel damerino avete parlato, scopato o vi siete drogati... Voglio il tuo culo qui, dalle 9 di mattina fino alle 6 di sera, poggiato su quella fottuta scrivania. Hai capito?_la interrompo nel suo discorso, quasi infastidito dal fatto che quel damerino é rimasto tutta la notte da lei, a fare dio sa che cosa. Fanculo non mi interessa voglio solo andarmene.

Mi blocca il braccio e mi irrigidisco sentendo il suo dolce e sensuale profumo che mi inebria i pensieri.

- Non é successo niente con Des..._mi risponde. Come a volersi giustificare, e questa cosa mi confonde.

- Non devi darmi spiegazioni sulla tua vita privata, voglio solo finire questo progetto per potermene finalmente andare da qui, cominciare finalmente il mio sogno, quindi perfavore aiutami e sii puntuale da domani.

Il suo sguardo cambió, passó dalla determinazione alla malinconia in una frazione di secondo, mi lasció il braccio e senza contestare poggió il suo regale fondoschiena alla sedia e si mise a lavoro, feci di nuovo l'errore di guardarla, ma questa volta presi un bel respiro e ritornai nel mio ufficio.

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