* Eiden's POV *
La vedo finalmente vicino alla sala riunioni, sta sistemando i capelli con calma irritante. La raggiungo, afferrandola per il polso e trascinandola in una sala vuota. Chiudo la porta dietro di noi con un colpo secco.
- Che cazzo pensi di fare?_ le chiedo, la voce piena di rabbia contenuta. - Cosa volevi dimostrare lì dentro Nora?
I suoi occhi smeraldo mi scrutano, ma questa volta c'è un lampo di sfida.
- Ti ho già detto di non chiamarmi in quel modo. E poi, non essere sorpreso è quello che ti meritavi, Eidy. _ miagola riprendendo il soprannome di Fanny. Una chiara frecciatina rivolta a l'altra sera.
- Pensavi realmente che mi fossi ceduta a te così facilmente? Che ti avrei permesso di giocare con me come ti pare e piace? Posso sembrarti una vera ingenua, se é questo che credi. Ma non mi conosci affatto Eiden Lerois e adesso...togliti di mezzo._ sputa acida.
La sua risposta mi colpisce come un pugno nello stomaco. La mia rabbia monta, e mi avvicino a lei, il viso a pochi centimetri dal suo.
- Non sembravi disgustata mentre le mie dita scopavano la tua fica bagnata. Non vedo quindi quale sia il problema.._ il mio sorriso si riduce in un ghigno mentre il mio tono è piú smielato possibile. _Le rivolgo lo stesso sguardo sfidante.
Lei non arretra, i suoi occhi sono chiusi in una piccola fessura e infuocati.
- Tu mi hai confuso, mi hai usata per i tuoi capricci. E adesso che finalmente ho reagito, ti senti ferito? Beh, benvenuto nel mio mondo._ mi punta l'indice sul petto e lo punzecchia per ripetute volte cercando di mettere della distanza tra non due ma cerco di non indietreggiare.
Il suo tono sarcastico e il suo broncio sexy mi mandano fuori di testa. La afferro per i polsi e la spingo contro la parete, cercando di mantenere il controllo ed eliminare quel poco spazio che si era creato tra di noi.
-Vuoi giocare con il fuoco Petite, ma attenta, ti brucerai.
Lei sorride, un sorriso freddo, che non arriva agli occhi.
- Forse, Eiden. Ma almeno so che non sarò l'unica, saremo in due a bruciare all'inferno, questa non è una minaccia, ma una promessa. Andiamo abbiamo del lavoro da finire, ma non aspettarti nulla di più da me. Ho intenzione di farti pagare ogni singolo momento in cui mi hai fatto soffrire. _ si libera dalla mia presa e ritorna nella sala riunioni. Non mi da neanche il tempo di replicare e la seguo ancora in collera per le sue parole taglienti, mentre io non so ancora come sentirmi a riguardo. Se dovrò cadere, la trascinerò con me in questo limbo.
* Eleonore's POV *
Quando entriamo, Louise ci osserva con un sorrisetto sapiente, come se avesse intuito cosa fosse appena accaduto.
Mi siedo al tavolo, la schiena dritta e il mento alto, la maschera di freddezza perfettamente indossata. Lui si siede di fronte a me, cercando invano di capire la mia prossima mossa.
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Calling Poison
Romance𝑬𝒉𝒊, 𝒅𝒐𝒍𝒄𝒆𝒛𝒛𝒂? 𝑬̀ 𝒄𝒐𝒔𝒊̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒊 𝒔𝒄𝒖𝒔𝒂𝒓𝒕𝒊? 𝑽𝒆𝒏𝒆𝒏𝒅𝒐𝒎𝒊 𝒂𝒅𝒅𝒐𝒔𝒔𝒐... 𝑺𝒂𝒊, 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒄'𝒆̀ 𝒂𝒍𝒄𝒖𝒏 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒂. . . ⚠️ Questa storia può contenere linguaggio volgare, temi delicati e...