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Sono in una vasca da bagno.
Immersa nell'acqua.
Le mie mani galleggiano.
E i miei occhi scintillano come se stessi tenendo il sole tra le mani.

Wow. È l'unica cosa mi passa per la testa.
Wow wow e wow.

Hell è appoggiato con la schiena contro la parte della vasca, ed io sono sdraiata sul suo petto.

L'acqua mi arriva al collo.

La vasca è anche piena di schiuma. Hell ha versato qualche goccia di sapone, ed è accaduta questa meraviglia. Ci sono bollicine ovunque, ed è tutto così profumato, che potrei morire felice, adesso, in questo preciso momento.

«È tutto meraviglioso» mormoro con così tanta felicità che mi sento strana ed emozionarmi per una vasca piena d'acqua e schiuma.
«E questo profumo? È buonissimo, cos'è?»
Le saponette della stazione non erano profumate.
Non sapevano di nulla.

«Rosa» dice Hell.
«Sapone con fragranza alle rose»

Mi volto verso di lui alla velocità della luce.
Hell fa scivolare le mani sul mio sedere, mi solleva, e mi da sedere a cavalcioni sopra di lui. Mi tira indietro i capelli, mi guarda sorridendo, e con il dito mi mette della schiuma sul naso.

Io ridacchio,
E lui mi guarda sorridendo.

«Dici sul serio? Questo è il profumo delle rose? Delle rose il fiore? Davvero?» Penso che i miei occhi stiano luccicando così tanto da oscurare persino la luce della Luna.

«Tesoro, non pensavo che l'avrei mai detto, ma mi sono mancate le tue domande» con una mano afferra la boccetta di sapone e me la mostra.
Sopra c'è la foto di una rosa.
«Eccola. Questa è la rosa.»
Guardo la foto incantata.
«Non pensavo ci volesse così poco per renderti felice, sai?»

«Sono... la persona più felice dell'universo... giuro» fisso la boccetta di sapone, cercando di memorizzare l'immagine della rosa.
«Me ne metti un po'?» Faccio la conchetta con le mani e degli occhietti dolci.

«Non ti offendere, ma avrei un idea migliore, fiorellino»
Ora lo guardo terrorizzata.
Hell si versa del sapone nella mano, e poi mi dice: «Voltati e appoggiati su di me» ora lo guardo con puro terrore.
«Non avere paura, tesoro. Credimi, ti piacerà»
Oddio, cosa hai in mente.
Sbatto le palpebre cinquecento volte al secondo, deglutisco altre venticinque volte, e faccio come mi ha detto. Mi volto, e mi sdraio appoggiando la schiena sul suo petto.
«Ora chiudi gli occhi, rilassati» la sua voce è un sussurro nel mio orecchio. Ed io ubbidisco, stregata dall'effetto delle sue parole su di me, come se fossero uno strano siero magico.

E poi,
Le sue mani,
Lentamente,
Delicatamente,
Scendono,
Lungo tutto il mio corpo.

Dal collo alla clavicola, sul seno, e oddio... santo cielo... poi più giù, giù giù giù fino a raggiungere la pancia, la vita, la fossa iliaca, ed il ventre.
«Apri le gambe, tesoro» io ubbidisco.
La sua mano scende ancora più giù, giù giù giù ed io esplodo, prendo fuoco, mi fondo e mi sciolgo, tutto contemporaneamente.

Due delle sue dita scivolano dentro di me, ed io sono qui che annaspo, gemo, reggendomi alle sue gambe, per evitare di affogare in questa piccola vasca. Tiro la testa indietro, sprofondando nel suo petto, e il mio corpo scivola più giù, e lui con l'altra mano mi cinge la vita, reggendomi a lui.

Oddio, tutte le galassie si stanno fondendo davanti ai miei occhi.
Oddio, il sole sta per esplodere, e diventare un buco nero che mi inghiottirà.

Oddio, oddio e oddio.
Santo cielo.
Santissimo cielo.

Apro gli occhi, piego la testa all'indietro, e con le mani attiro Hell verso di me per baciarlo. Perché ho bisogno di toccarlo, di sentirlo, di vederlo, perché altrimenti impazzisco, e prendo fuoco sul serio.

E le sue labbra, le sue labbra sono finalmente sulle mie, così intrufolo velocemente la lingua nella sua bocca, per un bacio bagnato, ricco di desiderio, passione, forza, così tanto che brilliamo più delle stelle, che ci stanno guardando male, perché le stiamo oscurando.

Hell mi mordicchia il labbro inferiore, bacia quello superiore, e poi le sue dita scivolano via da me. Così mi volto verso di lui, per guardarlo negli occhi. Per guardare quegli occhi verdi smeraldo, che mi fissano con tale dolcezza, passione, che mi rendo conto che sono così fortunata. Così maledettamente fortunata, ad avere una persona che mi guarda negli occhi con amore, lussuria, desiderio; invece di terrore, orrore e paura.

«Ti amo, Hell. Tu mi farai esplodere il cuore»

«Ti amo anch'io, tesoro. Dal Sole fino alla Terra.»

«Ma ripetuto un milione di volte» e le mie labbra sono di nuovo premute contro le sue, come se fossero due calamite che non riescono a stare lontane e si attraggono ogni volta.

Le mie mani scendono e vagano per il suo corpo, disegnando con le dita i suoi addominali, e ciascuna delle lettere che ha incise sul petto. E sento il suo corpo sussultare ogni volta sotto il mio tocco.

«I'm a demon fallen from hell» ripeto ad alta voce.

«Non sono una brava persona, tesoro. Ho fatto cose orribili, e ho visto, assisto, a cose orrende»

«Mi hai salvata. Ti sei lasciato torturare, sperimentare, solo per poter stare al mio fianco.»
I miei occhi sono lucidi.

«Ma non posso cancellare ciò che ho fatto. Non posso cancellare ciò che sono»

«Non serve che tu la faccia»

«Invece si.» Il suo tono si alza un po'.
«Tu non hai idea delle cose che ho dovuto vedere, o fare» si passa una mano tra i capelli, «e non voglio nemmeno che tu le sappia»

«D'accordo, d'accordo...» Li porto le mani sul viso, gli accarezzo gli guance, gli zigomi, e i capelli.
«Anch'io ho dovuto fare cose orrende. E so benissimo, quanto queste cose si aggrappano alla tua anima, consumandola pezzetto per pezzetto. Ma so anche, che abbiamo fatto cose incredibili. E che abbiamo tutta una vita davanti, per farne delle altre. Set fire to the flame, Hell. Finora abbiamo solo respirato, ma adesso, adesso sentiamoci veramente vivi.» Indico la scritta sul suo braccio, e li dico: «Ascolta le mie parole, e quelle che hai tatuate sulla tua stessa pelle. Adesso possiamo cambiare le cose e lo faremo insieme.»

Mi siedo a cavalcioni sopra di lui, premendo i nostri corpi l'uno contro l'antro, e avvolgendo le braccia al suo collo.

«Scendiamo negli inferi, e combattiamo la guerra contro i nostri demoni. Senza benda, senza manette, combattiamo liberi dalle nostre stesse catene. Combattiamo, bruciamo e diamo fuoco al mondo intero.» Lo guardo negli occhi, i suoi diventano rossi, e pure i miei.
«Bruciamo, Hell. Bruciamo tutto.»

E l'acqua che ci circonda bolle.

𝑭𝑹𝑨𝑪𝑻𝑼(𝑹𝑬𝑫)  -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora