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Il proiettile, non appena si avvicina troppo a noi, si scioglie.

Le gocce e i residui cadono a terra, provocando un suono acuto, e una nube di solleva in aria quando il proiettile fuso viene a contatto con la pietra fresca del pavimento.

Tutti ci osservano senza saper cosa dire.

Arthur fissa la sua pistola, con mano tremante, per poi spostare lo sguardo su di noi.

«Non vogliamo farvi del male» dico, spezzando il gelido silenzio e inquietudine che ci avvolgeva come una vipera.
«Noi GM, e tutti compresi, siamo fuggiti dalla stazione con l'obiettivo di mettere fine a tutto ciò. Vi stiamo chiedendo di vaccinarvi, così da poter uscire allo scoperto, e combattere insieme a noi contro la stazione.»

«Possiamo combattere anche con le tute, non serve il vaccino.» Ribatte Isabell.

«Oh, invece si che serve. Pensate che la Terra non verrà mai più colpita da altre tempeste solari? Pensate che il comandante si accontenti di ribelli che non accettano il vaccino?» Domanda Trace.
«Avrà sicuramente un piano, e voi non avrete via di scampo, perché basterà uno squarcio nella tuta che sarete morti.» Una pausa. «Pensate di combattere in questo modo? Non avrete nessuna chance di sopravvivere, e non possiamo permetterci di perdere altre vite.»

«Alleatevi a noi.» Grido.
«Vaccinatevi, e insieme combatteremo contro la stazione e il comandante. Non lasciate che i vostri cari siano morti invano. Loro sono morti per permettere a voi un futuro!»

Molto fucili si abbassano, tanti uomini e donne annuiscono alle mie parole, e tanti altri mi applaudono.

«Vogliamo la stessa cosa!» Grido.
«Vogliamo giustizia, e la speranza per un futuro migliore!»

Tutti mi stanno applaudendo.

Arthur cerca in tutti modi di farli smettere, ma loro non lo ascoltano, loro guardano me.

Ascoltano una ragazza di diciotto anni, GM, in grado di bruciare le persone con uno sguardo.

E non hanno paura, ma sono pronti a combattere al nostro fianco.

Gli applausi si fanno sempre più forti, gli esulti sempre più chiari, fino a che piano piano svaniscono, e la stanza si riempie di persone che tossiscono, portandosi le mani alla gola, sulla maschera, ma senza togliersela.

Tossiscono ancora e ancora, molto si accasciano a terra, altri cadono privi di sensi, fino a che davanti ai miei occhi non ho più una folla che mi applaude. Ma cinquanta persone vestite con una tuta bianca, distesi sul pavimento, uno sopra l'altro e privi di sensi.

Il silenzio cala,
Ma nella nostra testa scoppia il caos più totale.

Scendiamo dal tavolo, camminavamo tra la persone distese a terra, cercando in qualche modo di risvegliarle.

«Ma cosa cazzo è appena successo?» Borbotta Kenjiro.
«Co... come è possibile che siano tutti svenuti? Così, da un momento all'altro?»

Trace si accuccia a terra, controlla le maschere e dice: «Devono essere state manomesse. I Terrestri probabilmente hanno respirato un gas che li ha resi privi di sensi»

«Ma questo signi...» Tenta Kenjiro di dire, ma una donna a terra, ai suoi piedi, mormora qualcosa mentre i suoi occhi piano piano si chiudono.
Kenjiro si accuccia immediatamente, e tutti ci avviciniamo a lei.
«Signora... la prego, mi ascolti, cerchi di...»

«Kenjiro?, Yumi?... Siete voi?» Mormora la donna, con gli occhi lucidi, mentre cerca di allungare una mano verso di loro.

«Come... come fa a sapere chi siamo?» Balbetta Yumi.

𝑭𝑹𝑨𝑪𝑻𝑼(𝑹𝑬𝑫)  -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora