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Odio fare colazione quando non ho fame.
Proprio lo odio.

Questa mattina ho mangiato giusto due cercali in croce, e ora sto scendendo le scale per andare alla palestra, dove mi aspettano Kenjiro, Yumi e Thomas.

Avrei da dirli così tanti grazie, che non mi basterebbe neanche il tempo. Kenjiro è restato a farmi compagnia, quando io volevo solo scomparire dall'universo. E Yumi... Yumi si è occupata di Thomas tutto il tempo, allenandolo e proteggendolo.

Ogni tanto mi sento come se dovessi sempre ringraziare qualcuno. Mi sento sempre in debito, e questa sensazione proprio non la sopporto.

Sento che dovrei ringraziare Trace per ospitarci in questo posto, quando invece non riesco neanche a guardala in faccia.

Non dopo che ci ha nascosto tutto ciò.

Hell non è con me.
Io gli ho consigliato di andare a parlare con Trace, - senza portarsi una pistola dietro - ma lui mi ha risposto che aveva bisogno di tempo.

Ha detto che voleva restare un po' solo.

E questo non mi piace.
Non piace per niente lasciarlo da solo, perché vorrei farlo anch'io in questo momento.
Vorrei chiudermi nel bagno e piangere fino a consumarmi gli occhi, ma so che devo reagire e tutto ciò. So che devo combattere, e farmi forza, per riuscire a sopportare il peso di ciò che ho vissuto.

Ed è così dannatamente difficile, ma giuro che ci sto provando.

Ad ogni modo, Hell ha voluto che andassi da Thomas. Ha detto che lui aveva bisogno di me, ed io di lui.

Ed ha così ragione.

Per qualche motivo, ora che so cosa abbiamo vissuto io e Thomas, sento quel legame che hanno tutti i fratelli.

Quindi è così che si sente Kenjiro. Mi viene da pensare.

Perché adesso, adesso sono pronta a tutto, pur di proteggere il mio fratellino. Sono pronta a sacrificare la mia vita per lui, e farò il possibile per farlo crescere felice, spensierato, e al sicuro.

Farò il possibile, per permetterli l'infanzia che io non ho mai avuto.

* * *

Sono arrivata alla palestra.
Thomas appena mi vede butta a terra le pietre che aveva in mano, e corre ad abbracciarmi.
Così mi accuccio a terra, e lo stringo forte forte a me.

«Ti voglio tanto bene, Thomas» li sussurro.
«Ricordatelo sempre»
Non dimentichiamo un'altra volta quanto ci vogliamo bene.

«Anch'io ti voglio bene, Heav. Tanto tanto» mi da un bacetto sulla guancia, si allontana di poco, e mi mette le manine sulla fronte.
«Stai bene adesso? Yumi mi ha detto che sei stata malata, e che hanno dovuto curarti, come ha fatto con me Trace»

Li scompiglio i capelli, cerco di sorridere e dico: «Si, col tempo starò meglio.»
Mi guardo in torno, e noto i sassi che ha buttato a terra. «Cosa ci facevi con quelli?» Chiedo, indicandoli con lo sguardo.

Thomas sorride, corre a prendere i sassi, e torna da me.
«Guarda cosa mi ha insegnato Yumi»
Posa i sassi a terra, si accuccia davanti ad essi, e li fissa senza distogliere lo sguardo.

E uno,
Due,
Tre secondi,
E le pietre esplodono, sbriciolandosi i centinaia di pezzettini microscopici.

«Oddio, Thomas! Ma sei diventato bravissimo!» Esclamo battendoli il cinque.

𝑭𝑹𝑨𝑪𝑻𝑼(𝑹𝑬𝑫)  -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora