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La notte è l'unico momento in cui torno a respirare.
L'unico momento in cui il dolore sembra svanire nel nulla, come polvere che si solleva in aria.

Ma poi ecco,
Ecco che mi sveglio, e che mi vengono scagliate contro miliardi di lame intrise di dolore e sofferenza, pronte per farmi crollare nuovamente.

Ed io non sono forte.
Non sono per niente forte, perché se lo fossi veramente a quest'ora mi alzerei da questo letto, oppure accetterei il cibo con cui Kenjiro con tanta fatica sta cercando di farmi mangiare.
Invece nulla.
Non ho la forza di fare niente.

«Devi mangiare qualcosa, Heav. So che il cibo è l'ultima cosa che vorresti in questo momento, ma il tuo corpo ne ha bisogno. Devi essere forte per distruggere il mondo, sai?»
Non riesco a neanche a ridere.

«Io...» Balbetto balbetto e balbetto ancora.
«Devo ucciderlo. Devo ucciderlo, quel bastardo. Devi soffrire, lui deve morir...»

«Si, lo farai. Lo farai, ma devi mangiare e bere qualcosa adesso, altrimenti il tuo calore non servirà a nulla se non ti regge in piedi.»
Mi avvicina un bicchiere d'acqua, e una ciotolina di riso.
«Ti prego... ti sto supplicando, mangia qualcosa»

Tiro su con il naso, annuisco, e Kenjiro mi avvicina il vassoio.
Afferro il cucchiaio, lo affondo nel riso, e me lo porto alla bocca.
Vorrei vomitare.
Non perché non mi piaccia, ma proprio non ho fame.
Mando giù un sorso d'acqua.

«Come sta Thomas? Cosa li avete detto?»

«Solo che sei malata e hai bisogno di cure. Yumi si sta occupando di lui, non ti preoccupare.» Mi appoggia una mano sulla spalla, e abbozza un sorriso.
«E tu invece? Come ti senti, Heav?»

«Voglio morire» mando giù a forza il riso, e poi un'altro sorso d'acqua.

«Okey, ehi... posso solo immaginare. Trace mi ha spiegato cosa è successo, e il perché stesse nascondendo quella vasca... mortale» Si siede al mio fianco, mi mette una braccio intorno alla spalla, stringendomi a se.
«Quando ti abbiamo tirato fuori stavi mordendo, Heaven. Qualsiasi cosa hai visto, ti stava ammazzando. E se non fosse per Hell che era al tuo fianco, saresti morta. L'ha detto Trace. È stato un miracolo che sei risuscita a stringerli la mano, ed essere tornata tra noi.» Fa una pausa, si passa una mano tra i capelli e dice: «Ho vissuto i momenti più brutti della mia vita, quando ti stavamo per perdere. Quindi... per ridurti così... non riesco neanche immaginare cosa potresti aver visto tu»

Poso il vassoio nel comodino, e mi stringo a Kenjiro.
«Ho visto tutto. Qualsiasi cosa. La mia vita prima di finire alla stazione, e gli esperimenti che ci hanno fatto. Tutto. Completamente tutto. Anni di sofferenza, racchiusi e compressi in pochi minuti. Ed io, li ho provati tutti di nuovo sulla mia pelle.»

«Cristo, Heaven...» Serra le labbra, e mi guarda negli occhi, stringendomi il viso tra le mani.
«Sei davvero viva per miracolo»

«E Thomas... Thomas c'era in ogni singola visione, prima che finissi alla stazione. È un bene che non ricordi nulla. Dio, è una benedizione» sospiro, passandomi le mani tra i capelli.
«Ho bisogno... di parlare con Trace.» Confesso.
«Devo sapere perc...»

Si sentono delle grida.
Delle grida provenire dalla stanza affianco.

Mi butto giù dal letto, ma cado a terra, e fili si staccano dal mio braccio. Kenjiro corre verso di me, mi tira su e dice: «Heaven, aspetta. Aspetta, devi riposare, vado a controllare io. Ma tu dev...»

𝑭𝑹𝑨𝑪𝑻𝑼(𝑹𝑬𝑫)  -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora