32- Jason

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Ero ad allenarmi nella mia palestra quando dallo specchio vidi una piccoletta dai lunghi capelli neri entrare nella stanza. Sfilai i guantoni dalle mani che avevo messo per tirare al sacco.

《Ecco perché non rispondevi. Gli altri ci stanno aspettando in spiaggia.》

《In spiaggia?》

《Oh mio Dio J, sei un caso perso. Hai dimenticato che oggi è il compleanno di Grace?》

《Non è possibile, oggi è... oh si è oggi.》

《Per tua fortuna ho preso già un regalo da parte di tutti e due. È una borsa fatta a mano da... ma che te lo dico a fare, non te lo ricorderai mai.》

Lei era già pronta, vedevo il costume apparire dal suo abitino bianco da spiaggia.

Salii a fare la doccia, poi infilai il costume e una t shirt velocemente ed ero già pronto.

Impostai il navigatore all'auto per Rifle Beach, poi la riproduzione casuale sulla discografia di Spotify degli Awkward Habit e partimmo per andare in spiaggia.

La distanza corrispondeva ad una trentina di minuti di strada.

《Che impressione abbiamo fatto a Robert?》

《Ha detto mamma che ci ha adorati fin da subito. Gli siamo molto simpatici, anche se non ha ancora accettato che non siamo una coppia.》

《Come può non accettarlo? Sono molto più bella e simpatica di te. Come potrei essere fidanzata con te?》

《Tranquilla, compenso benissimo in altre cose. Cose che non sei abituata a vedere.》

Touché.

《Mi piacerebbe davvero tanto vedere papà con una persona accanto. Non riesco mai a vederlo felice. A volte penso che sia ancora innamorato di lei.》

Posai la mano sulla sua coscia per consolarla. 《B, ognuno ha il suo tempo per elaborare il dolore. Non vuol dire che non riuscirà a stare bene dopo. Loro sembravano davvero tanto innamorati, a differenza dei miei che litigavano spesso. Sarà più complicato per tuo padre liberarsi di una delusione così grande.》

Mi accorsi che la mia mano sostava da più tempo del dovuto sulle sue gambe e tutto ciò mi piaceva, ma feci per spostarla. Lei però con mia sorpresa, la riportò sulle sue gambe.

Io continuai a guardare la strada e lei continuò a guardare fuori dal finestrino. Un po' mi batteva il cuore e mi chiesi se per lei fosse lo stesso.

La carezzai con il pollice finendo lentamente nel suo interno coscia. Avvertii la mia mano raffreddarsi improvvisamente quando la staccai per parcheggiare l'auto.

Bianca era ancora intenta a guardare fuori dal finestrino.
《Che cos'hai B?》

《Niente, a volte mi ritorna a galla la rabbia.》 Cercò di deviare il discorso, lo faceva sempre quando voleva evitare di farsi prendere dall'ansia, e io non glielo impedii.

《Vieni qui piccola.》

Mi sollevai leggermente dal sedile solo per essere in grado di infilare tutte e due le mie mani sotto le sue cosce. Era un tentativo di dirle di mettersi a cavalcioni su di me e per fortuna lei afferrò il concetto senza il bisogno di parlare.
Rimanemmo abbracciati così per un po'.

Spostai le mani sulla sua vita stretta e lei si avvicinò ancora più verso di me, sfiorando la mia intimità con la sua.

《Rinaldi.》
Soffiai con un fil di voce sulle sue labbra. Si avvertì la sofferenza nel mio tono.

Il buio della notte e la luce fioca dei lampioni stradali facevano in modo che non ci vedesse nessuno.

La sua schiena si raddrizzò e io combaciai la fronte con la sua. Ogni volta che l'avevo vicina, mi sembrava sempre troppo distante.
Avevo quell'impellente bisogno di non capire dove finisse il mio corpo e iniziasse il suo, sprofondare dentro di lei, diventare una cosa sola.

Con lei non riuscivo più a controllarmi.

Tutti quei pensieri mi fecero eccitare da morire.
Presi il suo bacino e la avvicinai a me, sentendo le sue mutandine premere sul rigonfiamento dei miei pantaloni.

Un verso di piacere uscì dalla sua bocca. Non avevo mai suonato canzone più bella di quella.

Dean interruppe la magia chiamandola al telefono.

Mentre parlava e inventava scuse su dove fossimo e sul nostro breve ritardo, io continuai a spingermi contro di lei. Vederla trattenersi era eccitante, le sue guance stavano bollendo.

Volevo sentire il suo cuore, vedere se anche il suo batteva velocemente.

Appoggiai un orecchio sul suo petto.
Sì, batteva forte come il mio.
Lei infilò una mano nei miei capelli e strinse provocandomi un sussulto.

《Dobbiamo andare adesso.》

Mi lamentai mugugnando qualcosa.

Arrivammo in spiaggia e Dean corse incontro a Bianca, cercò di darle un bacio sulle labbra ma lei gli rivolse la guancia. Sorrisi.

《Dov'è la festeggiata?》urlai guardando Grace.

《Sono quii.》
La abbracciai augurandole buon compleanno.

Ci accomodammo in cerchio intorno al falò, con la musica che risuonava dalla cassa. Grace preparò cocktail per tutti quanti. Si issò in piedi alzando in alto il bicchiere.

《Volevo ringraziare tutti per essere qui con me oggi, vi voglio tanto bene. Siete degli amici fantastici.》

Dopo poco di accomodò accanto a me.

《Scusa se non ho invitato Ashley.》

《Non mi importa affatto.》

《Non mi piace lei.》

《Perché?》domandai curioso.

《Perché ti distrae.》

《Che vuol dire?》

《Lei e Dean, vi distraggono.》

《Continuo a non capire.》

《Voi due siete proprio stupidi, accidenti. Siete molto peggio di me e Gary.》

Capii cosa volesse dire. Ma non riuscii a rispondere.

Non era la prima volta che pensavo a Bianca in quel modo. Quando dormivamo insieme tutte le notti per sfuggire all'ansia e agli attacchi di panico in quei giorni in cui le nostre famiglie si stavano distruggendo a vicenda, quando quel giorno ci baciammo sotto il nostro albero, quando le stavo vicino e la toccavo e non mi saziavo mai di lei, quando da piccoli le raccoglievo i fiori sul ciglio della strada, lei mi saltava in braccio e il cuore mi esplodeva di gioia.

Ci avevo pensato spesso, ma appena mi veniva a galla qualsiasi tipo di pensiero, cercavo di evitarlo. Non avrei mai rischiato di perderla.

Mi resi conto ben presto di essermi perso a fissarla. Dean la stava abbracciando mentre lei rideva e scherzava con Gary.

Grace era ancora accanto a me.

《Adesso capisco cosa intendeva B quando diceva che io e Gary eravamo ciechi.》

Percepii le fossette spuntare sul mio volto.

《A volte nella vita non hai niente da perdere. A volte tutto. Se perdessi lei, perderei tutto.》

《E se poteste essere ancora più uniti di così? Quante cose ti staresti perdendo adesso?》

Dean provò nuovamente a baciarla, bloccandole il viso. Le lasciò due piccoli baci a stampo sulle labbra e lei abbozzò un sorriso, poi guardò per terra.

Non mi andava di vederla così. Raccolsi una conchiglia dalla sabbia e gliela lanciai vicino in modo da attirare la sua attenzione.

Alzò lo sguardo nella mia direzione e un sorrisetto apparve sul suo viso. Lei raccolse in una mano la conchiglia assieme ad una manciata di sabbia.

Ad un certo punto qualcosa alle spalle di Bianca attirò la mia attenzione. Una figura dalle spalle larghe, capelli rasati biondo platino e una stazza imponente.

Che cazzo ci faceva Alex lì?

DIMMI QUALCOSA CHE NON SODove le storie prendono vita. Scoprilo ora