《Vieni piccola, usciamo da qui.》
Jason si avvicinò alla finestra sulla parete in fondo al bagno.
《Forza, sali.》Mi arrampicai su un mobiletto di legno che non avrebbe retto il peso a lungo.
Mi diedi la spinta con un piede aggrappandomi al davanzale.Jason mi sostenne per non cadere e quando finalmente riuscii ad uscire fu il suo turno di arrampicarsi, mentre dei tonfi continuavano a sbattere ripetutamente contro la porta.
《J, diluvia, non si vede nulla.》
《Vuoi sapere una cosa ancora più divertente? Non ho la macchina. Sono venuto con Ashley.》
Scoppiai in una risata isterica e lui fece lo stesso.
Mi avvolse la sua giacca gigante intorno alle spalle, poi mi prese per mano.《Al mio 3 corriamo.》
Non aspettai neanche che iniziasse a contare e lo tirai sotto la pioggia fitta.Iniziammo a correre come due bambini sotto la pioggia. La strada a piedi non sarebbe stata tanta, ma sotto la pioggia non era facile.
《J ho bisogno di una pausa, queste scarpe mi stanno uccidendo.》
Senza pensarci due volte, mi attirò a sé con forza e mi caricò in spalla provocandomi una grassa risata.《Tutto questo è una follia.》
《Si e sono fottutamente felice.》
La sua risposta mi fece sorridere il cuore.Arrivammo finalmente di fronte alla porta di casa sua completamente fradici. Una volta al riparo sotto la veranda, ci baciammo come se fosse la prima volta, come se non desiderassimo altro da tutta la vita.
Recitando come in una classica scena di un film che si rispetti, gli chiesi:《Allora, posso salire?》, facendo spuntare quel meraviglioso sorriso bianco e faticava a staccarsi dalle mie labbra.
《Devi salire.》
Mi prese in braccio oltrepassando il vestito zuppo di acqua che ormai era diventato d'intralcio e a tentoni riuscì ad aprire la porta di casa.
Appena la porta si chiuse alle nostre spalle, le sue dita fredde fecero scorrere in giù la zip del vestito, liberando immediatamente i seni e la schiena. I suoi polpastrelli tastarono ogni singolo angolo della mia pelle.
Resistere alla magia del suo tocco era diventato impossibile.Quando i miei piedi nudi, finalmente liberi dai tacchi, toccarono il pavimento, ne approfittai per slacciare uno alla volta i bottoni della sua camicia, liberando il petto muscoloso e le braccia tatuate.
Jason mi mise faccia al muro e senza togliere il suo fiato caldo dal mio collo, terminò di aprire la piccola cerniera dietro l'abito fino a lasciarlo cadere sul pavimento.
I suoi occhi neri ripassarono tutta la mia figura, rimasta in piedi di fronte a lui ad osservarlo.《Cazzo, sei bellissima.》
Sussurrò prima di lanciarsi di nuovo su di me.Le mie mani sembravano minuscole rispetto alla grandezza delle sue spalle.
Dall'alto in basso, le mie mani scivolarono lentamente verso i suoi addominali, mentre lui si occupò di trascinarmi verso le scale.La strada verso la sua camera sembrò infinita da quante volte ci fermammo a toccarci e assaporarci. Quando finalmente arrivammo in camera, al buio e con il rumore della pioggia a farci da sottofondo musicale, l'unica sensazione che avvertivo era la voglia di legarmi a lui, di sentirlo dentro di me.
Restò qualche secondo in piedi a sfilarsi i pantaloni, rimanendo in boxer, fino a che finalmente il suo corpo ricoprì totalmente il mio.
La luce fioca dei lampioni della strada, fece sì che potessi intravedere quel meraviglioso tatuaggio sulla sua coscia muscolosa, che era sempre stato un punto debole per me. Uno dei tanti che appartenevano a lui.
Ero agitata ma al tempo stesso impaziente. Lo volevo davvero e lo capii perché mi sentivo come se tutti i pezzi di puzzle in quel momento si fossero sistemati correttamente al proprio posto e tutto finalmente combaciasse.
《Sei sicura, angioletto?》
《Sono sicura di non voler essere un angioletto oggi.》
Probabilmente la mia risposta colpì nel segno, perché Jason si leccò le labbra come se fosse piacevolmente sorpreso e profondamente eccitato.
Aveva sempre avuto ragione Ashley, non avevo idea di cosa mi fossi persa fino a quel momento.
J era su di me, possente e forte, ma totalmente immerso dentro di me anche se ancora non fisicamente. Era sudato ma al tempo stesso ancora bagnato dalla pioggia, spettinato, affannato, forse anche un po' impaurito. Ed era senza dubbio la cosa più bella che avessi mai visto.
Si bloccò a fissarmi mentre ero stesa sotto di lui, perciò gli chiesi cosa stesse succedendo.
《È che.. con te è diverso.》
《Diverso, come?》
《Non è come con le altre.》
《Allora questa volta sarò io a chiedere a te di lasciarti andare.》
Sollevai la mia schiena giusto fino arrivare al suo viso e baciarlo ancora una volta, poi aspettai che fosse lui a continuare e per fortuna lo fece.
Per avere più presa su di me, mi sollevò dal bacino facendo toccare i nostri corpi nelle zone più intime. Dopo che stabilimmo il ritmo dei movimenti, la sua mano giunse al mio seno, che sembrava piccolo in confronto alla grandezza del suo palmo. Il metallo freddo degli anelli e l'eccitazione fecero indurire il mio capezzolo, con cui Jason cominciò a giocare dapprima con le mani, poi con la lingua.
Quando ormai lui era completamente duro su di me e le mie mutandine completamente umide, le sfilò via con i denti provocandomi un leggero solletico togliendo un altro strato di tessuto che ci separava.
La sua bocca prese a divorare il mio collo e a torturare le mie labbra quando la sua mano scivolò tra le mie gambe.
《Cazzo, angioletto. Sei completamente bagnata.》
Dalla mia bocca uscì un gemito di approvazione mentre lui strinse tra i denti la mia collana con la margherita, uno dei simboli più speciali per me del nostro rapporto.
Non avrei mai immaginato che saremmo finiti così, nello stesso letto a desiderare il lato più profondo e intimo di noi.A quel punto, Jason mi guardò dritta negli occhi e io ero ancora incredula di vederci in quello stato. Nella penombra la sua mascella tesa si affilò ancora di più. Mantenni lo sguardo nel suo anche quando il suo viso scese fino a fermarsi tra le mie gambe, dove la sua lingua sostituì le dita e prese disegnare dei cerchi intorno al mio clitoride, torturandolo fino a che il mio corpo non cedette. Il piacere mi fece inarcare la schiena spingendo la mia intimità ancora di più contro la sua bocca.
Quando una scossa di brividi mi pervase il corpo, le mie cosce si contrassero e un grido di piacere uscì violentemente dalla mia bocca, Jason mi sussurrò:《Sei ancora più bella quando vieni per me.》《Ti voglio, Jason. Ti voglio sempre di più.》
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DIMMI QUALCOSA CHE NON SO
ChickLitIl rapporto tra Bianca e Jason non è un rapporto qualunque. Sono migliori amici fin dalla loro nascita e insieme hanno condiviso un evento che rimarrà per sempre impresso dentro di loro. Non si sono mai separati, tantomeno adesso che sono all'ultimo...