42- Bianca

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《Ragazzi, prima di andare via volevo ricordarvi il compito per la prossima settimana: dovete creare un manifesto pubblicitario per una campagna, il tutto dovrà essere inventato da voi. Potete scegliere qualunque tematica.》

Chiusi il quaderno dopo aver appuntato i consigli della professoressa e mi avviai fuori dall'aula per raggiungere la palestra dove si sarebbe tenuta la prossima lezione.

Erano trascorsi tre giorni dalla nottata con Jason ma ancora non mi ero ripresa.

Nello spogliatoio beccai le ragazze, tra cui Grace che mi corse incontro per abbracciarmi.

《Va tutto bene, B? Sei molto strana in questi giorni.》

Negai. Era ovvio che la mia testa fosse da tutt'altra parte.
《Te ne parlerò, ma ancora non me la sento, ok?》

La mia amica annuì.

《Allora, come va con Jason-super figo-Read?》
Brittany porse questa domanda ad Ashley.

《Direi più che bene. Ieri l'abbiamo fatto per ore e ore, è davvero insaziabile.》
Ridacchiò.

Mi rattristai. Jason continuava a finire sempre tra le sue braccia, anche se continuava a dire a tutti che non gli importava di lei.
Grace mi rivolse uno sguardo dispiaciuto notando la mia reazione.

Uscii il più in fretta possibile dallo spogliatoio.

《B, ho bisogno di parlarti.》
Dean si avvicinò a me girandosi i pollici.

《Ti dispiace se rimandiamo il discorso a più tardi?》

Non ero davvero con la testa di parlare in quel momento.

Dopo aver stabilito le squadre miste per la partita di pallavolo capii che né Jason né Ashley avrebbero partecipato. Restarono seduti su una panchina distante e parlare e flirtare.

Dopo i primi dieci minuti di partita, chiesi il cambio ad un mio compagno, non avevo alcuna voglia di giocare. Mi chiusi nello spogliatoio fino al suono della campanella.

Durante la pausa pranzo, trovai Dean da solo al tavolo, così mi avvicinai.
《Cosa dovevi dirmi?》

《Bianca, ci ho pensato tanto in questi giorni e ho preferito parlarne anche con Jas prima di dirlo a te. Vorrei riprovarci con te, fare le cose per bene. Questa volta davvero. Mi sono reso conto di essere stato davvero stupido.》

《Cosa ti ha detto Jason?》
Non avrei dovuto preoccuparmi di quello prima ancora di dare una risposta al biondino, ma non seppi farne a meno.

《Ha detto che per lui va bene e che non devo preoccuparmi di nulla. Sembrava contento.》
Un groppo stritolò la mia gola.
《Voglio davvero impegnarmi con te, B. Anche se tu adesso non provi nulla per me, vorrei che non ti arrendessi. Le cose tra di noi possono cambiare.》

La rabbia mi aveva resa cieca e recepii a malapena il discorso di Dean.

Dovevo immediatamente dimenticare tutto quello che era successo con Jason. Lui era il mio migliore amico e doveva rimanere tutto così se non volevo perderlo.

《Va bene, riproviamoci. Però con calma. Non sono ancora pronta alle effusioni in pubblico o cose del genere.》

《Certo, sono disposto a tutto.》
Abbozzai un sorriso.

Alex si avvicinò al tavolo ridacchiando.
《Ehi Dean, invece di sbavare come le lumache, perché non fai come Jason? Si sta scopando Ashley sul prato e due professori l'hanno beccato. Stanno andando dritti in presidenza.》

Gli occhi mi si riempirono di lacrime ma dovetti trovare il coraggio di avvisare Jason.

Per fortuna non lo stavano facendo davvero, anche se sembrava che fosse così.

Mi schiarii la voce per avvertirlo della mia presenza.
《B, sei qui? Che succede?》

《Hanno chiamato il preside per dirgli che stavate scopando sul prato.》

《B, io..》

《Non devi giustificarti con me, fallo con lui.》

Scappai via da lì a gambe levate.

《Ehi carina, non essere gelosa.》
Urlò la rossa mentre mi allontanavo.

《Grace, ti va se studiamo insieme dopo scuola?》
Avevo bisogno di distrarmi e non avevo troppa voglia di salire in macchina con Jason.

《C'entra Jason vero?》

Annuii.

《Certo tesoro, non preoccuparti. Ma credo che tu abbia bisogno di un gelato e una serie tv più che di studiare.》

《Ovvio, quella era solo una scusa. Devo anche dirti una novità.》

Una volta chiuse nella mia stanza con una vaschetta gigante di gelato e due cucchiaini, Grace non esitò ad urlare:《Sputa il rospo.》

《Dean e io abbiamo deciso di riprovarci.》

Grace corrucciò le sopracciglia e mi guardò esterrefatta.

《B, ma tu..》

《Lo so, ma ho bisogno di qualcuno che possa farmi stare bene.》

《Quel qualcuno non è Dean.》

《Non posso saperlo se non ci provo per bene.》

《B, ci hai provato fin troppo. Se non hai feeling con una persona non ha senso provarci così tante volte.》

《Ho bisogno di farlo. Posso davvero farcela.》

《Fammi capire, succede qualcosa con Jason e casualmente lui si fa beccare da tutte le parti con lei e tu torni tra le braccia di Dean?》
Si infilò le mani tra i capelli.
《Come diavolo abbiamo fatto io e Gary a farci manipolare da voi? Accidenti, siamo davvero stupidi.》

Risi e la abbracciai forte.
Era in grado di farmi stare bene anche quando non ne avevo voglia.

《Che ne dici se usciamo?》

Ci sistemammo velocemente per andare a fare una passeggiata.

《Oh, ciao Paolo.》
Mio padre rientrò proprio in quel momento e Grace lo salutò.

Non avevamo più parlato dopo la nostra discussione, ma quando avevo origliato il discorso che aveva fatto a Jason il mio cuore si era già sciolto. Volevo fargli capire che non avevamo più motivo per essere arrabbiati.

《Ciao papà, torno presto.》

Il suo sguardo si addolcì immediatamente.

《Non so se mi troverai, questa sera esco a cena con i colleghi.》

《COSA?》

《Sì, questa volta ho deciso di accettare.》

Corsi ad abbracciarlo.
《Sono fiera di te.》

DIMMI QUALCOSA CHE NON SODove le storie prendono vita. Scoprilo ora