Trascendente

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|| MINHO POV ||

Minho

Hey Sungie, a che ora passa a prenderti
per andare dai tuoi?

Sungie

Ciao Min, non preoccuparti! 
Posso passare dai miei da solo più tardi,
è inutile che mi accompagni, farò una cosa molto veloce.

Minho

Voglio venire anch'io con te Ji! 
Abbiamo iniziato questa cosa insieme e voglio esserci, 
poi è anche un'occasione per passare un po' di tempo insieme.

Sungie

Ma se ci siamo visti tipo due giorni fa!
Ti ripeto, passerò dopo a casa dei miei e chiederò a 
Chan di darmi uno strappo visto che stiamo insieme in studio.
Ci sentiamo più tardi.

Minho 

Ji, ci tengo a fare questa cosa insieme!
Visualizzato

Perchè non vuoi che venga con te?
Hai vergogna di presentarmi ai tuoi genitori?

Sei arrabbiato con me? 
Visualizzato

Non farmi preoccupare Sungie...ti prego...
Visualizzato

E con l'ennesimo messaggio senza risposta, lanciai il cellulare sul letto preso da un'improvvisa rabbia.
Perché faceva così? Non mi voleva più? Mi odiava? Due giorni fa però non mi sembrava fosse strano...
Frustrato dalle mille paranoie mi scompigliai i capelli rinchiudendo alcune ciocche tra le dita, tirandole fin troppo forte, come se quel lieve dolore potesse distogliermi da quelle preoccupazioni.
Afferrai di fretta la giacca dalla sedia e, facendo per uscire di casa, recuperai cellulare e portafogli all'ingresso prima di abbandonare l'abitazione.

Mentre guidavo non riuscivo a pensare che ci fosse qualcosa che facesse soffrire Jisung, non sopportavo l'idea che mi volesse tagliar  fuori da questa storie e tenermi lontano da lui, perché io stesso non volevo ciò. 
Avevo il costante bisogno di sentirlo vicino e il solo pensiero che per lui non fosse così, mi rendeva…triste? Perché mi fai questo effetto?
Un senso di pesantezza e malinconia mista a rabbia e confusione, crearono un miscuglio di emozioni e sensazioni troppo ingombranti  per permettermi di  gestirle, stavo andando in panico al solo pensiero che mi stesse allontanando da lui e non potevo accettare e permettere che una cosa del genere accadesse.
Chiusi sbattendo lo sportello dell'auto correndo quasi a perdifiato verso l'entrata del grande palazzo, in cerca della stanza in cui sapevo li avrei trovati.








|| JISUNG POV ||

Non riuscii a lavorare più di tanto quella mattina anzi, possiamo dire che non riuscii praticamente a fare nulla: il solo pensiero di dover ritornare a casa dai miei genitori anche se solo per un'ora, mi aveva quasi paralizzato d’ansia.
"Han, se vuoi possiamo anche an-". La porta si spalancò con tale forza che il boato dello sbattere di questa, contro il muro, fece spaventare sia me che Chan.

Quando guardai in quella direzione, mi bloccai sulla sedia, la gola secca e le mani improvvisamente sudate a causa dell'agitazione nel trovare Minho in piedi all’ingresso,  con i pugni e la mascella serrati.
"Minho, che ci fai quì?" chiese Chan avvicinandosi al ragazzo il quale però, continuava a tenere lo sguardo fisso sulla mia figura, sguardo che se avrebbe potuto colpirmi, mi avrebbe sicuramente frantumato in mille pezzi.
"Io e lui dobbiamo andare in un posto" rispose dopo un po' alla domanda fatta precedentemente, mantenendo un tono duro, freddo e, tale tono, non rispecchiava per nulla quella rabbia che gli incendiava lo sguardo.

Tre Vite  ||Minsung||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora